#Shower

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Zayn's PoV

Harry mi aveva mollato da solo in cucina ad apparecchiare per farsi una doccia, sapevo che era una scusa solo per evitare di parlarmi però ero riuscito almeno a ricevere da lui delle parole.

Speravo che Liam e Louis sarebbero tornati prima così da non lasciarmi solo con lui, anche se entrambi avevamo capito che il loro scopo fosse proprio quello, però continuavo a sentirmi in imbarazzo perché se avesse tirato fuori quel discorso non avrei saputo cosa dirgli.

Non capivo cosa si aspettassero? Che lasciandoci soli per quel poco tempo avremmo ripreso a parlare dopo mesi di silenzio totale?

L'unica cosa positiva era che avrebbero portato cibo giapponese.

Quando eravamo in tour io ed Harry andavamo sempre in giro per le città in cui avremmo avuto il concerto e ci piaceva scoprire sempre posti nuovi per farci un tatuaggio o assaggiare piatti tipici.
Avevamo provato davvero qualsiasi cosa:
thailandese, messicano, italiano, ero anche riuscito a convincerlo ad assaggiare alcuni piatti tipici della cucina pakistana...però eravamo entrambi d'accordo sul fatto che nulla ci soddisfacesse più di una buonissima ciotola di ramen fumante.

Disposi le bacchette che Liam mi aveva fatto spedire rigorosamente dal Giappone per il mio compleanno: erano di bambù nero e avevano sopra incisi dei dragoni rossi con delle peonie bianche i cui petali ricadevano lungo la lunghezza della bacchetta.
Potrei sembrare esagerato nell'esserci così legato ma erano dipinte a mano e per me avevano un valore importante come qualsiasi altro oggetto che fosse anche solo minimamente ricollegato all'arte.

Stavo mettendo un'altra bottiglia del vino alla ciliegia che avevamo già bevuto poco prima quando sentii un rumore fortissimo provenire dal piano superiore ed un verso di dolore.

Sbarrai gli occhi conoscendo perfettamente quella voce e iniziai a correre su per le scale salendo i gradini due alla volta.

Quando arrivai al bagno aprii la porta di scatto e mi ritrovai davanti una scena tanto bella quanto divertente.

Harry era a terra che si teneva la testa ed era completamente bagnato.

Feci scorrere lo sguardo su di lui partendo dalle gambe che teneva una stesa di lungo e l'altra piegata.
Continuai a far salire lo sguardo e vidi che la mano che non aveva sulla testa era occupata a stringere il bordo dell'asciugamano che aveva attorno ai fianchi, ed era l'unica cosa che lo copriva in quel momento.

«Che è successo?» sussurrai appena mentre i miei occhi risalivano sul suo petto imperlato da goccioline d'acqua che continuavano a cadergli dai capelli ancora bagnati.

«M-mh diciamo che sia la mia testa che il mio sedere hanno fatto amicizia con il pavimento del tuo bagno» stava ridacchiando e fece sorridere anche me ma subito diventai serio quando vidi che aveva un piccolo taglietto sul sopracciglio.

«Vieni ti aiuto ad alzarti e mettiamo qualcosa su questo taglietto» mi avvicinai a lui e gli porsi la mano.

Lui allontanò la sua mano dalla fronte e prese la mia tirandosi sù.

Abbassai appena lo sguardo ricordandomi in quel momento della nostra differenza d'altezza e arrossii appena ritrovandomi faccia a faccia con le rondini tatuate sul suo petto.

«Non c'è bisogno, sto bene» sorrise appena continuando a tenermi la mano e me la lasciò lentamente per tirarsi dietro i capelli che gli ricadevano sulla fronte.

«Invece sì, ti do anche del ghiaccio»
Ne approfittai per allontanarmi velocemente da lui e gli diedi le spalle uscendo dal bagno sapendo che lui mi avrebbe seguito.

Can't get you off my mind [Zarry] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora