Straniero in terra straniera

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Siamo sempre di meno, noi.
Stranieri in terra straniera.
Baluardo di un pensiero allontanatosi anni or sono dalla mente di questa società.
L'anticonformismo diventa conformismo in questo circolo malato, dove il conformismo smette di essere tale in quanto base del sentimento e della logica umana.
L'ostentazione effimera diventa l'unica moneta in grado di far circolare l'economia sociale nel quale questa società versa, nella quale chi più ha, più vale.
Nonostante ciò, noi ancora ci permettiamo di camminare in solitudine per queste chiese dimenticate da Dio chiamate musei, senza protesi artificiali alle mani o secondi fini marci.
Ancora trasciniamo i nostri piedi in queste vacue città, piene di rumore sordo, di calici e cicche gonfie di felicita.
Ancora piangiamo.
Si, piangiamo.
Soffriamo.
Soffriamo perché sappiamo bene come questa posizione non sia uno stato di elevazione, quanto più di sempre più forte e predominante emarginazione.
Come dice un vecchio detto: la ragione è dei fessi.
Siamo degli stupidi a credere che cambieranno le cose, prima o poi.
Siamo degli stupidi a credere che vi accorgete del nostro valore, di ciò che siamo, prima o poi.
Continuate a sguazzare nella superficialità, che quando tutto andrà a puttane, noi ci saremo già arresi.

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