Harry appoggiò la valigia di sua madre a una decina di metri dalla linea dei controlli dell'aeroporto.
Si girò poi verso di lei che lo guardava con gli occhi lucidi.
« Non piangere, ti prego»
Lei annuì tirando su col naso.
« Va bene, però ti devo fare un discorsetto. Da mamma a figlio. E ascolterai senza lamentarti, ok?»
Lui annuì dandole tutta la sua attenzione.
« Sono contenta di averti trovato così. Tra persone che ti vogliono bene nonostante tu sia a Idlewild da poco. Il tuo lavoro non è più come una volta, così come la tua vita, ma sono contenta. Ti ho visto sereno come non ti vedevo da tempo e io sono più sollevata.»
Harry sorrise annuendo.
« Mi trovo bene, si. Ho trovato degli amici. Sono contento»
« Ma... Negli ultimi giorni non sei stato bene, insomma ti ho visto agitato. Non mi vuoi dire che cosa sia successo, e lo posso accettare. Ma parlane con i tuoi amici, non risolvere i tuoi problemi da solo come al solito»
Il figlio alzò gli occhi al cielo
« Mamma...»
« Non ho finito»
Il riccio sospirò col sorriso sulle labbra continuando ad ascoltare le sue strane parole.
« Argomento "Louis"»
Harry perse il respiro in un battito.
« Louis? Che c'entra Louis?»
« Sono la tua mamma, Harry. E una mamma lo sa quando succedono certe cose»
Lui sbarcò gli occhi.
« Ma certe cose.... cosa? Ti sei fatta un'idea molto, molto, lontana dalla realtá. Molto lontana»
Anne sorrise.
« Hai la mia benedizione»
Gli prese il viso e lo baciò sulla guancia, poi lo strinse nel suo abbraccio, nonostante lui fosse ancora scioccato dalle parole della madre.
« Ti chiamo appena arrivo»
Si tolse dall'abbraccio e prese la valigia, incominciando ad andare verso i controlli, salutandolo con la mano. Harry si passò una mano fra i capelli, chiudendo gli occhi.
«Si. Avevo decisamente bisogno dell'approvazione di mia madre su qualcosa che non esiste»
Sbuffò, andandosene dall'aeroporto.
***
Harry andò nello studio di suo zio, guardandosi intorno. Poi incominciò a cercare.
Cosa? Non lo sapeva neanche lui. Voleva sapere il motivo per cui suo zio aveva tenuto sempre lontano Rose, l'unico amore della sua vita. Aprì tutti i cassetti, ma non trovò niente.
Andò a cercare nella libreria, fra i libri, ma registró lo stesso risultato. Sospirò con nervoso.Ma poi un lampo gli passò per la mente. La baita nel bosco.
Si mise scarpe e giacca e uscì di casa. Ci mise venti minuti di camminata, e quando arrivò spostò il suo sguardo sui tanti scaffali delle librerie.
Passò a cercare qualsiasi cosa tutto il giorno. Non si era fermato neanche per mangiare.
Ma quando non trovò niente di utile si arrabbiò parecchio.
Ringhiò dal nervosismo e diede un calcio a un angolo della libreria.
« Dannazione! C'è qualcosa che non va. Me lo sento fin dentro le ossa!» borbottò chiudendo gli occhi e passandosi entrambe le mani fra i ricci.
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Into The Wood {Larry Stylinson}
RomanceHarry non era uno studente comune. Era più intelligente della media dei suoi coetanei. Studiava per diventare un veterinario. Era il primo del suo corso. Tutto andava secondo i piani. Tutto. Fino a quando non ricevette una lettera. Aveva avuto in er...