Capitolo 29 - Parigi

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LEYLA

📍Parigi, Francia

Scendo dall'aereo per incontrare il clima gelido di Parigi.
Odio il freddo, non sono abituata a queste temperature dato che a Monaco il clima è tendenzialmente mite grazie alla presenza del mar mediterraneo.
Cerco di proteggermi dal vento con la sciarpa intorno al collo mentre seguo Charles verso l'uscita, dove ci attende un taxi che ci porterà all'albergo.
Carichiamo le valigie sulla vettura e ci sediamo nei sedili posteriori riparandoci dal freddo francese.
Recupero il programma dei prossimi giorni cliccando sull'icona delle mail e lo esamino attentamente, cercando di memorizzare i vari eventi.

Programma Parigi

Giovedì
Ore 9
Trasferimento in hotel

Ore 12
Pranzo presso Le Grand Valeur

Ore 14.30
Trasferimento presso Champes Elyseés Catwalk

Ore 16
Sfilata

Ore 20
Cena di gala presso Le Bel Buffet

Aggrotto leggermente le sopracciglia leggendo l'ultima riga.
"Cena di gala eh?" Guardo Charles con lo sguardo ancora piuttosto assonnato.
"Già"
"Hai già preparato l'outfit da metterti?"
"Certo! E tu?"
Io cosa?
"I-io non devo venire, c-cioè..."
"Ovvio che devi venire Leyla, sarai la mia accompagnatrice."
Accompagnatrice. Merda. Nessuno me l'aveva detto.
"È uno scherzo vero?"
"Noo" Il suo sguardo esprime sincerità ed io non posso crederci.
Mi accascio sul sedile, portandomi le mani sul viso per cercare una soluzione.
"Non ho nulla da mettermi ovviamente. Non pensavo che avrei dovuto partecipare. Credevo fosse solo per persone famose."
La sua risata meravigliosa riecheggia nell'abitacolo dopo la mia affermazione.
"No Leyla, possono partecipare anche le persone normali."

"Ragazzi, siamo arrivati" L'autista ci avvisa del nostro arrivo ed apriamo le portiere, ritrovandoci di fronte ad uno degli hotel più esclusivi di Parigi, l'hôtel Retrouvailles.
Fisso l'imponente struttura che si estende di fronte a me senza credere ai miei occhi.
"Chiudi quella bocca — il monegasco mi prende in giro — Altrimenti ti entreranno le mosche."
Gli faccio la linguaccia quando noto dei portinai offrirsi di portare le nostre valigie.
Ringrazio gentilmente gli uomini ed entriamo nell'edificio mozzafiato, dirigendoci verso la reception dove una receptionist davvero carina ci accoglie calorosamente.
"Buongiorno signori, benvenuti all'hôtel Retrouvailles, come posso aiutarvi?"
"Buongiorno, avremmo una prenotazione a nome di Charles LeClerc"
"Certo, ecco a voi signori LeClerc" Per poco non scoppio a ridere alla sua affermazione, beccandomi un'occhiataccia.
Signori LeClerc? Quando mai.
"In realtà dovrebbero essere due le camere." Dico alla receptionist dopo averci consegnato una sola chiave.
"Oh, aspetti che controllo allora" Guardo Charles in maniera interrogativa sperando che sia solamente una svista.
"Mi dispiace ma è stata prenotata solo una camera."
Ma non è possibile.
Mi giro verso Charles che sembra piuttosto divertito dalla situazione mentre io inizio ad impanicarmi.
"Non è possibile prenotarne un'altra?"
"Purtroppo siamo al completo."
"Merda" Sussurro cercando di non farmi sentire dagli altri.
"Non è un problema, grazie per la sua disponibilità." Charles interviene, tirandomi per la manica e dirigendosi verso la suite.
"Non è un problema? Certo che è un problema! Non erano questi gli accordi"
"Dovresti imparare a rilassarti Leyla"
La porta della suite viene aperta rivelando la più bella camera che io abbia mai visto in vita mia. Sgrano gli occhi alla vista di questa bellezza mentre studio i vari dettagli.
"Wow"
"Già, wow" Il sorriso soddisfatto di Charles comunica il suo apprezzamento.
Prendo un respiro di sollievo non appena noto i due letti matrimoniali ai lati della stanza.
Fortunatamente dormiremo separati.
Appoggio finalmente i bagagli sul pavimento e mi lancio sul morbido materasso, sentendo i muscoli della schiena rilassarsi.
"Vedi di non abituartici troppo che tra poco abbiamo un pranzo." Charles ridacchia nella mia direzione togliendosi i vestiti senza preavviso.
Mi copro la faccia con le mani sentendo le guance andare a fuoco.
"Che diavolo stai facendo?"
"Mi faccio una doccia."
"Non potresti andare in bagno?"
"Leyla, non è la prima volta che mi vedi nudo." Mi fa l'occhiolino dirigendosi verso la toilette.
Prima o poi morirò d'imbarazzo.

Come primule nell'oceano // Charles LeClercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora