Parte 29

434 9 0
                                    

Siamo in aereo per tornare in Giappone, e come l'altra volta lei dorme tranquilla e io mi sento uno straccio, questa cosa dell'altezza proprio non riesco a farmela piacere. Dopo la fine dello spettacolo teatrale abbiamo parlato molto e tra le varie opzioni che avevamo a disposizione abbiamo preso la nostra decisione, ovviamente insieme e di comune accordo: a Sana hanno offerto un contratto con una nuova compagnia teatrale li a New York, il suo successo è indiscutibile e lei dice di preferire di gran lunga il teatro al cinema, per quanto anche in quel campo le proposte non mancavano, io ho deciso di continuare con il lavoro alla palestra di karate li a New York ovviemente e da Settembre mi sono iscritto all'università. Frequeterò un corso di fisioterapia e medicina, ho dovuto fare un test di selezione durissimo ma alla fine mi hanno accettato, non sarà Harvard ma è una buona Università e questo mi basta, se poi posso stare vivino a Sana, questa sarà la migliore università del mondo.

Siccome anche Sana inizierà il nuovo ingaggio da Settembre abbiamo deciso che questi ultimi due masi li avremo passati in Giappone con la mia famiglia e ne avremo approfittato per organizzare le nozze, perchè Sana non vuole aspettare altro tempo prima di diventare mia moglie, parole sue e io non potrei essere più felice.

Mentre noi saremo in Giappone abbiamo chiesto a Rei di trovarci un appartamento che sia a metà strada tra la mia unversità e il lavoro di Sana, basta alberghi, vogliamo una casa vera.

Mia sorella si è offerta di aiutarci ad organizzare il matrimonio e anche Aya ovviamente appena saputa la notizia ha dato la sua disponibilità. Così Rei potrà restare con la sua famiglia a New York e verranno poi per il matrimonio.

Chi l'avrebbe detto che io Akito Hayama mi sarei mai sposato? Se qualcuno me lo avesse detto appena 5 mesi fa probabilmente gli avrei tirato un pugno in testa dicendo di non dire cazzate, ma poi questa assurda ragazzina è apparsa nella mia vita e ha sconvolto tutto il mio mondo, la guardo dormire con la testa appoggiata alla mia spalla e ancora non riesco a credere a come la mia vita sia cambiata radicalmente, adesso ho anche io uno scopo nella vita e devo tutto a lei.

Manca solo un'ora all'atterraggio, mia sorella ha insistito per venirci a prendere all'aereoporto, e sta sera andremo a cena da lei e mio padre. Mi fa ancora effetto pensare a loro, però stiamo recuperando un vero rapporto di famiglia e ne sono felice.

Arrivati a casa di mio padre troviamo tutti i nostri amici ad aspettarci e Sana è il ritratto della felicità, Tsu e Aya ovviemente hanno organizzato tutto. Passiamo una bella serata e torniamo nel mio vecchio appartamento, Sana corre alla finestra "Mi era mancata questa vista!"

"Bhè non è New York" osservo.

"Ma a me piace lo stesso!" è così bella che non posso resistere, mi avvicino e la abbraccio da dietro iniziando a lasciarle una scia di baci sul collo.

"è stata carina tua sorella a venir a sistemare la casa ieri per farcela trovare in ordine" dice Sana.

"Si è vero, se no ora dovremmo star qui a togliere la polvere" mi vien da ridere al pensiero "invece possiamo fare questo" faccio girare Sana e in un secondo le sfilo la maglietta e inizio a riempirla di baci, lei ride e affonda le mani nei miei capelli tirandomi verso di lei, i baci si trasformano in qualcosa di più proondo è il desiderio che si impossessa di noi. Lei mi sfila la maglietta e io la libero del reggiseno, per poi stringerla a me, quel contatto di pelle contro pelle per quanto ormai famigliare, continua a togliermi il respiro, lei mi lascia una scia di baci sul collo e la mia voglia di lei cresce sempre di più. Le sbottono la gonna che cade ai suoi piedi e io rimango ancora incantato dalla bellezza di questa ragazza, la desidero e non posso farne a meno. Inizio a toturarle un capezzolo con la lingua e lei inizia ad avere il fiato corto, ormai conosco i suoi punti deboli e mi piace stuzzicarla, ma così come io conosco i suoi, lei conosce i miei. Mi allontana e mi slaccia i Jeans e li abbassa accompanandoli fino al suolo, restando in ginocchio davanti a me, le do una mano per farla rialzare, ma lei non la prende, e mi abbassa anche i boxer lasciando libera la mia erezione, la afferra e mi bacia proprio li facendomi andare in estasi, lei continua facendomi impazzire e perdere completamente il controllo, mi fa arrivare all'apice del piacere, li in piedi davati alla finestra e sorride con aria soddisfatta. È il momento della mia vendetta, la spingo contro la parete e inizio a baciarla con tutta la voglia che ho di lei, una voglia inesauribile, le sfilo il perizzoma e la torturo un po' con le dita finchè la sento gemere, è così dannatamente bella in questo momento che niente vale il confronto. Mi abbasso sempre di più finchè non arrivo al mio abbiettivo, sento sulla lingua il suo sapore e lei urla di piacere, affondando di nuovo le mani nei miei capelli e tirandomi verso di se "Aky così impazzisco!"

Quelle parole mi fanno perdere il controllo, mi alzo e la afferro per i fianchi prendendola in braccio, lei allaccia le gambe intorno alla mia vita permettendomi di etrare dentro di lei, e io mi perdo, mi perdo tra i suoi baci e i suoi gemiti, mi perdo in questo groviglio di sensazioni, desiderio e piacere che solo lei è stata capace di farmi provare, finchè non arriviamo iniseme al piacere assoluto, ormai senza fiato, ma felici.

IL MIO TUTTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora