Capitolo 51 - Che ci fai qui?

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LEYLA

Controllo il grande orologio appeso alla parete della sala mentre sgranocchio delle patatine che ho trovato in dispensa.
Mia madre è dovuta partire per un viaggio di lavoro che, a suo parere, era urgente invece Nelly è tornata a casa poiché uno dei suoi figli non si è sentito bene.
Vorrei tanto chiamare Charles ma, se non ricordo male, a quest'ora avrebbe avuto un appuntamento perciò mi ha esplicitamente detto di non disturbarlo.
Chissà di cosa si tratta... — pensieri strani si insinuano nella mia mente facendomi sussultare — E se fosse con una ragazza? E se mi avesse dimenticato? Merda Leyla smettila di farti strane idee. Charles ti ama, ti ama tanto... vero?
Dannazione!

Mi alzo di scatto accartocciando la plastica del sacchetto vuoto tra le mie mani, diretta verso il cestino della spazzatura dove lo butto violentemente. Uno sbuffo esce dalle mie labbra mentre mi appoggio al bancone della cucina volgendo lo sguardo verso il soffitto.
Maledetto Charles, che mi stai combinando?
Mi dirigo al bagno dove mi rinfresco il volto con dell'acqua corrente sperando che ciò mi aiuti a liberare la mente da tutti i pensieri che si stanno creando.
Non sono una persona gelosa, mi fido di Charles, eppure dal modo in cui mi ha chiesto di non contattarlo ho capito che fosse nervoso.
Che mi stia nascondendo qualcosa?
Mi mordo leggermente il labbro per riflettere a qualche soluzione che potrei mettere in atto per scoprire cosa sta succedendo. Picchietto le unghie poco curate sul lavandino osservando un punto indefinito della stanza per qualche secondo lasciando che i capelli mi solletichino le gote. Sospiro per l'ennesima volta rendendomi conto di quanto io stia diventando patetica e ritorno in sala dove mi butto a peso morto sul divano ed accendo la tv alla ricerca di qualche film interessante.
Seguo ogni dettaglio della trama che viene inscenata sullo schermo quando il suono del campanello mi provoca un leggero sussulto.
Chi può essere a quest'ora? Che sia Nelly che abbia dimenticato qualcosa?
Apro la porta d'ingresso rimanendo scioccata dalla figura che mi si para davanti senza trovare le parole giuste per esprimermi.
"Buonasera"
Charles si erge in tutta la sua figura sul vialetto di casa con il suo solito sorriso paradisiaco ed una rosa rossa tra le mani che mi porge dolcemente. Avvolgo le mie braccia intorno al suo collo godendomi il contatto con il ragazzo che mi era tanto mancato per poi spostarmi e permettergli di entrare.
"Che ci fai qui?" Il mio cuore si riempie di gioia alla vista del monegasco che mi sorride amorevolmente senza staccare i suoi occhi dai miei.
"Volevo farti una sorpresa"
Sorrido nuovamente al mio ragazzo per poi baciare le sue labbra morbide, dando inizio ad un valzer di passione e scintille bollenti che saettano tra i nostri corpi avvinghiati.
"Mi sei mancato"
"Anche tu mon amour"
Lo accompagno sul divano, dopo aver appeso la sua giacca all'appendiabiti, ed appoggio la mia testa alla sua spalla inalando il suo profumo inconfondibile di testosterone.
"Allora — punto le mie iridi nelle sue prima di iniziare a parlare — qual buon vento ti porta qui da me?"
"In realtà avevo già intenzione di tornare a Monaco domani ma, dato che adoro vederti felice quando ti stupisco, ho deciso di tornare prima."
"Oh Charles, ti amo così tanto."
"Anche io ti amo"
