Il giorno seguente avrebbe segnato uno sgradevole ritorno a scuola, tutti i ragazzi erano spaventati, non potevano di certo capire che l'Inferno voleva una rivolta.
Restammo costantemente sull'attenti, inutilmente dato che i demoni sembrava avessero preso qualche settimana di ferie.
In classe l'atmosfera tra me e Jonathan era piuttosto tesa e non sapevo se dire qualcosa sarebbe stato d'aiuto.
Non rivolgeva la parola al fratello, e ciò mi portava a credere alle parole di Eva.
"-Jon.."
"-Sta zitta." - Disse con tono freddo. Strinse i pugni così tanto da far diventare le nocche bianche.
"-Jonathan non puoi fare così."- Feci per prendergli la mano.
Lui prontamente la ritirò. "-Ma cosa vuoi? Mi spieghi che ti prende?"
"-Mi dispiace, ma non prendertela con tuo fratello."
"-Credi che giri tutto intorno al tuo bel visino? Ti aspettavi che mi piacessi e che fossi geloso di mio fratello? Povera bimba! A me non frega nulla di te, mettitelo in testa! Sei una stupida ragazzina egocentrica. E' stato facile illuderti." - Disse quasi ringhiando.
Aveva ragione, non avevo motivo per pensare che provasse qualcosa per me, e in quel momento mi sentii davvero una stupida.
Mi si riempirono gli occhi di lacrime.
Come poteva essere così crudele con me?
Durante l'intervallo Jonathan rimase a parlare con una certa rossa, Anastasia mi sembra di aver capito. Non mi degnò di uno sguardo, e mi sentivo così piccola e ingenua...
Ci fu Aaron a tirarmi su il morale con quei suoi stupidi trucchi di magia.
"-Come può essere possibile che l'essere più forte al mondo si lasci abbattere da un demonietto vanitoso?"
"-Aaron, sei sempre il solito." - Disse Eva ridendo.
"-No davvero. Quello proprio non mi scende. Non è giusto..."
"-Aaron è tutto ok."- Gli accarezzai una spalla.
Io ed Eva ci allontanammo dal resto della classe, ci chiudemmo in bagno, lontano da orecchie indiscrete.
"-E adesso che dovrei fare? E' stato chiaro, ma non può trattarmi in questo modo."
"-Senti Ir, le cose sono più complicate di quel che pensi."
"-Jonathan mi ha detto che non c'è nulla, quel tipo mi odia. E' un lunatico del cazzo... Smettila di fare paranoie e aiutami!"
"-Ma ci sarà! E' il destino Iris, non puoi farci nulla."
"-Ma cosa..."
Sentimmo un tonfo.
Spaventate, corremmo in classe dove i fratelli Ellis si stavano elegantemente malmenando.
"-Sei un stronzo. Avevamo deciso di non toccarla entrambi." - Disse Jonathan prendendo a pugni il fratello.
"-Non potevo non farlo! Era troppo vicina. L'avresti fatto anche tu!"- Disse tra le numerose imprecazioni che sollevava ad ogni colpo ricevuto.
"-Sei un pezzo di merda!" - Disse continuando a prenderlo a pugni.
Quando Jonathan avvertì la mia presenza si bloccò e decise di andare via a testa bassa, ringhiando tra i denti e dando un pugno allo stipite della porta.
Guardai Ryan a terra e non seppi quale strada prendere.
Dove sarei dovuta andare?
"-Cazzo!"- Mi lasciai scappare. Sapevo quale strada seguire.
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HalfHeart
FantasyL'anello mancante, una sola scelta, Iris sarà pronta al peggio? Una ragazza di 18 anni, orfana e contesa tra il bene ed il male. La sua vita si mischierà a quella dei fratelli Ellis, provocando una profonda frattura in quella che è sempre stata la...