Era passata una settimana da quando vidi Christian nella mia stanza, e da quando scoprii la verità sul suo conto.
Riprendemmo le lezioni regolarmente, come dei normali ragazzi.
Ryan si era accertato che per il momento i demoni si stessero occupando di altro, distraendosi da me.
Non mi erano capitati altri incubi e provavo a dedicarmi a qualche giornata di pura normalità.
Dopo un lungo sbadiglio trovai il coraggio per alzarmi.
Mi stiracchiai a dovere ma quando abbassai lo sguardo sulla porta vidi una sagoma apparentemente familiare.
Misi maggiormente a fuoco e riconobbi Jonathan.
Mi avvicinai a lui fino a sentire il suo respiro sulla pelle. Agganciai il mio sguardo al suo, fermo e statico, alzò una mano verso la mia guancia per poi ritrarla immediatamente e sparire nel corridoio di quell'enorme casa.
Tirai un sospiro interminabile. Non sapevo nemmeno io cosa mi accadesse in sua presenza, avrei dovuto mandarlo via dalla mia stanza, ma avevo solo bisogno di sapere che andava tutto bene.
"-Principessina datti una mossa altrimenti dovrò portarti a scuola con il pigiama."- Urlò Ryan.
Presi un jeans strappato un po' ovunque e un body della Pyrex bianco con una felpa nera.
Quando scesi giù mi fissarono tutti in modo strano, Jonathan stava per strozzarsi.
"-Dove le hai cacciate quelle bombe bambolina?"- Disse Jonathan ridendo.
"-Dove tu hai lasciato il cervello."
Mi venne incontro con fare minaccioso facendomi, ovviamente, scappare da lui. Inutile dire che mi prese senza alcuno sforzo. Mi caricò su una spalla come se fossi un sacco di patate portandomi nella mia stanza e lanciandomi letteralmente sul letto.
"-Ma sei impazzito!?"- Inveii massaggiandomi la schiena indolenzita dal forte impatto col materasso.
"-Adesso decidi. Una maglia normale che copra quelle cose che ti sono spuntate stanotte oppure andiamo a prendere un burka."
"-Jonathan dai, non mi si vede nulla. E non mi sono cresciute stanotte."- Gli lanciai un cuscino.
"-Non se ne parla. Metti questa."- Mi lanciò una felpa verde oliva.
"-Sei un rompi palle. Esci."
"-No resto qui finché non ti cambi. Ti osserverò attentamente nanetta."
"-Fai come vuoi."- Mi voltai e tolsi il body mettendo la felpa.
La faccia di Jonathan si tinse di rosso.
"-Che c'è? Ti aspettavi che non ne avrei avuto il coraggio?"
In quel momento arrivò Ryan. "-Interrompo?"- Disse con aria nervosa.
"-Per niente."- Gli lasciai un bacio sulla guancia uscendo.
Arrivati a scuola Jonathan andò dritto da Anastasia.
Mi stavo avviando verso il mio armadietto con Eva e Ryan quando Jonathan attirò la mia attenzione.
Rideva a più non posso, richiamando l'attenzione di tutti.
Mi vide e con un'occhiata gelida si impadronì del mio sguardo.
Tirò la ragazza a se tenendola per i fianchi e si diede ad un bacio totalmente stomachevole e fuori luogo, mostrando a tutti come avvenisse il loro scambio di saliva.
Orribile solo ad immaginarlo.
Il tutto mentre mi fissava imperterrito.
Involontariamente alzai un sopracciglio.
Tirai Ryan a me che stette al mio gioco baciandomi con la stessa passione che mise il fratello con la rossa.
Non ebbi modo di compiacermi per la sua reazione, purtroppo.
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HalfHeart
FantasíaL'anello mancante, una sola scelta, Iris sarà pronta al peggio? Una ragazza di 18 anni, orfana e contesa tra il bene ed il male. La sua vita si mischierà a quella dei fratelli Ellis, provocando una profonda frattura in quella che è sempre stata la...