HalfHeart

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JONATHAN'S POV

Quella ragazza mi manda in tilt, ma chi si crede di essere? Continua ad intromettersi in  situazioni che non le competono. Crede davvero che io posso starle dietro e mettermi contro mio fratello? 

Maledetta Eva.

Mentre la mia mente vagava in cerca di una vaga spiegazione per giustificare quel rapporto tanto conflittuale, sentii un brivido pervadere la mia schiena.

Dovevo trovarla.

Iniziai a sbirciare in ogni aula e nella palestra, ma nulla. Urlai il suo nome invano, il telefono squillava a vuoto.

Iris, dove sei? Che stai combinando?

Decisi di chiamare Ryan per accertarmi che fosse con lui.

Naturalmente non rispose, così decisi di dirigermi nella nostra classe.

Notai che la porta era bloccata, ma dentro non avvertii alcuna presenza.

Gli diedi un calcio e la porta di piegò sotto la mia brutale forza.

Il caos aveva preso possesso dell'aula, vetri rotti e sangue sul pavimento.

La mia attenzione ricadde sulla lavagna, dove era ritratta la sagoma di un graffio con del sangue.

"-Merda Iris."

La paura iniziò ad attanagliarmi.

Corsi a perdi fiato verso Ryan ed Eva, li avvertii della situazione e che Iris fosse scomparsa.

"-E' solo colpa tua! Se non l'avessi trattata male non sarebbe scappata! Cristo Jon." - Le parole di mio fratello non m'intaccarono minimamente.

L'unica cosa che davvero importava era ritrovarla.

"-Non ricominciate, pensiamo a cercarla."

"-Farò un incantesimo di localizzazione. Andate a casa." - Ci disse Ryan.

Annuii

Mentre accompagnavo Eva, tra noi aleggiava un clima di tensione.

"-Perché fingi che non t'importi nulla di lei?"

"-Perché davvero non m'importa. Se le sto dietro è per la parola data alla madre." – Serrai la mascella.

"-Menti a te stesso."

"-Allora sei tu che le metti strane idee in testa, dimenticati di cosa avevo detto quella sera, ho parlato senza pensare."