Arriviamo in ospedale e ci fanno gli ultimi accertamenti, alla fine oltre i punti non mi serve altro, vogliono addormentarmi per darmi i punti, ma io rifiuto, non posso lasciare di nuovo sola Sana, quindi nonostante faccia male stringo i denti. Mi rimettono la fasciatura e poi mi portano in camera di Sana. Nel fratempo un'infermiera le ha tolto il vesito, le ha disinfettato le ferite superficiali e le ha messo un camice. Adesso dorme e mi dicono che si sveglierà al massimo entro un'ora, che se voglio possono prendersene cura loro, ma io non ho intenzione di muovermi. Avvicino la sedia al suo letto, le prendo la mano e resto li aspettando che si svegli.
Dopo circa 40 minti apre gli occhi, è ancora un po' intontita dal calmante che le hanno dato, si porta una mano davanti agli occhi e chiede "Dove sono?"
"Amore mio siamo in ospedale, ma stiamo bene, non ti devi preoccupare, ci sono io con te" cerco di rassicurarla, ma vedo la sua espressione cambiare, e delle lacrime iniziano a rigarle il viso.
Mi avvicino al letto e la prendo tra le braccia, lei si aggrappa alla mia camicia e piange silenziosa affondando il viso nel mio petto. Non so davvero come consolarla.
"Non piangere Sana, è tutto finito. Mi dispisce tanto, non avrei duvuto permetterlo" se solo ci ripenso vorrei tornare indietro e uccidere quel tizio con le mie mani.
"Non è stata colpa tua, io non ho potuto fare niente, ti ho visto li svenuto e sono andata nel panico, avevo paura che ti avessero fatto del male, non è stata colpa tua ma di..." non finisce la frase perchè bussano alla porta e entrano due poliziotti.
"Scusate il disturbo ma abbiamo bisogno della vostra testimonianza per la denuncia, abbiamo delle foto dovete solo confermarci che sono loro i colpevoli, ma non vi preoccupate perchè sono già in custodia" ci fanno vedere le foto e confermiamo l'identità dei nostri assalitori, poi ci chiedono com'è successo sto per dire che dietro a tutto c'è un'altra persona, ma Sana mi ferma scrollando la testa. I poliziotti registrano le nostre dichiarazioni e si congedano lasciandoci di nuovo soli.
"Sana perchè non hai voluto dirglielo? Non puoi difenderla dopo quello che ti ha fatto!" chiedo sconvolto.
"Lei non è cattiva, io la conosco. Non so cosa le sia preso ma non possiamo farle questo." dice lei.
"Sana ti rendi conto che per colpa sua ti hanno quasi..." mi muoiono le parole in bocca, se fosse per me vorrei uccidere quella maledetta, ma Sana mi guarda con uno guardo implorante e io desisto.
"Ok come vuoi tu, ma devi promettermi che non avrai più nessun tipo di contatto con lei, daccordo? Se scopro che ti si avvicina ancora sarò io stesso a denunciarla o peggio!"
Lei annuisce e si rifugia di nuovo tra le mie braccia, piangendo. Mi sento uno schifo, non so cosa fare per consolarla.
Bussano alla porta, Aya e Tsu si affacciano ed entrano chiedono come stiamo preoccupatissimi.
"Fisicamente tutto bene, io ho solo qualche punto niente di grave." cerco di tranquillizzarli.
"Sana tesoro, mi dispiace tanto, non ti ho vista uscire e ti abbaimo cercata dappertutto, quando siamo usciti e abbiamo sentito le urla abbiamo chiamato subito la polizia, ma..." Aya scoppia a piangere.
"Abbiamo avvisato Hisae, Gomi e Takaishi di andare a casa, non siamo riusciti a trovare Fuka per avvisarla, ma ci penserà Takaishi e ci siamo precipitati qui. La polizia ci ha fatto un sacco di domande. Ma l'importante è che state bene. I medici hanno detto che possiamo accompagnarvi a casa." spiega Tsuyoshi.
"è stata colpa sua" la voce di Sana è solo un sussurro, ma Aya la sente.
"Colpa di chi?" chiede con gli occhi sbarrati.
Io guardo Sana e cerco di farla stare tranquilla, lei aspetta un secondo e poi risponde "Fuka, lei rideva e li ha pagati per farci questo"
"Stai scherzando?" gridano all'unisono Tsu e Aya sconvolti.
Sana abbassa lo sguardo e rispondo io al suo posto "No è la verità, ha scoperto di me e Sana ed è come impazzita, non credevo arrivasse a questi punti"
"L'avete detto alla polizia" chiede il mio amico ancora sconvolto.
"No, Sana non vuole, ma se si avvicinerà di nuovo a lei me la verdò io con quella stupida." spiego.
Aya è incredula quasi quanto Tsuyoshi, ma appena entra l'infermiera con i fogli delle dimissioni, cerchiamo di cambiare discorso. Aiuto Sana a rivestirtsi mentre i nostri amici vanno a prendere la macchina e ci accompagnano a casa.
Sana non vuole rimanere da sola in albergo e la porto a casa con me, quando arriviamo sotto al portone di casa mia c'è qualcuno ad aspettarci.
"Cosa ci fa lei qui?" chiede Tsuyoshi indicandola.
Appena vedo Fuka, la rabbia mi assale, Aya si mette davanti a Sana con fare protettivo e io parto in quarta, gliela farò pagare.
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IL MIO TUTTO
FanfictionSana e Akito ancora non si conoscono, vivono due vite molto diverse, ma un'amicizia comune li farà incontrare. la storia dal punto di vista di Akito.