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Harry entrò nell'ufficio notarile con rabbia. Il segretario lo guardò.

« Devo parlare con il notaio. Ora»

L'uomo, preoccupato, si alzò.

« Il notaio ora non è in stud- oh, eccola» esclamò.

Il veterinario si girò verso la donna. Aveva un caffè in mano e lo sguardo perplesso.

« Le potrei parlare un attimo?»

« C-certo» balbettò.

Dopo essersi chiusi nell'ufficio, Harry parlò.

« Cosa diavolo vuol dire che non posso rinunciare all'eredità se non passo due giorni in quella villa?!»

Il notaio si schiarì la voce, sedendosi.

« Due giorni e due notti»

Harry indurì lo sguardo. La donna sospirò.

« Le clausole sono queste, dottore. Per legge il signor Styles poteva farlo. La casa era la sua e poteva disporne come meglio credeva »

« Io ho una carriera! La mia vita è a New York! Per venire qui ho dovuto fare i salti mortali. E ora dovrei dire al mio capo che sono obbligato a stare qui per altri giorni altrimenti non posso rifiutare un'eredità?»

« Non posso fare altrimenti, dottore. Davvero. Mi dispiace se questo le crea delle difficoltà»

Harry sospirò e si passò entrambe le mani fra i capelli.

« Ci deve essere una soluzione»

« Mi dispiace. Ma la legge dice questo»

« Dannazione» mormorò.

« Se vuole la posso accompagnare nella villa, dottore.»

Harry prese un respiro profondo e chiuse per qualche secondo gli occhi.

« Se sono costretto a stare qui, presumo debba fare la spesa»

Il notaio sorrise.

« L'accompagno al supermercato»

***

Dire che Harry si sentisse osservato, era dire poco.

Chissà l'ultima volta quando era stata che avevano visto un volto sconosciuto.

Comunque prese tutto il necessario per superare quei due/tre giorni, pagò, e alla velocitá della luce uscì da quel supermercato.

Durante il viaggio fino alla villa, nessuno dei due proferirono parola.

Solo all'arrivo la donna parlò.

« Ed eccoci arrivati, dottore» disse parcheggiando.

La prima cosa che si poteva notare era una lunga siepe interrotta solo da un cancello più grande e uno più piccolo. Dalle sbarre dei cancelli vide la villa.

Non seppe per quale ragione, ma sentì una strana sensazione sul tutto il corpo. Non sapeva neanche descrivere la cosa. Qualcosa lo attirava verso quella casa, e nello stesso momento sentì come una sorta di richiamo verso il bosco. Si girò proprio verso quest'ultimo.

Gli alberi erano altissimi e il sentiero era abbastanza grande. C'era qualche persona che passeggiava, altri correvano, ma non era quello a farlo stare in quel modo.

«Dottore, andiamo?» richiamò il notaio.

Harry la guardò e annuì.

La donna aprì il cancello più piccolo e lo fece passare.

Into The Wood {Larry Stylinson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora