LEYLA
Buongiorno studenti e studentesse, quest'oggi ho deciso di radunarvi insieme qui, nella nostra palestra, per darvi il benvenuto ed augurarvi un buon anno scolastico.
Prima però di iniziare il discorso circa l'impegno che dovrete mettere questi mesi per ottenere il massimo dei risultati, volevo commemorare il nostro caro studente che è venuto a mancare poco tempo fa.
Martin Emerson era un ragazzo davvero...Ascolto imperterrita le parole che colpiscono il mio petto mozzandomi ripetutamente il fiato.
La vista mi si annebbia.
Non è possibile, penso tra me e me e nel giro di pochi secondi mi ritrovo a correre su per le scale antincendio in preda al panico dirigendomi verso gli spogliatoi femminili con il cuore che batte a mille.
Mi siedo a terra appoggiando la schiena agli armadietti metallici e do sfogo alle lacrime salate che mi rigano le guance mentre nella mente riemergono squarci di immagini di mio fratello che si batte per la sua squadra.
Dopo minuti interminabili, finalmente, i battiti che colpiscono il mio petto si stabilizzano ed il respiro ritorna normale.
Dalla porta sento entrare qualcuno, mi asciugo velocemente le lacrime con il palmo della mano e vedo la sagoma di Michelle che mi osserva con uno sguardo di apprensione.
"Oh Leyla, se avessi saputo che il discorso fosse incentrato su Martin non ti ci avrei portata. Mi dispiace davvero tanto" dice la mia migliore amica sedendosi di fianco a me.
"Non c'è nessun problema Michelle" rispondo con un tono leggermente acido osservando lo spogliatoio che conosco fin troppo bene.
Due file di armadietti rossi e bianchi occupano la stanza illuminata da luci fredde, panchine e armadietti sono posti al centro sopra il parquet chiaro che scricchiola sotto la pressione dei nostri corpi.
Fin da piccola ho sognato di diventare una cheerleader, una di quelle che viene lanciata in aria dai suoi compagni mentre fa una serie di acrobazie da urlo e viene ripresa al volo mentre lo stadio è in delirio.
Una di quelle che saltella con in mano i pom pom e canticchia quegli slogan da uomo primitivo con indosso un crop top a vista ombelico ed una gonnellina striminzita che lascia ben poco all'immaginazione.
Così ho iniziato ad allenarmi duramente giorno e notte guardando video in internet per poter entrare nella squadra della scuola finché ai provini hanno deciso di scegliere me.
Ero la persona più felice del mondo, davvero, mi divertivo un mondo a creare coreografie con i miei compagni che successivamente venivano mostrate nei pre partita e facevano girare la testa a tutti i tifosi.
Dopo la morte di Martin, però, decisi di tagliare i ponti con tutto ciò che me lo ricordava perciò abbandonai anche le mie vesti da cheerleader nonostante le preghiere e le suppliche dei miei compagni.
"Terra chiama Leyla, Terra chiama Leyla" Michelle mi riporta alla realtà " Il discorso del preside è terminato, ci conviene tornare in classe prima che il professore arrivi e ci metta qualche richiamo."
Annuisco a Michelle e successivamente mi sollevo controvoglia seguendola per i corridoi, troppo affollati per i miei gusti, verso la nostra aula che, ovviamente, si trova dall'altra parte della palestra e di conseguenza sotto gli sguardi curiosi degli studenti.
Respira Leyla, respira accelero il passo affinché questa tortura termini velocemente e raggiungo in men che non si dica la mia classe senza alzare lo sguardo sedendomi al primo banco libero che trovo.
Sento i sussurri delle persone intorno a me echeggiare per la stanza perciò inizio a scarabocchiare su un foglio in attesa che il professore entri in classe dando fine ai commentini idioti.
Solo un anno Leyla, solo uno e poi tutto sarà finito.
Dopo minuti interminabili, finalmente, il professor Dalton varca la soglia della porta mettendo a tacere le chiacchiere fastidiose.
