Osservo Pacey mentre scambia due parole con un ragazzo a cui non dovrebbe proprio avvicinarsi. Quando questi se ne va, corro per raggiungerlo prima che sparisca.
-Sei impazzito? Che fai, ti droghi adesso?-.
Lui alza gli occhi al cielo e inizia a camminare. Non mi importa, lo seguirò.
-Mi stai pedinando per caso?-, mi domanda dopo un minuto, senza voltarsi.
-Sai in che guai puoi cacciarti?-, rispondo allarmata.
-Rilassati, Rossa, non mi drogo-.
-E allora che ci facevi lì con Chip? Sanno tutti che quel ragazzo è buono solo ad una cosa-.
Brian ride.
-A vendere pasticche?-Gli do un colpetto sul braccio.
-Esatto! Non è divertente-.Si ferma di colpo e si volta verso di me.
-Non sono un drogato. Lasciami stare-.-Dimmi almeno cosa ti è successo al viso-.
-Niente che ti riguardi. E siccome stiamo parlando della mia faccia, penso che il discorso possa anche concludersi qui. Ci vediamo, Mia-.
Mentre lo guardo andare via sento dentro di me che qualcosa non torna. Che sia stato coinvolto in una rissa? Eppure Brian Pacey è noto per le sue scazzottate, e come ogni bravo bulletto solitamente gonfia il petto e ne fa un vanto. Questo alone di mistero non mi convince.
Torno in camera mia, lanciando violentemente la borsa sul pavimento e gettandomi a peso morto sul letto. Diana, che nel frattempo era seduta sul suo a leggere, alza un sopracciglio.
-Che ti prende?-, mi domanda senza guardarmi.
-Brian...mi irrita-.
La ragazza accenna un lieve sorriso.
-Non irrita forse un po' tutti noi?--C'è qualcosa che non va in lui-, dico mettendomi a sedere. So che io e Diana non siamo legate, ma ho bisogno di qualcuno con cui parlare.
-Eh già, è un po' schizzato-, replica.
-Cosa? No, no...intendo dire ultimamente. Oggi aveva un occhio nero, e in più l'ho visto parlare con quel ragazzo...quel Chip-.
Diana posa il libro e si volta verso di me.
-E sai di cosa stessero parlando?--No, non ho potuto sentire. Diana...ho paura che Pacey sia entrato in un brutto giro-.
Diana tira un sospiro.
-Mia, Brian Pacey è il capo dei brutti giri-.Contraggo le labbra.
-Non così brutti, però...--Non sai del suo arresto?-
Sento il cuore saltare un battito.
-Del suo...cosa?-Diana annuisce.
-Beh, si tratta di una sola notte in cella, forse due, ma comunque...--E per cosa?-
-Aggressione. È successo due anni fa, aveva appena compiuto diciotto anni. Nessuno lo sa-.
-E tu allora come lo sai?-
Diana fa spallucce ed evita di rispondermi.
Non mi stupisce allora che Brian abbia un occhio nero. Girano tante voci su di lui, ma questa non l'avevo mai sentita. Come mai, tra tutte le risse in cui è stato coinvolto, questa è tenuta segreta?
Decido di non condividere con Diana queste mie perplessità. Mi limito a sdraiarmi nuovamente con le braccia dietro la testa.
-Ci vediamo-, esordisce la ragazza dopo qualche minuto di silenzio.
-Dove vai?-
Diana chiude il libro e si alza, uscendo dalla camera senza degnarmi di una risposta. Decido di seguirla senza farmi notare.
Mentre cammino silenziosamente nei corridoi, sento una voce che mi chiama.
-Mia!-
-Professore, salve!-, rispondo sorridente a Sanders. Mi volto, ma ormai non c'è più traccia di Diana.
-Sto ancora aspettando un altro dei tuoi saggi-.
-Cercherò di consegnargli qualcosa il prima possibile. Sa, tra il funerale e tutto il resto non ho messo giù nessuna idea...-
-Hai pienamente ragione. La perdita subita sarà dura da accettare, immagino quanto sia angosciante perdere una compagna, e in quel modo poi... Noi insegnanti ci siamo confrontanti e abbiamo deciso che il nostro primo obbiettivo sarà quello di garantirvi normalità. Credo sia quello che ci serva ora. A tal proposito volevo farti una proposta: hai mai pensato di poter scrivere per il giornale del campus?- mi domanda. Si avvicina al mio orecchio e sussurra:-Purtroppo abbiamo carenza di scrittori di livello in questa università. Ma non dirlo in giro, qui si credono tutti dei talenti-.
Rido, rivolgendo lo sguardo verso il basso. Sono onorata di ricevere le lusinghe del professore, per me conta molto il suo parere professionale.
-Non sapevo ci fosse una redazione in questo college-.
-Non viene pubblicato un numero da un paio di anni ormai, quindi forse tu potresti essere un nuovo inizio. So che dopo il tragico evento la mente di tutti è altrove, ma credo che spostare l'attenzione su altro possa essere una buona distrazione per gli studenti e per noi docenti. Pensaci, potrai anche avere crediti universitari extra per il tuo impegno-.
Detto questo, mi da una leggera pacca sul braccio e si congeda.
Rimango lì ferma per qualche istante, domandandomi se possa essere una buona idea o meno. In fondo, non ho così tanto tempo libero e non sono sicura che essere a capo di una redazione sia ciò che mi serve in questo momento. D'altro canto...sarei l'unica a scrivere degli articoli e perciò potrei sfruttare la cosa a mio vantaggio.
Credo di aver appena avuto un lampo di genio.
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CINQUE
Mystery / ThrillerBeccata sul posto sbagliato al momento sbagliato, Mia si ritrova nei panni di principale sospettata in un crimine con il quale, però, non ha avuto nulla a che fare. Ad essere colta con le mani nel sacco non è da sola: altri quattro ragazzi si trovan...