Parte 6

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La giornata procede senza grandi intoppi io e Sana ci sediamo al tavolo degli amici degli sposi e iniziano a portare i vari piatti, Tsu e Aya non hanno badato a spese per questo giorno, altro che ristorante è una villa esagerata che si affaccia su un piccolo laghetto, e con tutti questi invitati non sò davvero come possano permetterselo. Hisae e Gomi non fanno che sbaciucchiarsi, Sana viene chiamata da tutti quanti per fotografie e autografi e non si tira mai indietro, Fuka invece di prestare attenzione al suo ragazzo mi lancia occhiate di fuoco, che mi danno parecchio fastidio, ma per il bene di Tsu oggi farò finta di niente.

A metà pomeriggio gli sposi fanno il loro primo ballo ufficiale e subito dopo lo speaker invita i testimoni di nozze a unirsi, io vorrei tirarmi indietro, ma Sana è super entusiasta e non riesco a dire di no, ci avviciniamo al centro della pista e iniziamo a ballare sulle note di questa musica lenta, non riesco a togliere gli occhi dai suoi, è così bella e non sembra nemmeno rendersene conto.

Vengono richiamate tutte le coppie dalla sala a unirsi al ballo e lei mi chiede "Non hai una ragazza con cui preferiresti ballare?" mi spiazza vuole davvero sapere se ho una fidanzata o qualcosa di simile? "no" risposta secca, lei appoggia la testa sulla mia spalla nascondendo il viso "allora posso continuare a ballare io con te" avrà anche il viso contro il mio collo, ma la sento sorridere. Che sia davvero felice che io non abbia una ragazza? Ma no, che vado a pensare, probabilmente lei sarà fidanzata, una ragazza così bella di certo non può essere libera. Ma che cavolo sto pensando? Perchè dovrebbe importarmi? Al diavolo questa ragazza mi sta facendo uno strano effetto, devo darmi un contegno.

Finisce il ballo e lei si stacca da me, arriva un ragazzo che le chiede di ballare e lei mi guarda dubbiosa, ma dopo l'insiestenza di lui, che si dichiara un suo fan da sempre, accetta.

Io faccio per anadare a sedermi quando mi si para Fuka davanti "Non mi chiedi di ballare?"

"Non ci penso neanche" rispondo secco scansandola per riguadagnare il mio posto a tavola.

"Se il solito maleducato, Akito sto parlando non andartene, balla con me per favore!" insiste.

"Ti ho detto di no, non mi scocciare, e poi non hai un ragazzo? Chiedi a lui di farti ballare" dico facendo un cenno verso quel poverino che lei ha spedito al bar per allontanarlo.

"Ma tu sai benissimo che io voglio te e ti assicuro che prima o poi mi vorrai anche tu, se non vuoi ballare possiamo anche infilarci in bagno e fare qualcos'altro" dice appiccicandosi addosso a me e buttandomi le braccia al collo.

La allontano in malo modo "Adesso basta! Ti avrò già detto mille volte che non mi interessi, piantala di renderti ridicola"

Lei mi guarda come una furia e inizia a urlare "Però con quella sgualdrina hai ballato! A lei vanno sempre tutte le attenzioni solo perchè è ricca e famosa e adesso anche questo?" quelli più vicini a lei si votano a guardarla e tra questi c'è anche lei, Sana che ovviamente ha sentito tutto, la vedo e il sorriso le muore sulle labbra, ha gli occhi pieni di lacrime che cerca di trattenere, si volta e cerca di guadagnare l'uscita. Faccio per seguirla e ancora Fuka cerca di fermarmi, la spingo via questa volta furente "non ti avvicinare mai più a me!" la incenerisco con lo sguardo e corro in cerca di Sana.

La trovo sul retro in un piccolo giardino fiorito seduta all'ombra su una panchina, mi avvicino, sta piangendo, appena si accorge della mia presenza cerca di asciugarsi le lacrime con la mano nascondendo il viso "Hey Hayama..."

"Come stai?" mi siedo accanto a lei sulla panchina.

Lei mi guarda cercando si soridere "mmm Be..bene"

"Ricordi la promessa? Niente sorrisi forzati" le ricordo.

Lei mi guarda e annuisce, poi scoppia a piangere e si aggrappa a me, non posso fare a meno di abbracciarla e passare una mano tra i suoi capelli per cercare di calmarla.

"Lei mi odia!" dice singhiozzando "Era la mia migliore amica e avevamo fatto quel provino insieme per divertirci, non pensavo che mi avrebbero chiamata, e adesso lei mi odia, ma avevamo firmato e non potevo tirarmi indietro, sono partita e adesso lei mi odia!" continua a piangere e io non so che fare, il profumo dei sui capelli mi arriva dolce e io mi sento davvero inutile, adesso credo di aver capito cos'è successo tra loro ma continuo a non poter fare nulla per aiutarla. Che palle. "Ti prego non piangere, se lei non ha capito che non è stata colpa tua non puoi farci niente, le persone sono speso invidiose, ma tu non devi preoccuparti così, io ti conosco da due giorni e già ho visto che ti amano tutti, sono tutti affascinati da te, hai un sacco di amici, se lei vuole tenere il muso è una bambina e tu non devi dargli la soddisfazione di piangere" le prendo il volto tra le mani e le asciugo le lacrime con i pollici.

Lei cerca di sorridere, ma poi dice solo "grazie"

"Vieni con me!" questa volta sono io a prenderla per mano e trascinarla via, lei sorpresa mi segue senza dire una parola, inizio a salire le scale e la sento irrigidirsi "tranquilla non ti riporto dentro" dico incoraggiandola. Lei si rilassa e continua a seguirmi. Saliamo dalle scale esterne fino alla terrazza, prima di arrivare mi avvicino e le metto una mano davanti agli occhi, aiutandola a fare gli ultimi gadini "sei pronta?"

"Si" tolgo la mano e davanti a noi si vede il tramonto sul piccolo lago davanti alla villa, lei rimane incantata e in un secondo ecco tornare il suo sorriso, quello bello, quello che mi fa lettteralmente impazzire.

Si volta verso di me raggiante stingendo la mia mano "Tu sei davvero un angelo! È stupendo qui!"

il mio corpo si muove da solo, e un secondo dopo le prendo il volto tra le mani e la sto baciando, lei si irrigidisce, ma io non riesco a smettere e dopo un secondo di esitazione, sento che si rilassa e inizia a ricambiare il mio bacio, ha le labbra mordibe e il sapore dolce della sua lingua mi fa veramente impazzire, cosa cavolo sto facendo? Mi stacco da lei continuando a tenere il suo volto tra le mie mani. Lei riapre gli occhi e rimaniamo così a guardarci occhi negli occhi, un piccolo sorriso sulle sue labbra, e il mio stomaco in subbuglio, non so cosa fare se scappare o ricominciare a baciare quelle labbra invitanti. A decidere per me è il mio cellulare che inizia a suonare, sono quasi tentato di ignorarlo, poi lascio la presa dal suo viso e tiro fuori il telefono dalla tasca è Aya quindi rispondo "Aya?"

"Hayama dove sei finito? Mi serve il regalo!" dice in un sussuro attraverso la cornetta.

"Si, certo te lo porto subito" riaggancio.

Guardo Sana e non so che fare.

"Rientriamo?" è lei a togliermi l'impiccio.

"Si" faccio per scendere le scale e lei mi prende la mano, scendendo con me, non posso fare a meno di sorridere e resituire la stretta più forte.

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