La serata iniziò diciamo bene, James mi venne a prendere e insieme andammo all'edificio dove era stato prenotato. Ero tesissima, non riuscivo a capacitarmi del fatto che avrei riguardato i suoi occhi, non mi capacitavo del fatto che quella persona mi abbia solo voluto a scopo di divertirsi.
"Dai Lena sta tranquilla. Non succederà niente"
"E se invece mi prende in disparte e vorrebbe parlarmi?"
"Lena parlagli e digli le cose come stanno, non tenerti ancora tutto dentro"
Arrivammo a destinazione e James mi fece scendere dalla macchina.
"Stasera ci sarà anche Jonathan, gli ho già detto che rimarrai con noi"
"James vai, non voglio rovinare la serata facendo il terzo in comodo. Se avrò bisogno ti chiamerò all'istante, basta che almeno pure un po' adesso mi sia vicino, sperando che Andrew si presenti, in modo che io stia con lui"
Entrammo nell'edificio e iniziai ad ammirarlo, era debbo bellissimo e di classe. Tutta quella bellezza fu interrotta fin quando i miei occhi non caddero sulla persona sbagliata, Michael
"Da quando siamo entrati non ti stacca gli occhi di dosso,"
Lo guardai e vidi che si stava avvicinando con passo lento. Appena arrivò si fermò davanti a me e salutò James per poi prendermi e portarmi in disparte.
"Allora adesso mi ascolti, senza obbiettare."
"No, non voglio sentire altra parola che esce dalla tua bocca, in albergo ero buona solo perché eri solo e avevi bisogno di qualcuno con cui placare la tua solitudine?"
"No, no no no. Assolutamente, se fosse stato così, quando quella persona mi baciò ti avrei riso in faccia e adesso non sarei qui a spiegarti cosa è successo realmente"
Non spiccai parola, aspettavo che parlasse per poi correre via, come sempre. Non sapevo davvero cosa fare più, mi irritava e non poco
"Quella ragazza è una mica di vecchia data, del collage, non mi aspettavo nemmeno di ritrovarmela in casa, mi è saltata praticamente addosso. E Cristo il suo alito puzzava di alcol e sigaretta. Non avevo intenzione di baciarla e tanto meno di saltargli io addosso. Perché davvero, credimi, la mia testa non fa altro che pensare solo te."A quelle parole mi bloccai, i mei occhi erano pieni di lacrime, in principio non lo sportavo e poco mi fidavo, dopo questa cosa dovevo fare, avevo troppa paura, sapeva ciò che mi spaventava.
"Lo sai che ho paura e sai anche ciò che mi spaventa, non puoi far finta di non sapere cosa. Mi dispiace, devo andare"
Andai via da lì e corsi dentro a chiamare James, mi vide piangere così mi riaccompagnò a casa. Salutai Jonathan ed Andrew e andai via, non potevo stare un altro minuto li che sarei potuta scoppiare in un pianto enorme. Non avrei mai dovuto innamorarmi, non lo facevo più e poi arriva lui a rovinare tutto .
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The Way You Make Me Feel | Fanfiction
FanficLena, una semplice ragazza del Canada si trasferisce nella città di Los Angeles per via dei genitori costretti a spostarsi per lavoro, non saranno quasi mai presenti nella vita della ragazza proprio perché il lavoro li porta a spostarsi continuament...