#CAOS

342 15 13
                                    

Harry's PoV

'È stato importante'

Quella frase continuava a rimbombarmi nella testa.
Louis era stato importante ma ciò che mi accadeva, ciò che provavo in quel momento sembrava non dare giustizia a tutti quello che avevamo passato nella nostra relazione.
Chiunque fin da subito era riuscito a cogliere la chimica che scorreva tra me e lui, anche i fan se n'erano accorti nonostante noi cercassimo il più possibile di limitare i contatti tra di noi per evitare gossip e rumors.
Louis era stato il mio primo in quasi ogni tappa fondamentale per un adolescente che inizia a scoprire la propria identità e cerca di affermarla trovando certezze e risposte da qualcuno che possa stargli accanto.
Lui era stato il mio qualcuno.
Ci eravamo baciati la prima volta per scherzo, dopo che mi aveva mostrato dei post di alcune fan che ritagliavano le nostre foto e le pubblicavano online.
Parlavano dei "Larry", parlavano di noi come un'unica persona e forse era davvero così e noi semplicemente non ce n'eravamo ancora resi conto.
Scambiammo quel primo bacio tra di noi dopo un'intervista qualche giorno dopo la fine di X-Factor, eravamo rimasti soli in un angolino del bus tour come capitava quasi sempre.
Ci rintanavamo nei sedili più in fondo per restare indisturbati a guardare stupidi video online e poi lui me l'aveva chiesto.

«Hai già dato il primo bacio, Harold?»

Ricordo ancora come il cuore prese a martellarmi nel petto per quella domanda.
Non che le corteggiatrici mi mancassero tanto da farmi imbarazzare per una semplice domanda, a scuola spesso mi ritrovavo a passare le pause tra le lezioni con ragazzine della mia età ed io notavo l'effetto che avevo su di loro.
Arrossivano cercando di mettere insieme più parole possibili, spostavano nervosamente i ciuffi di capelli dietro le orecchie perché le guance arrossate erano già un fastidio eccessivo oltre all'imbarazzo provocato dalla situazione, ma quando si accorgevano di come scrutavo quei dettagli facevano ricadere quel ciuffo davanti al viso, come se volessero difendersi dal mio sguardo.

I miei occhi penetravano profondamente mi avevano più volte ripetuto ed io spesso mi ero dovuto giustificare dicendo che non lo facevo di proposito ma semplicemente mi piaceva osservare le persone e studiare ogni minimo gesto.

Avrei voluto studiare il linguaggio del corpo un giorno.

E Louis quella sera mi fece notare lo stesso

«Perché mi guardi così? Ho detto qualcosa di male?»

Usò un tono misto di innocenza e curiosità ed io scossi la testa sorridendo aspettandomi quasi che anche lui sarebbe arrossito e si sarebbe spostato i capelli dal viso.

E fu proprio proprio così.

Feci scorrere lo sguardo sulla sua mano che prese a spostarsi i capelli dalla fronte quasi nervosamente.
Realizzai che la sua non era una semplice domanda curiosa, quella che ci si scambia tra amici per cazzeggiare e magari parlare delle proprie conquiste per vantarsene.
Louis me lo stava chiedendo perché voleva saperlo, aveva bisogno di sapere se qualcuno si fosse già preso l'onore (così mi disse lui in seguito quando ci ritrovammo a parlarne) di ottenere il mio primo bacio e far quindi parte dei miei ricordi importanti.
Ricordo che mi limitai a fare no con un cenno del capo e alzai le spalle e lui mi guardò con gli occhi che gli brillavano.
Rimase per un po' in silenzio e premette le labbra prima di farmi un'altra domanda.

«Posso farlo io, Harry? Posso essere il tuo primo bacio?»

Non ero mai arrossito in quel tipo di situazione, nessuna ragazza era mai riuscita a mettermi in imbarazzo anche se arrivavano a fare commenti espliciti sulla mia figura senza nemmeno il minimo contegno.
Louis riuscì a farlo perché era stato estremamente sincero, riuscivo a capirlo dal suo sguardo che si spostava continuamente dalle mie labbra ai miei occhi e dal fatto che avesse lasciato che le nostre mani si toccassero e che le nostre dita si incastrassero tra di loro.

Can't get you off my mind [Zarry] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora