47. La fuga

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Hogwarts, 9th November 1992

Newt, Andrew e David avevano appena finito la lezione di Trasfigurazione, e stavano srotolando ansiosamente i loro temi corretti.

-Ma perché tutte le volte ci mette una settimana intera a correggere i compiti?- si stava lamentando David, che dal nervosismo faticava a togliere il nastro che teneva chiusa la pergamena.

-Insomma, non può essere come Vitious, che dopo due giorni li ha pronti?- continuò, riuscendo finalmente a sciogliere il nodo e a distendere il foglio.

-David, respira, per favore, che tanto sarà la solita E- borbottò Andrew, canzonatorio.

Il biondino arrossì, anche perché effettivamente il voto era una perfetta "E" come Eccellente.

-Fosse così facile anche la pratica...Tu quanto hai preso, Mooncalf?- chiese, sporgendosi sopra la spalla di Newt, che sembrò riprendersi in quel momento da uno shock.

-Ho preso O! Finalmente!- esclamò il magizoologo, soddisfatto.

-Ce l'hai fatta!

-Io credevo in te.

-Alleluia!

-Habemus papam!

-Ragazzi, calmatevi però, così offendete la mia intelligenza.- Gli altri due ridacchiarono.

-Sapevo che dovevi solo concentrarti e ce l'avresti fatta- gli disse poi seriamente Andrew. -Dopo tutto hai già studiato queste cose...- aggiunse a bassa voce.

-Sì, ma una quindicina di anni fa- si giustificò Newt.

-Comunque vedi che ti è servito il mio metodo?-

L'altro ragazzo ci pensò. In realtà non capiva come vedere Tina salvare sua figlia da un Graphorn potesse averlo aiutato in Trasfigurazione, ma il suo "Oltre Ogni Previsione" effettivamente era lì sulla pergamena. Così si limitò ad alzare le spalle e a cercare qualcos'altro di cui parlare.

La fatica gli fu però risparmiata da Queenie, che venne incontro al gruppo con il sorriso allegro tipico di quando le chiedevano di organizzare qualcosa.

-Ciao ragazzi! Oh, vedo che il compito è andato bene- disse raggiante.

La sua espressione leggermente inquietante, tanto che non se ne accorse solo Newt, ma anche i due Tassorosso.
Stava progettando qualcosa di grosso. Di molto grosso.

-Vi dispiace se vi rubo due minuti Will?- chiese gentilmente.

I suoi amici lo salutarono con un cenno, Andrew con un po' più di fastidio probabilmente dovuto al nome falso.

Dopo che si furono allontanati Queenie attaccò eccitata:

-Tu sai che tra un po' è il compleanno di Tina, vero?- chiese, come se fosse una domanda retorica a cui lui doveva ovviamente rispondere di sì.

-Ehm...- riuscì solo a dire Newt, imbarazzato. In realtà non aveva mai saputo quando fosse il compleanno di Tina, a pensarci bene. In quei sette anni erano rimasti così lontani, senza mai alcun contatto. Sentì il solito senso di colpa contorcergli lo stomaco.

-Non importa,- rispose Queenie frettolosamente - sei ufficialmente invitato. Vestiti elegante, mi raccomando.-

E se ne andò, lasciando Newt a chiedersi quando mai a Tina sarebbe importato che la gente si vestisse elegante per la sua festa. Per Merlino, era lei, di solito, a non volersi vestire elegante! Perché avrebbe dovuto volere che lui si presentasse al suo compleanno con un completo (che tra l'altro non era sicuro di avere)? Anzi, perché avrebbe dovuto voler fare una vera e propria festa di compleanno? Non era da lei. Probabilmente era un'idea di Queenie, il che spiegava come mai la Legilimens fosse così allegra.

Animali Fantastici: La Porta dei MondiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora