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Arrivarono a Idlewild il giorno successivo, alle prime luci dell'alba.
Il volo era andato bene ma per tutto il tempo Louis non aveva fatto altro che essere vigile, controllando ogni persona che si avvicinava a loro.
Ai controlli Harry ricevette delle domande dagli agenti, per via dei tagli sul viso, ma alla fine lo lasciarono passare. Infondo non aveva fatto niente. La strega aveva guarito la maggior parte delle ferite.
Arrivato nella proprietá di Harry, Louis lo accompagnò fin sotto al portico della villa.

Il veterinario sospirò.

« Dentro casa sono al sicuro. Ora te ne puoi anche andare, Louis»

« Meglio che controlli» insistette.

« Senti qualcuno qui, a parte noi due?»

Louis si limitò a restare in silenzio e a fissarlo con quello sguardo duro.

Harry alzó gli occhi al cielo e lo fece passare avanti, entrando in casa.

Lo guardò sparire in corridoio.

Harry invece entrò in casa sua restando sulla soglia di ingresso. Appoggiò le chiavi sul tavolino e si guardò intorno. Quella era la sua nuova casa. Quello era il primo giorno della sua nuova vita. Chiuse gli occhi e respirò il profumo di casa sua.

Si girò verso la sua cucina. Louis era ritornato e lo stava guardando.

« Fammi indovinare: non c'è nessuno» disse sarcastico il veterinario.

« Non fare tanto lo spiritoso»

« In effetti mi diverte questa cosa. Dei vampiri mi vogliono uccidere. Giusto perchè sono un druido. O almeno, questa è la spiegazione che mi viene in mente. Poi spunti tu. Dal nulla, a New York, a sei ore di volo, mi salvi la vita e mi riporti a casa. Si. È tutto molto divertente.»

Si avvicinò e lo sorpassò per andare in camera.

« Chiudi la porta quando te ne vai. Dopo metterò il sorbo»

Louis lo prese per il gomito, bloccandolo. Harry girò lo sguardo nei suoi occhi.

Restarono in silenzio qualche secondo a guardarsi.

In quel momento stavano comunicando.

Per Harry era più facile capire i suoi silenzi che le sue parole. Nei momenti di nervosismo logorroico, ma il silenzio lo interpretava meglio. Gli animali non potevano parlare normalmente, eppure li capiva meglio che le persone normali.

E in quel momento Harry capiva il silenzio di Louis, nonostante fosse un uomo.

Poi il druido abbassò lo sguardo, sentendo il cuore battere furioso nel petto e gli occhi si riempiono di lacrime.

« Ho paura» mormorò.

Louis indurí lo sguardo poi parlò.

« Vai a fare una doccia. Io metto il sorbo intorno casa.»

***

L'Alpha aprí gli occhi lentamente, rendendosi conto quasi subito che non era in casa sua.

Dalle tende bianche spuntavano timidi raggi di sole. Sentí un peso sul suo fianco e guardò alla sua sinistra.

Il riccio stava ancora dormendo tranquillamente su di lui. Qualche ciocchia riccia gli ricadeva sul viso, le labbra rosee erano schiuse e aveva lunghe ciglia che si posavano morbidamente sulle guance.

Louis si perse un bel pò a guardarlo. Era steso al suo fianco, le gambe erano incrociate fra loro e la mano era ancora fasciata dalla benda bianca.

Into The Wood {Larry Stylinson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora