« Che ci fa lei qui?» mormorò Harry, ancora immobile quasi fra le braccia dell'altro.
Il proprietario del bosco lo guardò per qualche secondo. E senza smettere di farlo, alzò una mano.
Harry ci mise un attimo in più per riuscire a trovare la forza di spezzare il contatto visivo con lui e guardare la sua mano. Quando lo fece, notò un mazzo di chiavi.« Le ho trovate un pò distanti da dove ti ho trovato, nel mio bosco»
Harry sgranò gli occhi. Era il mazzo di chiavi con la targhetta "Bosco", che pensava di aver perso.
Poi le prese, sfiorando le dita dell'uomo.
« Grazie» sussurrò guardandole.
« Non entrare nel mio bosco. Tanto meno di notte. È pericoloso. Una volta i lupi non c'erano. Ora si stanno spostando»
Harry alzò lo sguardo nel suo.
« Quella notte.. Mi sembrava di essere seguito. Pensavo di aver visto un'ombra. Per questo sono scappato»
L'uomo indurí lo sguardo.
« Pensi esistano gli zombie, demoni e fantasmi. Ovviamente vedi ombre anche dove non c'è niente»
Harry scosse la testa, allontanandosi di un passo da lui, sentendo freddo all'istante. Quell'uomo era così caldo!
« Beh.. Ognuno ha le proprie paure»
« Paura di qualcosa che non esiste?»
Harry alzò gli occhi al cielo, sentendosi leggermente infastidito.
« Le sembro un bambino? Non fa niente. Sono sicuro che anche lei ha qualche paura, dietro quella corazza dura» borbottò per poi guardarsi intorno.
L'uomo non rispose.
Indurì solamente lo sguardo.
Harry guardò l'orario sul suo telefono.
Erano appena le otto e trenta.
« Io me ne vado. Sono stanco» mormorò alzando lo sguardo sul proprietario del bosco.
« Domani... Domani ho il volo di ritorno per New York»
Vide una scintilla negli occhi dell'uomo davanti a sè, ma fu solo un attimo, chiedendosi infatti se se lo fosse immaginato.
« Mmh»
Harry si passò una mano fra i capelli.
« Io.. Non lo so che cosa sta succedendo. Dentro di me sento come se dovessi stare qui. Non vorrei andarmene. Ma sono costretto» disse velocemente, rendendosi conto di quello che aveva detto solo dopo averlo fatto.
Prese un respiro profondo.
« Scusi. Immagino che non gliene importa di quello che.. che sento. Mi scusi. La lascio alla festa.» borbottò prima di andarsene alla velocitá della luce, imbarazzato più che mai.
Arrivò alla villa in meno di cinque minuti.
Si rifugiò dentro e prese un respiro profondo, chiudendo gli occhi.
« Che stupido che sono» sussurrò girandosi.
Si tolse la giacca e la camicia e l'abbandonò sul divano. Gli mancava l'aria.
« Complimenti, Harry! Dii tutto quello che ti pare a uno sconosciuto che forse ti odia perchè hai messo piede nel suo bosco»
Percorse il corridoio ed entrò nello studio. Prese il suo computer portatile e lo mise nella custodia.
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Into The Wood {Larry Stylinson}
RomanceHarry non era uno studente comune. Era più intelligente della media dei suoi coetanei. Studiava per diventare un veterinario. Era il primo del suo corso. Tutto andava secondo i piani. Tutto. Fino a quando non ricevette una lettera. Aveva avuto in er...