Indossa un paio di pantaloni neri con una camicia bordeaux arrotolata ai gomiti che esalta la sua figura snella ma robusta abbinati a delle sneakers dello stesso colore dei pantaloni.
Affascinante come sempre.
"Buongiorno studenti e studentesse, benvenuti al vostro ultimo primo giorno di scuola." esordisce "Visto che non c'è bisogno di alcuna presentazione, prima di iniziare con la lezione, mi piacerebbe condividere con voi un'idea che mi è saltata alla mente qualche giorno fa mentre ripensavo agli studenti che sedevano a questi banchi prima di voi.
Visto che molti di loro hanno trovato ottime opportunità di lavoro o seguito strade altrettanto entusiasmanti mi piacerebbe che come stage li seguiste per un mese e a fine anno presentaste una relazione in formato cartaceo o multimediale in cui descriveste l'esperienza vissuta in tutti i suoi aspetti allegata ad un'intervista."
Sbuffi e smorfie di disapprovazione seguono il discorso del professore.
"Iniziamo bene" sento Michelle lamentarsi al mio fianco.
"A me non sembra così male come idea, è sicuramente meglio di uno stage noioso in qualche azienda" rispondo alla mia migliore amica.
"Davvero Leyla?! Sarà un disastro e ci ruberà quel poco tempo che abbiamo allo studio" "Ragazzi calmatevi per piacere" dice Dalton "Si tratta di una raccolta di informazioni e di un'intervista che non impiegherà troppo tempo e per facilitarvi ho preparato del materiale che vi sarà di supporto quindi non c'è nulla di cui preoccuparsi. Inoltre ho già stilato la lista degli studenti con cui dovrete lavorare per cui vi ho risparmiato un'altra fatica."
Vedo i miei compagni rilassarsi leggermente anche se dai loro sguardi riesco a percepire forte preoccupazione che non riesco a comprendere.
Ho sempre desiderato fare la giornalista, scrivere articoli ed intervistare le celebrità perciò sono esaltata all'idea di questo progetto. Potrebbe rivelarsi un'opportunità interessante.
"Professore ma per quale scopo dobbiamo svolgere questo compito?" domanda Cher Folie dal fondo della classe "A scopo prettamente statistico poiché attraverso il materiale che vi consegnerò tra poco potrete raccogliere dati che userò per stilare dei grafici al fine di comprendere percentuali di occupazione e per avvicinarvi e farvi scoprire il mondo esterno alla scuola con persone simili a voi" risponde il professore "Altre domande? No, bene. Lo stage avrà inizio il prossimo mese per non influire troppo sul vostro esame finale e ora vi comunicherò gli studenti con cui ognuno di voi lavorerà per la realizzazione di questo progetto."
Dopo una serie di nomi e cognomi finalmente il mio viene pronunciato.
"Leyla Emerson con Charles LeClerc".
La mia euforia si trasforma in abbattimento.Non ci posso credere.
Fra tutte le persone che mi potevano capitare Charles LeClerc era l'ultima a cui pensavo.
Cado a peso morto sul banco sotto il sorrisetto sfacciato di Michelle "Non male come idea vero Leyla?".
Fulmino con uno sguardo assassino la mia migliore amica mentre penso cosa potrebbe andare male e scopro che l'unica risposta che posso dare è tutto....
Sorpresa! Ecco a voi il terzo capitolo del libro!
Visto che quello precedente non mi entusiasmava molto, ho deciso di pubblicare presto.
Come vedete iniziano ad allungarsi sempre più, come vi avevo promesso😉
Si inizia a capire qualcosina in più su Leyla finalmente.
Se vi è piaciuto lasciate una stellina o un commento.
Grazie
L
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Come primule nell'oceano // Charles LeClerc
RomanceDa una vita perfetta al suo peggior incubo. Capo delle cheerleader, presidentessa del consiglio scolastico, ragazza più popolare della scuola e sorella del capitano della squadra di basket. La vita di Leyla Emerson era perfetta, in tutti suoi aspet...