#Slow Hands

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Harry's PoV

Avevo appena finito di parlare con Niall al telefono.
Il biondo era partito per l'Irlanda per passare del tempo con suo nipote ed ora stava per prendere l'aereo per tornare qui a Londra.

Mi mancava stare con lui e mi era sembrata una buona idea quella di invitarlo da noi, anche se non sapevo che effetto avrebbe potuto fare rivederci tutti e cinque dopo un bel po' di tempo.

Gli avevo anche proposto di restare a dormire per qualche giorno ma mi aveva confidato di avere degli impegni con una certa ragazza, quindi sarebbe rimasto solo per cena.

Scesi le scale cercando Zayn per avvertirlo dell'arrivo di Niall e sorrisi quando lo vidi seduto a tavola a scarabocchiare su un quaderno.

Trovava sempre il modo di fare qualche disegno.

Vivendo in casa con lui e Liam da un bel po', mi era capitato spesso di trovare dei foglietti sparsi in giro per casa con strane figure sopra e la sua firma in un angolino.

Mi avvicinai a lui mettendo le mani ai lati delle sue braccia e sorrisi vedendolo fermarsi dal disegnare.

«Hey bellissimo» sussurrai al suo orecchio e lo sentii trattenere il respiro.

«Che succede?» girò appena il viso guardandomi e riprese a disegnare.

Era strano, che aveva?

«Volevo dirti una cosa...» lo vidi impassibile e aggrottai la fronte
«Mi dici che ti prende?»

Sospirò e lasciò cadere la penna sul tavolo.

«Nulla Harry, non ho nulla. Che volevi dirmi?»

Gli presi il braccio e lo costrinsi a voltarsi.
Vidi che aveva un succhiotto sul collo e strinsi di più la presa.

Non so cosa mi aspettassi, perché mi ingelosivo? D'altronde eravamo entrambi fidanzati.
Un po' speravo che dopo la sera in discoteca non si sarebbe fatto toccare da Liam, o per lo meno non si sarebbe lasciato "marchiare" così.

«Stasera viene Niall a cena, ci raggiunge dopo aver posato le valigie a casa sua»

«Va bene, mi fa piacere rivederlo»
Cercò di liberare il suo braccio dalla mia presa ma io non avevo intenzione di lasciarlo.

«Harry che altro c'è?» sbuffò e si alzò per fronteggiarmi, per modo di dire dato che tra di noi c'erano quasi dieci centimetri di differenza.

«Abbiamo quasi fatto l'amore ed ora nemmeno mi guardi in faccia?»

Scosse la testa e mi spinse appena via.
Quando lo lasciai si allontanò leggermente da me e abbassò lo sguardo.

«Eravamo ubriachi, non ricordarmelo, mi sento già abbastanza in colpa» parlò quasi tra i denti mentre toglieva le varie penne e i fogli sparsi sul tavolo.

«Ti senti in colpa?» alzai un sopracciglio e mi avvicinai di nuovo a lui «ti senti in colpa per essere stato con me?» tenne lo sguardo basso e restò in silenzio.

Sapeva quanto mi desse fastidio parlare con una persona quando non mi guarda in faccia.

«Rispondimi» gli presi il viso dal mento e gli feci alzare lo sguardo su di me.

«Sì, Harry! Non avremmo mai dovuto fare...quelle cose. Siamo entrambi fidanzati da molto e non meritano un nostro tradimento» mi scostò bruscamente la mano dal suo viso e mi fece spostare dandomi una spallata.

«Non mi pare che ti sia tanto dispiaciuto mentre eri sotto di me»

Lo vidi fermarsi e respirare pesantemente.

Can't get you off my mind [Zarry] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora