Capitolo 8 - Benvenuta Signorina

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LEYLA

Il volo, tutto sommato, si è rivelato migliore di quello che mi ero immaginata.
Dopo aver effettuato l'imbarco, mi sono seduta al mio posto sperando in un vicino sopportabile data la mia allergia alle persone troppo appiccicose , e così è stato, per mia fortuna.
Un ragazzo davvero carino che da quello che ho capito si chiama Lorenzo si è seduto di fianco a me ed abbiamo iniziato a fare conversazione per tutta la durata del viaggio, cosa che non avrei mai immaginato data la mia introversione.
Mi ha raccontato che è italiano, vive vicino a Maranello ed è andato in Francia, a Nizza per la precisione, 6 mesi, per studiare all'università con quei programmi di studio all'estero con cui si è trovato molto bene.
Ho scoperto che è introverso e non sopporta gli eventi in cui è costretto a socializzare eccessivamente con persone che non conosce.
Odia gli aerei, svegliarsi presto e i crostacei, come me.
Adora il cibo, i panorama e i luna park, come me.
Ama invece la formula uno, al contrario di me, ed infatti, quando gli ho raccontato dello stage e di Charles non ci poteva credere al punto che ho dovuto mostrargli vecchie foto di me e lui, quando ancora eravamo amici.
Mi ha pure dato il suo numero di cellulare, nel caso avessi bisogno di qualcuno con cui parlare o sfogarmi, data la situazione critica in cui mi trovo.
Scesi dall'aereo, l'ho ringraziato e salutato promettendo di scrivergli qualche volta.
Forse.

L'aeroporto di Bologna è pieno zeppo di persone e per tale motivo ci metto del tempo per raggiungere i rulli e recuperare la mia valigia, che sembra ancora intatta seppur gli addetti, solitamente, trattino i bagagli con ben poco ritegno.
Mi dirigo verso l'uscita e raggiungo quella che sembra l'entrata dell'aeroporto cercando qualche ragazza che possa coincidere con la descrizione che il professor Dalton mi aveva dato qualche giorno prima della partenza.
Finalmente, tra la folla, individuo una giovane sulla ventina, bionda con gli occhi azzurri che vaga alla ricerca di qualcuno.
Occhi che ho già visto da qualche parte ma non mi ricordo dove.
Sarà la mia immaginazione.

Mi avvicino a lei e sfodero il mio italiano appreso da mio padre fin da piccola.
"Ciao! Tu devi essere la Signora Rossi, io sono Leyla. Piacere" Dico alla ragazza che mi ritrovo di fronte.
"Buongiorno signorina! Esatto, io sono la signorina Rossi ma chiamami pure Giorgia. Piacere mio." Risponde Giorgia stringendo la mia mano "Io sarò la tua tutor per il prossimo mese, sono la segretaria del direttore ed in più mi occupo dell'immagine di Charles LeClerc, dei social network, campagne pubblicitarie e quelle cose lì. Ora se non ti dispiace seguirmi, qui fuori c'è un taxi che ci aspetta per Maranello"
Usciamo dall'aeroporto e subito percepisco l'aria fresca che mi scompiglia i capelli.
Benvenuta in Italia Leyla.

Carichiamo le valigie sul taxi bianco parcheggiato a pochi passi dall'uscita e mi siedo nel sedile posteriore a fianco di Giorgia che da indicazioni al taxista circa l'appartamento trovato da mia madre e successivamente mi chiede del viaggio.
Nel giro di una trentina di minuti giungiamo a destinazione, la zona è piuttosto tranquilla e poco trafficata sebbene locata vicino al centro ed io rimango sorpresa dalla bellezza dell'edificio che ho di fronte.
Davanti a me un enorme giardino verde e rigoglioso si erge ai piedi di un condominio in stile rinascimentale circondato da una fila di meravigliosi salici piangenti.
Ai piedi degli alberi sono posizionate delle panchine in legno perfette per leggere un libro o sognare ad occhi aperti.
Entriamo nell'edificio accolte da un portinaio davvero gentile e ci dirigiamo verso il terzo piano dove si trova il mio appartamento.
Giorgia decide di lasciarmi qualche minuto per sistemare i miei bagagli e mi comunica che mi aspetterà in auto per andare poi a mangiare qualcosa.
Il mio stomaco brontola quindi capisco che è ora di pranzare qualcosa, guardo le ore.
13.43.
Si, è proprio ora di mangiare qualcosa.

