Parte 20

491 13 0
                                    

Atterriamo a New York, ritiriamo i bagagli e andiamo verso l'uscita.

Ad un certo punto la vedo mettersi a correre verso un tizio con gli occhiali da sole e saltargli al collo per abbracciarlo e dargli un bacio sulla guancia urlando "Rei! Mi sei mancato da morire! Ho una sorpresa!" e così dicendo gli mostra l'anello.

"Ti sei comprata un anello?" chiede lui confuso, che ovviamente non ha notato la mia presenza.

"No non direi, ma ho conosciuto qualcuno che vorrei presentarti!" dice lei e viene a fianco a me, adesso lui mi guarda fisso ma non riesco a decifrare il suo sguardo attraverso gli occhiali da sole.

"Rei questo è Akito Hayama, il mio Fidanzato" poi si volta verso di me "Aky, lui è Rei il mio manager di cui ti ho parlato, ricordi?"

Lui mi porge la mano un po' titubante "Piacere di conoscerti" dice distratto, poi si rivolge di nuovo a Sana "Adesso andiamo sarai stanca dal viaggio, allora com'è andato il matromonio?"

Non lo conosco ma credo di non piacergli troppo, sarà una mia impressione, ma non gli vado a genio, anche se Sana non sembra accorgersene.

Saliamo in macchina e andiamo in albergo, loro chiacchierano tranquilli, io mi guardo intorno, poi sento Sana urlare "Guarda Aky l'Empire! Non è bellissimo?" effettivamente le luci di Manhattan sono uno spettacolo straordinario.

"Non mi dispiace"

Lei sorride e inizia a indicarmi tutti i vari grattacieli, poi mi spiega che l'albergo è proprio al centro a due isolati da Brodway, quando arriviamo mi accorgo di aver sottovalutato la cosa, ma l'albergo in questione è un extralusso, ci accolgono stuoli di Camerieri e tutti ovviamente conoscono Sana, e mi guardano incuriositi. Alla reception Sana chiede una chiave in più per la stanza, visto che d'ora in poi ci starò anche io e dopo aver controllato i documenti, ci accompagnano in camera, che ovviamente è una suite enorme composta da un salotto, bagno e camera da letto all'ultimo piano del grattacielo con una vista su central park degna di una cartolina, adesso capisco perchè lei ha scelto proprio questo posto. Mentre mi gurdardo intorno, Rei la aiuta a riporre le valigie nell'armadio e le si avvicina bisbigliando qualcosa, ma lei lo liquida con un sorriso, lui ci da la buona notte e se ne va.

"Non credo di piacergli particolarmente" osservo appena lei chiude la porta.

"Lo devi perdonare, lui è molto protettivo nei miei confronti, soprattutto da quando la mamma non c'è più, ma è ciò che più sia avvicina al concetto di famiglia per me, quindi ti prego di perdonarlo, vedrai che non è cattivo, anzi! Ma a parte questo, che ne pensi? Ti piace qui?" mi viene incontro e mi cinge la vita con le sue braccia.

Faccio lo stesso e gurdandola negli occhi rispondo "è stupendo, ma mi serebbe andato bene anche uno gabuzino se posso stare con te"

Lei ride "Staremo stretti, ma se vuoi in corridoio c'è lo stanzino delle scope!"

"Scerzi a parte, questo posto dev'essere molto costoso" sono un po' in ansia per questo.

"Di questo non devi preoccuparti, ti ho detto che la camera è già pagata no?"

"Ok, se lo dici tu, cercherò di non pensarci" cerco di convincere più me stesso che lei.

"Dai smettila di pensare a questo, hai visto che panorama? Ho cambiato 5 alberghi per trovare quello giusto, poi ho visto questo e la vista su Central Park mi ha conquistata che ne dici?" chiede con quella luce negli occhi che solo lei riesce ad avere.

"è bellissimo, ma adesso devo fare una cosa che sono ore che aspetto..." la stringo e la bacio, il sapore delle sue labbra è così dolce da farmi girare immediatamente la testa.

Lei si stacca dalle mie labbra e con uno sguardo malizioso mi dice "E non hai ancora visto la parte migliore" mi prende la mano e mi tira veso una porta, poi mi mostra nel bagno c'è una jacuzzi enorme "Questa è divertente, ma il mio preferito è il letto!" ancora una vota mi tira sta volta verso la camera da letto dove al centro della stanza c'è un enorme letto a baldacchino rotondo "Non è il più bel letto che tu abbia mai visto?" mi chiede.

"Sei proprio una ragazzina!" una risata mi esce spontanea e lei batte le mani divertita.

"Si e sono riuscita a farti fare un vero sorriso! Sei davvero bello quando sorridi sai?" dice lei al settimo cielo facendomi cambiare subito espressione imbarazzato.

"Smettila" dico afferrandola e stringendola a me "dov'eravamo rimasti?" chiedo un secondo prima di baciarla, lei non si tira indietro, anzi ricambia iniziando a sbottonarmi la camicia, che dopo poco giace abbandonata sul pavimento, le sfilo la meglietta anche io e la stringo a me, la sensazione della sua pelle a contatto con la mia mi provoca un brivido, mentre continua a baciarla le tolgo anche il reggiseno e inizio a riempirla di baci. Lei mi fa girare e mi spinge sul letto senza mai smettere di baciarmi, così mi ritrovo sdraiato con le gambe penzoloni e lei sopra di me. È così dannatamente sexy che vorrei tirarla con la forza sul letto e farla mia immediatamente, ma lei sembra di un altro avviso, inizia a sbottonarmi i jeans e sfilarmeli lentamente, poi quando rimano solo con i boxer si sfila velocemente anche i suoi jeans restando solo con il perizoma, è una visione, il suo corpo perfetto che si arrampica sopra di me, inizia a baciarmi ovunque tirandosi indietro i capelli che ricadono da un lato facendomi il solletico, ma sono perso dal tocco delle sue labbra sul mio torace e non penso ad altro, finchè la sua mano si posa sopra ai miei boxer e io non capisco più niente. Lei li sfila e mi accarezza, scendendo piano verso il basso continuando a baciarmi, un secondo dopo mi sta baciando proprio li e io perdo la testa. Il piacere che mi fa provare è così forte che credo di impazzire, se continua così finirò per esplodere. La lascio fare perchè non posso resistere, il piacere è di una tale intensità da farmi perdere la nozione del tempo. Quando sono quasi all'apice, la fermo e la tiro verso di me, ci baciamo e in un secondo ribalto la situazione "sei pronta per la vendetta?" inizio a baciarla avvicinandomi ai suoi fianchi sapendo che soffre terribilmente il solletico, cerca di ribellarsi, ma la blocco sotto di me, mentre continuo la mia discesa e dopo averle sfilato il perizoma, inizio a baciarle le gambe avvicinandomi pian piano al centro, quando la mia lingua incontra la sua intimità la sento gemere, adesso tocca a lei sentire quell'ondata di piacere, sento il suo sapore sulla lingua, e il mio corpo reagisce a questo contatto. Lei si lascia andare e geme più forte, sentire l'effetto che ho su di lei mi fa eccitare ancora di più, non posso più resistere, mi sposto e mi posiziono tra le sue gambe, lei mi accoglie tra le sue braccia e io entro in lei, ed è perfetto, i nostri corpi si fondono, le nostre labbra si uniscono, siamo due perfette metà. Con lei mi sento finalmente completo. Facciamo l'amore finchè non crolliamo esausti, lei ancora tra le mie braccia e ci addormentiamo.

IL MIO TUTTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora