Sono le sei del mattino, il momento che preferisco della giornata, corro per le strade vuote, la tranquillità di questi momenti è l'unica cosa che rende sopportabile la mia giornata. Non mi piace la gente, non sono interessato agli altri e preferisco stare per i fatti miei. Fin da quando ero piccolo è sempre stato così, quando corro o mi alleno riesco a dimenticare quanto faccia schifo la mia vita, sono arrivato a 23 anni e non ho ancora capito che ci faccio io qui. Se non fosse che lei ha dato la sua vita per farmi nascere credo che l'avrei fatta finita molto prima.
"Hayama" sento qualcuno che mi chiama, questa voce la conosco fin troppo bene.
"Tsuyoshi che ci fai sveglio a quest'ora?" gli dico fermandomi vicino a lui.
"So che passi sempre di qua per i tuoi allenamenti quindi io e Aya abbiamo pensato che ti sarebbe andata la colazione! Aya è stata super carina a preparartela." dicendo così mi allunga un sacchetto.
"la dovete piantare di credere che io sia un bambino, avrei fatto colazione dopo" preciso.
"Si ma questa è più buona!" ok non posso arrabbiarmi con lui è l'unico amico che abbia mai avuto e si preoccupa per me, non lo fa con cattiveria e anche se a volte lo trovo seccante lui è fatto così.
Prendo il sacchetto e faccio per andarmene ma lui mi blocca.
"Senti io avrei bisono di parlarti, ho un favore da chiederti" mi dice tutto serio.
"Che vuoi? Sai che mi da fastidio quando giri intorno alle cose, mi sa di fregatura"
"Come tu sai la settimana prossima io e Aya ci sposiamo e tu hai promeso che saresti venuto. Però c'è una cosa che posso chiedere solo a te, sei il mio migliore amico e vorrei che mi facessi da testimone!" dice tutto d'un fiato.
Non posso fare a meno di guardarlo perplesso "Stai scherzando?"
"Sono serissimo" conferma.
"Lo sai che non sono bravo con queste cose, non fanno per me"
"Ma non dovrai fare proprio niente se non starmi vicino e mettere la tua firma sui documenti alla fine della cerimonia. Nient'altro!" si affretta a dire.
"Va bene, ma sappi che non ti farò nessuna festa di addio al celibato o cose simili sia chiaro!"
"Perfetto! Grazie, Aya sapeva che avresti detto di si! La cerimonia sarà sabato e venerdì nel pomeriggio ci saranno le prove, così poi andiamo a cena tutti insieme" ha un sorriso ebete stampato sul volto, ma come fa un ragazzo a interessarsi a certe cose?
"Aspetta un po' nessuno ha mai parlato di prove! Cos'è una recita?" dico sarcastico.
"No ma il sacerdote vuole incontrarci il giorno prima e poi andremo a mangiare il sushi per cena!"
Maledetto Tsuyoshi sa benissimo che non dico mai di no al sushi, mi ha incastrato.
"Va bene, hai vinto" dico esasperato "adesso posso finire i miei allenamenti?"
"oh certo! Grazie mille e buona giornata" io parto e lui rimane li impalato sorridente a salutarmi con la mano, se non fosse mio amico mi farebbe quasi pena, ma lui è felice, ha conosciuto la sua ragazza al liceo e non si sono mai lasciati. Sono contento per lui anche se io non ci credo a questa stronzata dell'amore. Ricomincio a correre per tornare al mio minuscolo appartamento.
Abito qui da quando avevo 18 anni e finalmente ero riuscito a scappare da casa mia, è praticamente un monolocale stretto e senza alcun confort, ma sul piccolo balcone si gode di una vista eccezionale della città, quindi in fin dei conti non ho bisogno d'altro.
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IL MIO TUTTO
FanfictionSana e Akito ancora non si conoscono, vivono due vite molto diverse, ma un'amicizia comune li farà incontrare. la storia dal punto di vista di Akito.