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Per un'intera settimana le mie giornate furono piuttosto standard.
La mattina Brian veniva a prendermi fino a letto per costringermi a correre con lui, per diventare più veloce.

A metà mattinata combattevo con Eva e con Aaron in modo da sviluppare riflessi migliori.

Allenavo il mio udito ed il mio olfatto, il pomeriggio mi allenavo con la magia. Ryan mi aveva definita una strega elementare, e non come livello di praticità bensì perché la mia magia si basava su tutti gli elementi della natura.

La sera mi dedicavo alla caccia con Jonathan, ovviamente correndo.

Imparavo in fretta e giorno per giorno diventavo sempre più forte.

Non c'era alcun segno di demoni.

Le morti in città sembravano esser cessate.

Nonostante ciò non mi sentivo tranquilla, considerando quali idee folli potessero vagare in quelle menti malate e contorte.

La mia vita fu travolta da tutto ciò che si vede solo nei film o si legge nei libri.

Iniziavo a trovare un senso a tutto, meno che a Christian.

Ryan mi chiese di uscire ed io accettai volentieri l'invito.

Andammo in un ristorante messicano e per qualche ora entrambi dimenticammo l'imminente guerra.

Parlammo molto di noi come qualsiasi adolescente, di come fossero state le nostre vite prima del cambiamento.

"-Sei diventata già molto forte lo sai?"

"-Merito tuo... Mi parleresti di come era la tua famiglia?"

"-Ricca da far schifo, avevamo una sorella più piccola, ma morì in seguito ad un incendio che colpì casa nostra, aveva sette anni ed il dolore fu straziante. Da quel giorno nostra madre ci odiò profondamente tanto da volerci rinnegare come figli e nostro padre assecondò quella donna... Così decidemmo di arruolarci nell'esercito per combattere in Corea. Poi conosci la storia."

"-Come si chiamava tua sorella?"

"-Isobel, come mia madre. Non so nemmeno che fine fecero lei e mio padre." - I suoi occhi si velarono con un sottile alone di tristezza.

"-Hey non darti colpe. A volte le tragedie arrivano proprio per un motivo..."

"-Iris io ho perso tutto anche quando non avevo nulla."

"-Sei molto più ricco di quel che pensi."

"-Forse lo sono diventato da poco."- Alzò lo sguardo verso di me.

Mi si formò un groppo alla gola che cercai di far scendere con un po' di Cola.

"-Immagino che avrai avuto molte donne..."-Dissi ridendo per sviare il discorso.

"-Al contrario, quello fu Jonathan, ne aveva una diversa per ogni mese." - Disse lanciandomi un sorriso. "-Poi incontrò Lilith, demone della tempesta e delle malattie, la solita diavoletta rossa occhi azzurri e mio fratello perse la testa. Era ancora umano, ma non fu stupido. Malgrado l'amore, si rese conto della crudeltà di quella donna e volle lasciarla, come ricordo lei ci concesse il vaiolo e di conseguenza una vita eterna."

"-E adesso che fine ha fatto?"

"-Dicono sia morta, che si sia tolta la vita scagliando un fulmine nel petto dopo la delusione d'amore... Ma sono solo voci."

Appena di ritorno, Ryan mi accompagnò alla mia stanza ed io gli lasciai un bacio sulla guancia.

"-Grazie per la serata".

Mi prese per la nuca e mi avvicinò a se'.

Ci fissammo per qualche secondo, entrambi sapevamo cosa stavamo aspettando, e mi baciò come risposta al mio ringraziamento.
Fu uno di quei baci che lasciano scorrere brividi lungo la schiena, aveva delle labbra così morbide e sapevano di pesca. Mi persi nei lenti movimenti della sua lingua che bramava la mia...

"-Buonanotte fratello." - Disse Jonathan uscendo dalla mia stanza con un tono piuttosto freddo.

"-Buonanotte Ir..."- Disse Ryan in imbarazzo voltandosi.


Entrai in stanza e notai gli occhi di Eva puntati di me.

"-Cos'hai da guardare?"

"-Hai combinato un bel guaio... Hai presente quando litigammo per l'ultima fetta di torta al compleanno di Sandy? Lo stesso guaio, solo che la colpa non è della torta..."

"-Vuoi dirmi che ti piace Ryan?"

"-Voglio dirti che sono ufficialmente fidanzata con Brian" - Disse mostrandomi un anello- "E che tu sei la torta dei fratelli Ellis."

"-Oh mio Dio! E' magnifico! Congratulazioni!" –L'abbracciai.

"-Ah ah signorina." – Disse gesticolando con l'indice. "-Non cambiare discorso."- Mi scansò.

"-Figurati Eva, abbiamo già altri problemi." - Dissi aggrottando le sopracciglia.

"-Secondo te di cosa abbiamo parlato in tua attesa?"

"-Eva dai."- La guardai in malo modo.

"-Iris, ci sono cose che potrai capire solo col tempo."

Ottimo. Ammettiamolo, sarei stata la rottura tra due fratelli? No, non l'avrei permesso.

Anche se con Ryan arrivava tutto in modo spontaneo, nulla di programmato, Christian non usciva dalla mia testa.

Stavo creando un bel casino.

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