Questa notte ho avuto il sonno agitato, quell'assurda ragazzina continuava a apparirmi in sogno, non ricordo tutti i dettagli del sogno, ma il suo sorriso è stampato nella mia mente. È appena l'alba ma ormai di dormire non ho proprio più speranza, quindi mi alzo, mi infilo la tuta e vado a correre, ho l'appuntamento con Tsu alle 10 a casa sua, ma sono appena le sei quindi posso tranquillamente fare la mia corsa mattutina, magari oggi solo un po' più corta.
Correre come al solito mi rilassa, anche se oggi devo avere qualcosa che non va perchè mi sento agitato e non so perchè, mica sono io che mi sposo. Che pensiero idiota, non succederà mai. Ma ho ancora troppi pensieri nella testa così aumento la velocità, più mi stanco e meno penso. Solo dopo mi accorgo di essere arrivato davanti alla villa che era la veccchia casa di Sana, ieri dalla macchina non ci ho fatto caso ma è una villa immensa, sua madre doveva essere ricca.
Guardo l'ora, sarà meglio rientrare prima arrivo da Tsu meglio è, se no tra poco il mio cellulare inizierà a suonare.
Torno a casa e mi butto sotto la doccia, bevo un caffè e mi preparo per andare dal mio amico, devo ancora cambiarmi visto che quel pignolo ha vuloto tenere il mio abito per farlo lavare e stirare. Che scocciatura, se penso di dover tenere la cravatta tutto il giorno mi stanco ancora prima di iniziare, ma non ho via di scampo.
Arrivo a casa di Tsu e ovviamente Aya non c'è, è andata a prepararsi dai suoi genitori, Tsu mi spiega che lui non deve vederla con l'abito da sposa prima della cerimonia, che porta sfortuna, e io ho solo un pensiero: quante cavolate.
Ci prepariamo e guardandomi allo specchio mi sento quasi stupido con questo completo e Tsu mi da il colpo di grazia obbligandomi a infilare un fiore all'occhiello della giacca, ma che fesseria è mai questa? Va bhè oggi non voglio infierire e lo lascio fare, ma mi appunto mentalmente che lui mi deve davvero un grande favore e non perdo occasione di farglielo notare.
"Farò tutto quello che vuoi!" mi assicura lui.
Mi suona il cellulare, ma è un numero che non conosco quindi non rispondo, lo ignoro ma continua a suonare, dopo dieci minuti e 5 chiamate mi arrendo e rispondo decisamente scocciato "Pronto"
"Hayama finalmente ti ho trovato!" la voce dall'altra parte della cornetta mi spiazza per un secondo "Sono Sana! Scusami se ti disturbo, Aya mi ha chiesto di chiamarti devi farci un favore enorme!"
"Ancora?" dico ironico.
"Mi dispiace, ma non sappiamo a chi altro chiedere, tu sei ancora a casa loro no?"
"Certo, dimmi di che hai bisogno" taglio corto.
"Aya ha preso un regalo per Tsu, ma ieri quando ha preso la sua roba si è dimenticata, dovresti andare nello sgabuzzino e guardare in alto"
"Aspetta un attimo che vado adesso che Tsu è in bagno" dico rassegnato, entro nello sgabuzino "ok ci sono"
"Allora in alto c'è uno scatolone con scritto giocattoli, se lo apri dentro un po' sepolta dovresti trovare una scatolina blu, non troppo grande." mi spiega lei.
Scavo un po' e la trovo "ok trovata, è tutto?"
"Si portala in chiesa e mi raccomando acqua in bocca ok?"
"Certo, a dopo" dico infilando la scatolina in tasca.
"Sei un vero angelo! A dopo!" dice lei chiudendo la telefonata. Angelo io? No ragazzina mi dispiace deluderti, ma fin da quando sono nato tutto sono tranne un angelo, io sono un diavolo ormai a forza di sentirmelo dire lo so bene.
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IL MIO TUTTO
FanfictionSana e Akito ancora non si conoscono, vivono due vite molto diverse, ma un'amicizia comune li farà incontrare. la storia dal punto di vista di Akito.