Città nelle Nuvole

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Stamattina l'ho vista, finalmente.
Stava lì, galleggiava nel temporale.
La Città nelle Nuvole.
Il sogno nostro, solo nostro, ricordi?
L'unico posto dove saremmo noi, solo noi, nient'altro.
Niente soldi.
Niente famiglia.
Niente amici.
Niente responsabilità.
Niente.
Solo io e te.
Abbracciati a guardare quelle formiche senz'anima sgobbare per soddisfare i loro vuoti bisogni.
Fame, sete, sonno, caldo o freddo.
Avremmo finalmente il paradiso.
Nonostante ciò, hai paura.
Hai ragione, lo comprendo.
Non sai se fare questo salto, se venire con me.
Se poi fossi un'illusione?
Un'ombra? O un mostro?
Entrambi sappiamo bene che ci sono milioni di formiche migliori di me.
Sia sopra che sotto la Città.
Io sono solo una di quelle che aspettava sotto un lampione spento, nella pioggia, con le mani sulle orecchie.

Eppure, non posso fare altro che sperarci.
Con le lacrime agli occhi e i vetri dell'occhiale appannato.
Non ti chiedo di amarmi, so quanto sia difficile, solo di accompagnarmi.
Non serva che io te lo ripeta, te ne ho parlato milioni di volte: per entrare lissù dobbiamo essere in due.
Stare qui mi uccide ogni giorno di più, ti prego.
Piuttosto, spingimi dall'entrata e non ti girare mai più.
Ma lasciami volare.
Insieme alla Città nelle Nuvole.

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