Parte 3

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Durante la cena Aya e Tsu non fanno che riepirla di domande sul suo lavoro e lei continua a farli ridere facendo la sciocca, solo dopo l'ennesima domanda sul suo lavoro, rivedo quell'alone di tristezza nei suoi occhi, ma lo caccia via con un sorriso esattamente come ha fatto in macchina, perchè non le chiedono altro se non del lavoro? Non vedono che la stanno mettendo in difficoltà? Non mi intrometto, loro sono suoi amici, sicuramente la conoscono meglio di me. Comunque devo ammettere che l'avevo giudicata male, non è ffatto una ricca snob come credevo, è una ragazza molto solare che non si è fatta influenzare molto dal mondo in cui vive ed è riuscita a mantenere la sua semplicità, anche se ci sono momenti in cui mi sembra che stia recitando un copione.

Finita la cena lei fa per chiamare un taxy e mi viene spontaneo dire "Se vuoi ti accompagno io a casa" non ho nemmeno finito la frase che Tsu e Aya mi gurdano con le bocche spalancate, increduli, effettivamente non ho riflettuto prima di parlare, ma cosa mi è saltato in mente? Oggi devo stare poco bene, sto facendo pensieri che non sono da me, cosa me ne frega di questa ragazzina? Ma ormai è tardi per tirarsi indietro.

"Davvero mi accompagneresti? Grazie Hayama!" dice lei con il solito sorriso, un sorriso che mi lascia spiazzato ogni volta che è rivolto a me.

Saliamo in macchina e lei mi dice che ha prenotato una camera in albergo per i giorni in cui starà qui, la sua famiglia si è trasferita e non può fare altrimenti, altre volte era rimasta a casa delle amiche ma adesso o sono fidanzate o hanno le loro vite e lei non vuole disturbare.

Dev'essere triste tornare nella propria città natale e non avere più una casa. Scaccio questo pensiero e cerco di cambiare discorso "Dove vivi adesso?"

"L'anno scorso sono stata a Londra e quest'anno a New York, per il momento dovrei restarci almeno altri 3 mesi perchè il musical a cui sto partecipando ha il tutto esaurito per altri 3 mesi, poi si vedrà dove mi porteranno" mi spiega.

"Non hai una casa? Una famiglia?" chiedo.

E di nuovo quell'alone di tristezza le offusca il viso, ho chiesto qualcosa di sbagliato? Ma perchè non sto zitto oggi?

"Tu non leggi molto i giornali vero?" mi chiede e io scuoto la testa, non mi interessa quella roba.

"Io non ho più una famiglia, ma mia vera mamma mi ha abbandonata quando ero piccola e la mia mamma adottiva è morta due anni fa in un incidente e adesso ci sono solo più io e Rei ovviamente, lui è il mio manager ma è come se fosse parte della mia famiglia, solo che lui ha la sua famiglia adesso, quindi io vivo un po' alla giornata. Ma ho il mio lavoro e questo mi basta"

"scusa non lo sapevo" dico sentendomi assurdamente in colpa, questa ragazza mi somiglia più di quanto avessi immaginato, eppure è sempre così felice, ma come fa?

"non ti preoccpare" mi dice sorridente.

Arrivati davanti all'albergo lei mi invita a bere qualcosa al bar "è prestissimo e io ho il fuso orario sballato, mi tieni compagnia per un po'?"

Non mi piace particolarmente l'idea, perchè bar significa troppa gente e io non sono a mio agio tra le persone, ma non voglio lasciarla sola, quindi accetto, maledetto Tsuyoshi me la pagherà.

Una hostess la avvisa che sono arrivate le sue valigie dall'aereoporto e le consegna la chiave della camera, poi ci accompagna al bar e ci fa scegliere il tavolo, lei sceglie subito quello vicino alla finestra che da su un piccolo scorcio di Tokyo, nulla paragonato a quello che si vede dal mio appartamento, ma lei rimane incantata "è bellissimo! Guarda Hayama c'è una vista incredibile"

Mi limito ad annuire, per non essere troppo scortese, ordiniamo da bere e passiamo diverse ore, lei chiacchera e io la sto ad ascoltare, ma stranamente non mi pesa particolarmente, lei continua a guardare fuori dalla finestra entusiasta per tutto il tempo. Quando ormai è quasi mezzanotte ci salutiamo la accompagno davanti all'ascensore e lei mi saluta "Grazie della compagnia! Sono proprio felice di averti conosciuto! A domani!" si avvicina e mi stampa un bacio sulla guancia, prima di infilarsi nell'ascensore. Il suo profumo mi ha invaso i sensi, e resto per un attimo senza fiato. Come può un bacio così innocente avermi sconvolto tanto? Dannata ragazzina!

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