Harry si stropicciò gli occhi entrando in cucina.
Aveva dormito poco e niente, poi dopo quello che era successo con il lupo... La sua vita ultimamente era un pò strana. Gli succedevano delle cose che non sapeva spiegare.
Prima l'eredità misteriosa, arrivata dal nulla, poi il lupo con ferite mortali guarite sempre misteriosamente dopo neanche cinque ore dalla messa delle fasciature.. Poi?
Cosa gli sarebbe successo quel giorno?
Sospirò e si preparò la colazione.
Seduto sullo sgabello dell'isola centrale, si guardò in giro in silenzio.
Era tutto così bello lì.
Chi aveva ristrutturato quella casa ci sapeva fare, non si poteva discutere per quello.
Girò lo sguardo verso sinistra. Sugli scaffali c'erano molti barattoli con delle etichette. Sopra, c'era il nome di alcune spezie.
" Curcuma, rosmarino, salvia, sorbo, timo... Che diavolo è il sorbo? " si chiese perplesso, continuando a mangiare.
Alzò le spalle senza pensarci troppo a lungo. Forse suo zio mangiava molto saporito.
Continuò a guardarsi in giro. Vicino alla porta, attaccato al muro, c'era un portachiavi grande. Attaccato ad esso, c'erano parecchie chiavi.
Si alzò, curioso di vedere cosa potessero aprire.
Guardò le etichette.
" Garage, capanno attrezzi, chiave di scorta di casa, ambulatorio, ufficio, bosco"
Harry guardò perplesso l'ultimo mazzo di chiavi.
"Bosco? Cosa deve aprire? "
Poi si soffermò sulle chiavi dell'ambulatorio.
Era costretto a stare lì per altri due giorni, quindi perchè no? Perchè non fare un salto in ambulatorio, per farsi un'idea del posto.
"Si, ma tanto che ti fai un'idea a fare, se tanto poi te ne ritorni a New York, Harry?" pensò mordendosi il labbro inferiore.
Sospirò, poi andò a lavarsi e a cambiarsi. Mezz'ora dopo era già in città. Dopo aver parcheggiato, chiese a un passante dove si trovasse l'ambulatorio veterinario.
Era proprio infondo la strada. Arrivato davanti, guardò la vetrina.
"Ambulatorio veterinario di Dott. Gerard Styles", era la scritta centrale sulla vetrina. Poi sulla porta c'era il cartello con su scritto "Chiuso" e gli orari di apertura.
Guardò le chiavi e poi di nuovo la porta.
« Non c'è il dottore» sentì dire da una voce femminile vicino a lui. Harry la guardò. Era una ragazza. Forse della sua età, forse più piccola. Lunghi capelli mori e aveva profondi occhi verdi. Era davvero bella. La pelle era molto chiara. Più bassa rispetto a lui, ma non ci voleva tanto: Harry era alto più di un metro e ottanta.
La ragazza poi aveva al guinzaglio un cagnolino. Un beagle. Avrà avuto circa tre mesi. Il collare era rosa, quindi Harry dedusse fosse una femmina.
« Come?»
« L'ambulatorio. E' chiuso. Purtroppo il dottore è venuto a mancare qualche settimana fa. Ancora non è arrivato nessuno a sostituirlo»
Harry annuì. Non sapeva se dovesse dire chi era lui, o fare finta di niente.
« E' un peccato però. Milly, la mia cucciola, ha bisogno dei vaccini e di essere visitata. Tutti quelli che hanno bisogno sono costretti ad andare nella città più vicina, dista a un'ora da qui»
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Into The Wood {Larry Stylinson}
RomanceHarry non era uno studente comune. Era più intelligente della media dei suoi coetanei. Studiava per diventare un veterinario. Era il primo del suo corso. Tutto andava secondo i piani. Tutto. Fino a quando non ricevette una lettera. Aveva avuto in er...