Harry aprì gli occhi, sentendo più freddo del solito.
Sospirò quando notò che Louis non era nel letto.
« Di nuovo» mormorò stiracchiandosi.
Poi decise di raggiungerlo.
Scese dal letto e uscì dalla sua stanza, andando verso l'ultima camera del corridoio.
Si affacciò all'uscio e guardò dentro appoggiandosi allo stipide con le braccia incrociate al petto.
Louis era seduto sulla sedia a dondolo presente in quella stanza con gli occhi chiusi e in braccio aveva la loro bambina di circa un mese e mezzo, addormentata pure lei con la manina sulla bocca di Louis.
L'avevano presa con loro pochi giorni prima, e da allora Louis non faceva che guardarla con gli occhi a cuoricino. Se trattava Harry come sua proprietà, con la bambina, che si chiamava Dea, era diventato ancora più geloso e la faceva prendere in braccio a pochi.
Era un papà gelosone, Harry lo prendeva in giro spesso. Ma lui non era da meno.
Avevano fatto richiesta di adozione pochi mesi prima, ma non pensavano che sarebbero stati chiamati così in fretta. Ma i genitori della piccola erano morti in un incidente stradale e lei era rimasta sola. Era stato uno shock per tutti, ma tutti erano anche al settimo cielo, soprattutto nel branco. I primi giorni erano stati difficili.
Pianti, pappe, cambi del pannolino...
Ma poi piano piano incominciarono a prendere il ritmo e tutte e due si aiutarono a vicenda.
Louis era innamorato della piccola, non la perdeva di vista un attimo. Lei incominciava anche a sorridere qualche volta e Louis si scioglieva come ghiaccio al sole. Vederli giocare insieme non aveva prezzo.
E poi con Harry diventò ancor più protettivo. In fondo non era più solo il suo compagno, ma anche il padre di sua figlia.
L'alpha aprì gli occhi poco dopo, accorgendosi della presenza del riccio, che sorrise dolcemente.
« Non puoi fare così ogni notte, sai? La stai viziando»
Louis spostò lo sguardo sulla piccola.
« Non ho resistito»
Harry si avvicinò al marito e mise una mano sulla schiena della piccola.
« Le hai dato da mangiare?»
Louis annuì.
« Allora mettiamola a letto, e poi noi due ce ne torniamo in camera»
L'alpha sospirò e con malavoglia si lasciò prendere la piccola dal petto.
Harry le diede un piccolo bacio sulle labbra e poi la stese nella culla, per poi coprirla con la coperta.
Il riccio guardò Louis.
« E' con noi da meno di un mese, la stai decisamente viziando»
L'alpha lo guardò perplesso.
« I lupi si tengono i cuccioli vicini, non so trattenermi»
Harry sorrise per poi baciarlo sulle labbra.
« Sei il papà più bravo del mondo, ricordatelo sempre.»
Louis sorrise prendendolo per mano.
« Torniamo a letto, dolcezza»
Lui annuì, controllò di nuovo che la piccola stesse bene e poi uscirono dalla stanza, socchiuse la porta e spense la luce, in automatico si accese l'abatjour che proiettò ovunque tante piccole stelline.
Tornati in camera si stesero sul letto e si abbracciarono.
« Louis» mormorò Harry dopo un pò di silenzio.
Louis aprì gli occhi, rimanendo in ascolto senza dire una parola.
« Sono così felice. Siamo sposati da cinque anni e ora abbiamo una bambina»
Louis sorrise.
« Anche io sono felice»
Harry sorrise per poi accoccolarsi su Louis. Chiuse gli occhi e si addormentò poco dopo. Louis, con l'udito, controllò che sua figlia stesse bene e successivamente si rilassò, addormentandosi poco dopo, con il suo cuore che scoppiava di felicità.
STAI LEGGENDO
Into The Wood {Larry Stylinson}
RomanceHarry non era uno studente comune. Era più intelligente della media dei suoi coetanei. Studiava per diventare un veterinario. Era il primo del suo corso. Tutto andava secondo i piani. Tutto. Fino a quando non ricevette una lettera. Aveva avuto in er...