Enzo 💙

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Richiesta di Gio_Lu04

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- 11 settembre 2001 -

7.00 a.m.

《Ci vediamo stasera, allora!》 Esclamasti come al solito anche se con un po' di più entusiasmo. Era il vostro anniversario dopotutto.

《Ma certo, tesoro.》 Rispose lui stampandoti un bacio sulle labbra ed accarezzandoti il ventre.

Quello era il terzo mese di gravidanza e potevi già notare un leggero gonfiore. Non lavoravi più da qualche settimana, avevi chiesto di rimanere a casa per la gravidanza. Non volevi rischiare di mettere in pericolo il bambino. Da quel giorno avevi anche cominciato a preparare tutto. Avevi preparato la lista di cose da comprare e fare, sia nel caso fosse stato un maschio che femmina. Tua madre purtroppo non aveva mai accettato la vostra relazione. Lui non era l'uomo ricco e gentiluomo che lei avrebbe sognato. Lui invece era piuttosto modesto e gentile sì, ma non rispettava il galateo certo. Anche tu non l'avevi mai particolarmente rispettato. Preferivi mangiare la pizza con le mani che con forchetta e coltello. Ci siamo intesi, no?

8.30 a.m.

Stavi guardando un programma in tv quando la trasmissione fu improvvisamente interrotta. Non sapevi perché, e ti spiaceva non vedere il finale ma doveva essere molto importante. Il telegiornale stava andando in onda.

《Ci scusiamo per l'interruzione del programma, ma pare esserci stato un attacco... un aereo sembra essere stato dirottato verso la torre sud... il palazzo sta andando in fiamme dal 94° piano in su ed è destinato ad espandersi. I vigili del fuoco stanno già entrando in operazione insieme a dei medici pronti a soccorrere le vittime...》 Passarono alcuni secondi prima che la donna ricominciare a parlare. 《Abbiamo visto intanto le immagini della nostra collega, le passiamo il collegamento...》

《Sì, a quanto pare la torre nord è stata attaccata... O MIO DIO... c'è stato un altro attacco... alla torre sud... un altro aereo si è schiantato, il grattacielo è in fiamme...》

In quel momento realizzasti quanto grave fosse. Enzo lavorava lì, non sapevi né in quale torre né in quale piano, ma sapevi che era lì in quel momento. Forse non era ancora entrato, ma lo sarebbe dovuto essere. Presi il telefono. Dovevi sapere se fosse vivo, se stesse bene e dove fosse. Forse però non era neanche una buona idea. E se lo avesse distratto dalla fuga? Decisi di non chiamarlo. Avresti provato più tardi quando ci sarebbero state nuove notizie. Ripresi ad ascoltare il telegiornale.

《Il cielo è pieno di cenere, non si vede quasi niente... ci avvisano che è meglio allontanarsi... lo spettacolo è inquietante e raccapricciante... la gente ha cominciato ad attaccarsi alle finestre... e si butta giù...》

Anche la giornalista era terrorizzata. Si poteva veder dai suoi occhi. Le telecamere intanto zoommavano sulla gente sui palazzi che si buttava giù. Non c'era via di scampo per loro. Ti portasti una mano alla bocca, volevi urlare ma niente usciva dalla tua bocca. Qualche lacrima scendeva giù dai tuoi occhi anche senza la sicurezza che lui fosse lì. Intanto qualcuno ti stava chiamando al cellulare. Non risposi, non era il momento. Non si trattava di lui, se no avresti risposto. Era tua madre invece, non sapeva neanche che eri rimasta a casa.
Le Torri Gemelle erano quasi tutte a fuoco e su potevano vedere le fondamenta. Avevano già cominciato a cadere insieme alla gente sopra.

《La polizia sta già ricevendo numerose chiamate... vi preghiamo di non accalcarvi al telefono per chiedere dei vostri cari... anche se dura sapremo di più nelle prossime ore...》

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