40. Speranza

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Hogwarts, 3rd November 1992

Lunedì, la McGranitt si comportò da minotauro greco. Almeno secondo Newt, che si sentiva una vittima sacrificale.

-Oggi lavoreremo ancora sull'Evanescenza. E spero che vi diate da fare, perché dovrete fare questo.- dichiarò la professoressa, e così dicendo puntò la bacchetta verso un topo che zampettava irrequieto sulla cattedra con un -Evanesco-.

Il topo sparì.

-Bene, provate, il movimento è semplice, vedete, così- disse, ripetendo con la bacchetta il movimento a forma di numero quattro.

Newt guardò il suo topo quando glielo misero davanti.

Quello non si spostava di un centimetro, si limitava a lisciare nervosamente il pelo grigio. Perché era nervoso, Newt lo vedeva. Non aveva studiato solo le creature fantastiche, ma anche i comuni animali domestici.

Gli venne per un attimo in mente la sua conversazione con Tina sulla Guferia...

-Ehi, Will. Ce la fai?-

Newt si riscosse. Guardò il topo. Poi Andrew e David al suo fianco.

-Non posso farlo.- disse in tono serio.

-Will- provò a dire David, -É un topo. E poi guarda che non smette di esistere.-

-É un animale come me e te!- ribatté Newt disgustato.

-E finirà nel limbo della Non Essenza!-

-Be', tecnicamente non è come me perché non puoi farmi Evanescere...-

Newt lo fulminò. -Sei un iceberg- sbuffò.

I suoi amici lo guardarono imbarazzati. Andrew stava per dire qualcosa, quando un quarto ragazzo si unì a loro.

-Tutto bene, fratellino?- domandò, afferrando una sedia libera e accomodandosi vicino a Newt.

Quello alzò gli occhi al cielo.

-Si dichiara obiettore di coscienza.- spiegò David, indicandolo.

-Non è la prima volta che lo fa. L'ultima se l'è cavata con qualche drago- commentò Theseus.

Andrew e David si guardarono perplessi, ma i fratelli Scamander non diedero spiegazioni, anche se Newt arrossì piuttosto violentemente.

-Newt, non lo stai uccidendo.- gli sussurrò allora Theseus, addolcendo il tono.

-Forse sì. Tu sai cosa c'è nella Non Esistenza?-

-So che non morirà per qualche minuto. Possiamo richiamarlo indietro dopo, non ti pare? E' ovvio che non c'è bisogno di lasciarlo lì.-

Newt esitò. -E poi cosa faccio, dico alla McGranitt che l'ho fatto Evanescere ma che l'ho anche richiamato?-

Questa volta fu Theseus ad alzare gli occhi al cielo. -Per Merlino, quando si parla di animali tu non ragioni proprio, eh? Fai in modo che veda che l'hai fatto Evanescere prima di riportarlo indietro.-

Il fratello minore non disse nulla, ma annuì.

Theseus stava per andarsene, quando sembrò ricordarsi di qualcosa. -Ah, Will- disse, calcando il nome falso a beneficio del resto della classe. -La tua magia dipende anche molto dal corpo che hai. E' normale che a quindici anni non ti senta sicuro come ti sentiresti a quaranta, okay?-

-Io non ho ancora quarant'anni.- protestò debolmente Newt, ma sorrise, sentendo un gran sollievo.

***

Animali Fantastici: La Porta dei MondiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora