Il mio sabato del villaggio

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Tossisco furiosamente.
-Fanculo 'sta merda.-
Fumare non fa per me, ne ho appena avuto la conferma.
-La prossima è...-
Rimango zitto, silenziando la mia stupidità e scendo dal muretto.
I piedi vanno avanti da soli.
-Non me ne frega un cazzo di quella festa...-
Una festa oggi, una cena ieri e un uscita domani.
Starei meglio se, davvero, non me ne fregasse niente. È la verità.
Eppure sono un'altra volta qui, a passeggiare per le vie di questa cazzo di città grigia fianco a fianco con le macchine.
Non so più neanche da quanto tempo che va così.
"Mah, sarà che non gli stai simpatico", "Boh, magari sono solo gli amici più stretti", e così via.
Fatto sta, sono l'unico che tutte le sere sta in giro a guardare gli altri divertirsi.
Ormai è una sensazione quasi piacevole, un sentimento di superbia che mi hanno costretto a coltivare nel corso del tempo.
Perché quando non sei col gruppo possono esserci solo due condizioni:
o stai sopra,
o stai sotto.
Chissà dove mi metto io.
Sotto, sicuramente.
Eppure, stare "sotto" vuol dire stare sopra, quando stare sopra vuol dire vestirsi tutti alla stessa maniera, parlare sempre delle solite quattro cazzate, sforzarsi di ridere e fare i coglioni come se non ci fosse un domani.
Come si fa a stare sempre così?!
Come puoi non pensare? Come riesci a vivere senza pensare mai? Ma proprio mai?
Come fai a non guardarti intorno manco una singola volta? A guardare quei deficienti dei tuoi amici fare ancora più schifo di te?
Non ti sto facendo la ramanzina, anzi, ti invidio.
Ti invidio perché sicuramente stai un miliardo di volte meglio di me, perennemente ubriaco o fatto di sostanze non meglio specificate.
Ti invidio perché sicuramente stai un miliardo di volte meglio senza di me, troppo noioso per le vostre feste di merda.
È la verità.
Non vi auguro la morte solo perché mi si allungherebbe la vita.
Contraddittoria la mia posizione, eh già.
C'è da dire che però non rinuncerei mai a me stesso solo per stare con quattro coglioni.
È solo che fa male stare da solo.
L'uomo è un'animale sociale, come diceva un vecchio greco.
Prima o poi vi sputerò in gola tutta la bile che sto accumulando.

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