19

6.3K 343 53
                                    

Harry appoggiò la valigia di sua madre a una decina di metri dalla linea dei controlli dell'aeroporto.

Si girò poi verso di lei che lo guardava con gli occhi lucidi.

« Non piangere, ti prego»

Lei annuì tirando su col naso.

« Va bene, però ti devo fare un discorsetto. Da mamma a figlio. E ascolterai senza lamentarti, ok?»

Lui annuì dandole tutta la sua attenzione.

« Sono contenta di averti trovato così. Tra persone che ti vogliono bene nonostante tu sia a Idlewild da poco. Il tuo lavoro non è più come una volta, così come la tua vita, ma sono contenta. Ti ho visto sereno come non ti vedevo da tempo e io sono più sollevata.»

Harry sorrise annuendo.

« Mi trovo bene, si. Ho trovato degli amici. Sono contento»

« Ma... Negli ultimi giorni non sei stato bene, insomma ti ho visto agitato. Non mi vuoi dire che cosa sia successo, e lo posso accettare. Ma parlane con i tuoi amici, non risolvere i tuoi problemi da solo come al solito»

Il figlio alzò gli occhi al cielo

« Mamma...»

« Non ho finito»

Il riccio sospirò col sorriso sulle labbra continuando ad ascoltare le sue strane parole.

« Argomento "Louis"»

Harry perse il respiro in un battito.

« Louis? Che c'entra Louis?»

« Sono la tua mamma, Harry. E una mamma lo sa quando succedono certe cose»

Lui sbarcò gli occhi.

« Ma certe cose.... cosa? Ti sei fatta un'idea molto, molto, lontana dalla realtá. Molto lontana»

Anne sorrise.

« Hai la mia benedizione»

Gli prese il viso e lo baciò sulla guancia, poi lo strinse nel suo abbraccio, nonostante lui fosse ancora scioccato dalle parole della madre.

« Ti chiamo appena arrivo»

Si tolse dall'abbraccio e prese la valigia, incominciando ad andare verso i controlli, salutandolo con la mano. Harry si passò una mano fra i capelli, chiudendo gli occhi.

«Si. Avevo decisamente bisogno dell'approvazione di mia madre su qualcosa che non esiste»

Sbuffò, andandosene dall'aeroporto.

***

Harry andò nello studio di suo zio, guardandosi intorno. Poi incominciò a cercare.

Cosa? Non lo sapeva neanche lui. Voleva sapere il motivo per cui suo zio aveva tenuto sempre lontano Rose, l'unico amore della sua vita. Aprì tutti i cassetti, ma non trovò niente.
Andò a cercare nella libreria, fra i libri, ma registró lo stesso risultato. Sospirò con nervoso.

Ma poi un lampo gli passò per la mente. La baita nel bosco.

Si mise scarpe e giacca e uscì di casa. Ci mise venti minuti di camminata, e quando arrivò spostò il suo sguardo sui tanti scaffali delle librerie.

Passò a cercare qualsiasi cosa tutto il giorno. Non si era fermato neanche per mangiare.

Ma quando non trovò niente di utile si arrabbiò parecchio.

Ringhiò dal nervosismo e diede un calcio a un angolo della libreria.

« Dannazione! C'è qualcosa che non va. Me lo sento fin dentro le ossa!» borbottò chiudendo gli occhi e passandosi entrambe le mani fra i ricci.

Into The Wood {Larry Stylinson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora