Curriculum

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Ah, il primo curriculum vitae.
È arrivato quel momento in cui finalmente posso dimostrare tutto ciò che ho imparato in questi anni.
Cioè?
Niente.
Vuoto.
Assolutamente zero.
Non ho imparato veramente nulla, solo stupide informazioni che entrano da un orecchio ed escono dall'altro.
Adesso che dovrei fare?
Qualcosa del tipo: "si, ho studiato per anni cose non mi interessano e probabilmente non sarei mai in grado di applicare?"
Oppure tipo: "mi va bene anche fare lo spazzino, basta poco."
Che devo fare?
Cosa posso fare?
Mentire spudoratamente per posticipare la figuraccia o alzare le mani e prendersi una marea di insulti?
Io non voglio fare quello.
Io voglio fare questo.
È l'unica, davvero, l'unica cosa che so fare.
L'unico motivo per cui potrei mettermi dietro un computer è scrivere.
Giornalismo, filosofia, psicologia, basta che non debba fare cose che non so fare.
Nel senso che poi dovrei imparare a farle e sprecare altro tempo.
Non che non ne stia sprecando, per carità, ma almeno fatemelo sprecare a modo mio e non per qualcosa di dannoso per la mia sanità mentale.
Perché è così.
Mi sto solo facendo del male, sto gridando aiuto mentre mi taglio le vene.
Lavorare è positivo per me, potrei occupare il mio tempo in un modo soddisfacente, d'accordo ma non è detto.
Eh eh, non è assolutamente detto.
È ovvio che finirò a fare qualcosa che non sono più disposto a fare, che è ben diverso da quello che non voglio fare.
Non vorrei distribuire volantini, ma se devo lavorare lo faccio.
Non vorrei studiare, ma se mi serve per lavorare lo faccio.
Non sono più disposto però a vivere nel mondo in cui sto vivendo, quindi non lo faccio.
Non voglio stare dietro ad un pc su argomenti che ormai mi procurano solo il vomito.
Questo è molto infantile, ma è qualcosa a cui non posso cedere, ne va di ciò che sto lentamente tentando di costruire.

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