Lucien 💚

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Richiesta di __elena__gilbert__7

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《Bambini, è pronto!》 Urlasti per chiamare Alex e Chloe.

Alex aveva otto anni, mentre Chloe tre. Erano tre anni di differenza e speravi totalmente che non causassero troppi danni. Tu e tua sorella avevate cinque anni di differenza ed era stata una totale rovina. Vi odiavate a vicenda, si può dire. Tu eri la "pecora nera" tra le due, eri quella che la provocava e poi vinceva contro di lei.

《È pronto anche per il papino?》 Chiese Lucien sbucando dalla porta del suo studio.

Ti stampò un bacio sulla guancia regalandoti un sorriso e si mise ad apparecchiare la tavola ancora spoglia.

《Cosa si mangia oggi, mamma?》 Chiese la voce squillante e piccola di Chloe.

《Petto di pollo e patate al forno, tesoro.》 Rispose Lucien per te che eri impegnata ad impiattare.

《Io l'ho chiesto alla mamma! Vai via!》 Urla lei contro il povero padre ormai dimenticato.

《Ehi, ehi. Non parlare così al papà. Fa molti sacrifici per voi e vi vuole bene.》 Risposi in sua difesa.

Chloe mise il broncio con la sua faccia carina e piccola.
Essere madre di due figli non è mai stato facile: cibo, coccole, baci, tempo, sacrifici. Ci vuole molta pazienza e tanto amore. All'inizio può sembrare una quantità enorme di cose da mantenere, ma con il tempo diventa tutto più facile e naturale.

《Mamma, ho finito. Posso andare a giocare al computer?》 Chiese Alex quasi spazientito.

《No, tesoro. Ti fanno male quelle luci e radiazioni che emette il computer con questo buio.》 Rispose Lucien comprensivo.

Alex lo guardò male. Ovviamente non capiva, era ancora piccolo per capire situazioni e conseguenze scientifiche.

《Quello che vuole dire papà, è che il computer la sera fa male al tuo cervellino.》

《Aaah.》 Disse lui emettendo anche una risata sonora.

《Se vuoi puoi andare a giocare con le costruzioni, però.》 Dissi accontentandolo.

Aveva mangiato tutto e non si era lamentato, se lo era meritato dopotutto.

《Grazie!》

Chloe cominciò ad emettere dei suoi da neonata. Quando faceva così poteva significare tre cose: attenzione, fame o cacca. L'ultima cosa era la peggiore, purtroppo.

《Cosa c'è, amorino?》 Chiesi con una voce più dolce.

《Pappa!》 Esclamò lei alzando e sbattendo le mani sul seggiolone.

《Ancora? Non hai mangiato abbastanza?》 Chiesi con una voce falsamente sorpresa. 《Hai preso proprio da tuo padre, topolona!》 Continuasti punzecchiandole le guance. 《Tieni, un po' di pane. Hai finito tutto il cibo!》

Volete sapere qual è il momento più bello quando sei madre? La notte. La notte, finché non si mettevano a piangere a squarciagola. Se piangeva una, l'altro si svegliava. Era tutta una catena purtroppo. Per tua fortuna però entrambi avevano un sonno pesante, ed era solo occasionali le volte in cui si svegliavano.

Scusate per il capitolo corto e la lentezza a scriverlo, ma dovevo pubblicare qualcosa. Ho qualche idea per gli altri, ma non so assolutamente come e cosa scrivere. 🤷🏻‍♀️

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