L'appartamento è molto carino, si tratta di un bilocale con una vista meravigliosa anche se il mare Mediterraneo è nettamente superiore.
Mi ci abituerò.

Il pavimento è costituito da un parquet chiaro abbinato alle pareti bianche, nel salotto un sofà a tre posti beige è posizionato di fronte ad un televisore appoggiato ad un tavolino in legno.
Le finestre ampie permettono alla luce del sole di filtrare a più non posso rendendo il salotto davvero luminoso.
La cucina è piccola ma molto accogliente ed è vicino alla mia stanza raggiungibile attraverso un piccolo corridoio dal quale si accede anche al bagno, anch'esso piccolo ma funzionale.
Poggio le valigie in camera, ai piedi del letto decidendo di disfare in un secondo momento e vado invece in bagno per risciacquarmi velocemente in modo da rendermi il più presentabile possibile.
Scendo le scale e raggiungo il taxi bianco che ci ha accompagnate qui dall'aeroporto sedendomi nello stesso posto di prima.
Chissà quanto dovranno pagare per tutto il tragitto.

Nel giro di qualche minuto raggiungiamo un ristorante nel centro di Maranello che sembra davvero squisito.
Entro nel locale preceduta da Giorgia che sembra conoscere bene il titolare vista l'accoglienza ricevuta e ci sediamo ad un tavolo guidate da una cameriera davvero gentile.
Dopo aver letto il menu, scelgo un bel piatto di spaghetti con pomodoro e basilico mentre Giorgia opta per delle penne al pesto che sembrano altrettanto gustose.
Passiamo il tempo chiacchierando del più e del meno e assaporando le prelibatezze cucinate da uno chef davvero simpatico finché non viene ora di visitare il luogo dove io lavorerò il prossimo mese.
Giorgia è stata assunta da poco come segretaria del dirigente della scuderia Ferrari e promoter d'immagine di Charles LeClerc ma sa il fatto suo; è una ragazza molto solare e simpatica anche se delle volte è leggermente invadente ma a me non dispiace.
La sede è situata nella periferia di Maranello ed è un fascino architettonico agli occhi.
Un edificio in vetro si pone in contrasto con il paesaggio circostante costituito da diversi tipi di alberi verde sgargiante.
Sulla facciata anteriore della sede, che si estende per un centinaio di metri, noto il famoso logo giallo della Ferrari circondato dai colori caratteristici della casa automobilistica: il rosso ed il nero che rendono l'edifico una vera meraviglia.
Appena entrata, Giorgia inizia a presentarmi al team Ferrari come la nuova stagista e tutti sembrano essere molto calorosi e accoglienti nei miei confronti, fortunatamente. Riusciamo ad incontrare anche Sebastian Vettel, uno dei due piloti della Ferrari che gareggiano nella formula uno oltre a Charles, autoproclamandosi il più forte dei due.
Almeno lui è simpatico.

Al solo sentire nominare Charles mi ribolle il sangue nelle vene quindi spero di rimandare il più tardi possibile il nostro incontro.
Giorgia mi mostra la mensa dove mangeremo, l'ufficio dove svolgerò i miei compiti e le mie mansioni ed infine la sala macchine dove piloti, meccanici e tecnici discutono, provano e sistemano le vetture in vista delle gare.
Ci sono computer, macchinari ed attrezzi ovunque che se dovessi perdermi ci vorrebbero settimane per ritrovarmi.
C'è una tale frenesia in questa zona che a malapena riesco a sentire i passi di due persone dietro noi.
Mi volto lentamente ed immediatamente riconosco la persona alla quale appartengono.
Qualcuno che ha deciso di abbandonarmi nel momento peggiore della mia vita.
1,80 metri di altezza fasciati da una maglia tecnica che calza a pennello sul suo corpo slanciato.
Sta parlando con quello che penso sia il suo personal trainer quando i nostri occhi si incrociano.
Il mio cuore perde un battito.
Il mio respiro si blocca a metà.
Il mio Charles è davanti a me dopo mesi che non ci vediamo, il mio Charles è davanti a me e mi sta osservando con due occhi da paura, il mio Charles è davanti a me ed è più bello che mai.

Porca vacca.

...
Boooom! Finalmente anche il nostro Charles è comparso🤩 Dai prossimi capitoli ci sarà un bel po' di drama ed io non vedo l'ora di pubblicarli.
Spero vi sia piaciuto e se così lasciate una stellina che mi farebbe molto piacere.
Grazie a tutti per il supporto
L
❤️

Come primule nell'oceano // Charles LeClercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora