"Andrew puoi andare grazie"
Disse ad Andrew, uscì dalla stanza e Michael chiuse la porta, la cosa mi inquietava e non poco. Si girò verso di me e iniziò ad avvicinarsi mentre io indietreggiavo sempre di più fino a quando non cado su un divanetto che era in quella stanza. Posò le sue braccia ai lati della piccola poltrona e mi bloccò tutte le vie di uscita.
"Forse non ti è chiaro il fatto che con me la sfacciata non la fai, non ti è chiaro il
fatto che fare la strafottente con me non funziona. E to lo ripeterò per l'ultima volta, non rifarlo perché non puoi tenermi testa"
Disse guardandomi profondamente negli occhi, non spiccai parola ma mi alzai solamente per preparare tutta la roba per truccarlo.Appena toccai la sua pelle vidi che si irrigidì sotto il mio tocco, mi guardò attraverso lo specchio e non mi tolse gli occhi di dosso.
"Cos'è sulla fronte c'ho scritto 'cretina' che mi guardi?"
Dissi guardandolo con sfida. La rabbia mi ribolliva dentro e vidi che spuntò un sorrisetto sul suo viso. Si alzò di scatto e mi bloccò al muro.
"No, ma mi piace guardarti all'opera, mi piace il fatto che sei arrabbiata..."
Rispose sorridendo per poi risedersi sulla sedia, aspettando che concludessi il mio lavoro.
Appena finii gli passai gli abiti che doveva mettere per le prime foto, li poggiai sulla poltrona e uscii dalla stanza.Mentre aspettavo per il secondo cambio e per il ritocco al trucco. Mi avvicinai al fotografo e ammiravo tutta l'attrezzatura che era poggiata su quel tavolo. C'era di tutto.
" Ti piace?"
Chiese avvicinandosi a me.
"Si è davvero stupendo, amo fotografare, amo la fotografia"
Risposi con occhi sognanti
"Vuoi fargli qualche scatto?"
"Oh no no, per favore già non lo sopporto, poi non starebbe fermo se gliele facessi io, e poi è il tuo lavoro non il mio"
Risposi sorridendo e accomodandomi su una sedia che era posta ad una scrivania dove c'era un ragazzo che modificava le foto."Lena, Michael ha chiesto di te. Devi andare da lui."
Che palle. Mi alzai e andai verso il camerino appena entrai vidi che era intento a fare un nodo alla cravatta e non ci riusciva.
"Cosa ti serve?"
Chiesi con poca grazia che mi era rimasta
"Oh beh da come vedi non so fare un nodo potresti aiutarmi ed essere meno scontrosa?"
Adesso sarei io la scontrosa. Mi avvicinai e gli tolsi le mani dalla cravatta in modo che sarei riuscita ad aggiustargliela.Iniziai a fargli il nodo, quando mi accorsi che le sue braccia erano finite dietro la mia schiena e i suoi occhi erano addosso a me. Appena mi accorsi, mi scostai e uscii dal camerino. Cosa aveva in mento? Farmi impazzire?
STAI LEGGENDO
The Way You Make Me Feel | Fanfiction
FanfictionLena, una semplice ragazza del Canada si trasferisce nella città di Los Angeles per via dei genitori costretti a spostarsi per lavoro, non saranno quasi mai presenti nella vita della ragazza proprio perché il lavoro li porta a spostarsi continuament...