Un debole brontolio proveniente dal mio stomaco irrompe nel silenzio, che si era creato tra noi due, dopo la nostra dichiarazione d'amore.
Charles scoppia in una risata, contagiando anche me, per poi offrirsi di cucinarmi qualcosa e soddisfare il mio appetito.
Mi godo la scena dei suoi muscoli che si muovono sensualmente mentre utilizza i vari utensili finché un piacevole profumino pizzica il mio olfatto.
"Dal profumo sembra delizioso"
"Lo è infatti!" Charles recupera due piatti dalla credenza in legno di mogano e li appoggia sul bancone per poi riempirli con la pietanza da lui cucinata. Sento già formarsi l'acquolina in bocca non appena impugno la forchetta in metallo tra le mie mani senza staccare gli occhi dal piatto fumante. Infilzo il cibo con un veloce movimento per poi portarlo alla bocca e gustarlo appieno chiudendo gli occhi per lo stupore.
"Charles è davvero delizioso"
"Sapevo che non ti avrei delusa"
Sorrido al mio ragazzo che porta in volto un'espressione trionfante portando continue forchettate alla mia bocca.
"Sei sola in casa?" Il monegasco si guarda intorno velocemente per poi riportare il suo sguardo profondo su di me.
Quei maledetti occhi verdi in cui mi ci perderei...
"Le?"
"Oh, ehm... Sì, sono sola in casa. Mia madre è dovuta partire per un viaggio di lavoro mentre Nelly ha avuto un'emergenza."
"Spero tutto bene." Il suo sguardo preoccupato mi scioglie il cuore.
"Uno dei suoi figli non si è sentito molto bene."
"Capisco"
Appoggio il piatto vuoto nel lavandino della cucina, seguita da Charles che effettua lo stesso movimento.
Il suo respiro caldo si scontra contro la mia pelle facendomi rabbrividire lievemente. Chiudo gli occhi inalando il suo profumo inconfondibile mentre le sue mani si poggiano sui miei fianchi. Percepisco la pelle andare a fuoco nell'esatto punto in cui il suo tocco si scontra con il mio corpo. In pochi attimi, mi ritrovo contro il bancone della cucina con le labbra di Charles che seminano segni rossi per il mio collo. Accolgo con piacere il calore che si crea nel mio basso ventre mentre cerco di reprimere miseramente i gemiti che si disperdono in aria.
"Oh Charles..." Il suo tocco si intensifica alle mie parole stimolando le farfalle che si creano nel mio stomaco.
Prendo il suo volto tra le mani per poi poggiare le mie labbra sulle sue e dare inizio ad un vero e proprio spettacolo di fuochi d'artificio. Assaporo il bacio che mi manda in piena ecstasy quando, con le sue braccia muscolose, mi solleva da terra e mi trasporta fino al divano dove ci sdraiamo senza staccarci nemmeno un secondo. Le sue mani accarezzano la pelle da sotto la maglietta mentre le mie avvolgono il suo volto leggermente sudato. Soffoco un gemito non appena percepisco le sua labbra umide ricoprire il mio collo di baci soffici.
Sollevo la sua felpa bluette appena prima di intravedere delle luci risplendere tra le pareti.
Ci alziamo entrambi alla velocità della luce fissandoci con sguardi interrogatori.
"Chi è?" La voce roca di Charles esce come un sussurro dalle sue labbra.
Mi dirigo lentamente verso la finestra per poi scostare leggermente le tende bianche che fluttuano fino al pavimento.
"Non vedo nessuno" Tutto intorno sembra a posto perciò ritorno sui miei miei passi per abbracciare Charles e godermi questa sensazione.
"Dormi qui?"
"Non me lo faccio ripetere due volte."
Ridacchio alla sua affermazione per poi percepire le farfalle volare nello stomaco non appena mi rivolge un occhiolino.
Oh Charles, se solo tu potessi vedere attraverso i miei occhi.

Porgo al mio ragazzo una tuta di mio fratello come pigiama prima di dirigermi in bagno per cambiarmi velocemente.
"Lo sai che puoi cambiarti anche qui vero?"
"Certo che lo so!"
Lascio Charles solo, qualche minuto, per potermi preparare alla serata che mi aspetta con lui. Pettino con attenzione la mia folta chioma fissando distrattamente il mio riflesso nello specchio. Mi risciacquo il viso con dell'acqua fredda per poi tamponarlo con un asciugamano trovato nell'armadietto. Mi prendo qualche secondo per indossare il pigiama in seta blu e torno in camera, sorridendo all'idea di passare la serata con l'uomo che amo di più al mondo.
"Finalmente." Charles apre le braccia verso di me per accogliermi tra di esse.
"Ehi, noi donne abbiamo bisogno di tempo per sistemarci."
"La mia donna è perfetta così com'è."
La mia donna. Sentire quelle parole uscire dalle sue labbra fa palpitare il mio cuore vivo.
Sorrido timidamente sentendo le guance andare a fuoco mentre nascondo il mio viso nel suo petto.
Le sue dita accarezzano i miei capelli facendomi rilassare tremendamente finché un silenzio irrequieto non si diffonde tra le pareti. Conosco abbastanza bene Charles da poter dire che stia formulando la domanda che mi vuole porre. Il suo sguardo fisso sul soffitto e le sue labbra che tremano leggermente confermano la mia ipotesi.
"Che c'è Charles?"
"Cosa?"
"So che vuoi chiedermi qualcosa perciò... spara."
"Ehm — Con la mano destra si gratta lievemente la testa per poi fissarmi intensamente con i suoi occhi verdi — i-io mi stavo chiedendo se... beh, se tu stai bene?"
Aggrotto leggermente le sopracciglia per comunicare la mia incomprensione.
In che senso?
Come se mi avesse letto nel pensiero Charles mette in chiaro la domanda dopo essersi sistemato sul materasso in modo tale da potermi guardare negli occhi.
"Ho pensato molto ultimamente e, sebbene avessimo avuto avuto la possibilità di passare molto tempo insieme, non abbiamo mai parlato dell'incidente. Quindi mi chiedevo, visto che tra poco ci sarà il processo, come ti senti?" Il suo tono di voce preoccupato mi scioglie il cuore. Vederlo così insicuro davanti a me lo rende ancora più dolce.
"In realtà, a parte gli incubi, mi sento piuttosto bene — Charles mi stringe la mano per comunicare il suo supporto mentre lo rassicuro con un sorriso — Se non ci fossi stato tu non so come avrei superato il tutto. Davvero Charles, tu sei stato la mia zattera di salvataggio mentre stavo annegando. Tu..."
I singhiozzi mi impediscono di continuare il discorso, mozzando la frase a metà. Piccole lacrime fuoriescono dai miei occhi arrossati che Charles prontamente asciuga con le sue dita calde.
"Tu non puoi capire quanto io sia fiero di te Leyla. Sei riuscita a superare l'inferno, tutta da sola, senza chiedere aiuto a nessuno e hai dimostrato di che pasta sei fatta. Volevo solo dirti che io sono qui, con te, e ti amerò sempre."
"Oh Charles, ti amo così tanto." Lascio l'ennesimo bacio sulle sue morbide labbra approfondendo il contatto qualche secondo dopo. Mi siedo a cavalcioni sul suo corpo supino con un veloce movimento di reni, percependo la sua eccitazione contro di me.
Accarezzo con la lingua il suo collo bollente provocando in lui dei gemiti che cerca di soffocare.
Sebbene sia passato del tempo dall'ultima volta, conosco a memoria i suoi punti deboli.
Le sue mani fanno presa sui miei fianchi che si muovono gentilmente sopra il suo pube, incrementando così il suo piacere. Mi godo la vista di Charles, così impotente davanti al mio controllo finché non inverte posizione prendendomi alla sprovvista.
I nostri respiri pesanti si mescolano nell'aria sempre più calda man mano che i nostri vestiti vengono lanciati sul pavimento. Accarezzo ogni centimetro di pelle con le dita, lasciando dei leggeri segni rossi al loro passaggio.
Assaporo ogni bacio che Charles prontamente lascia sulle mie labbra facendomi andare in ecstasy ogni secondo che passa.
Sorrido nel buio della notte mentre scosse di piacere inondano il mio corpo di brividi e saette scintillanti.
E come me, anche Charles.

***
Non l'ho riletto perciò se trovate errori avvisatemi che lo sistemerò. Spero che questo capitolo vi abbia fatto emozionare come io mi sono emozionata. Sono così grata dei traguardi che abbiamo raggiunto e non smetterò mai di ringraziarvi per il vostro supporto!
Grazie a tutti e buona RACE WEEK!
❤️

Come primule nell'oceano // Charles LeClercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora