Parte 10

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"tra 3 giorni devo tornate a New York"

Il mio mondo crolla, ma dovevo aspettarmelo, io non merito la felicità, ormai è una cosa a cui mi sono rassegnato tanto tempo fa "3 giorni" ripeto senza aver idea di che altro dire, nella mia testa c'è solo una preghiera: rimani con me. Ma so perfettamente che è impossibile. La stringo tra le braccia e lei non aggiunge altro, così abbaracciati finiamo per addormentarci.

Un raggio di sole mi sveglia, mentre lei dorme ancora tra le mie braccia, con un espressione serena sul volto, non posso fare a meno di giocare con i suoi capelli, ma non voglio svegliarla. Finchè dorme non si allontanerà da me. Passo almeno un'ora a guardarla dormire, sono quasi le 9, per me è strano essere ancora a letto a quest'ora, ma per la prima volta non vorrei essere da nessun'altra parte.

Inizia a muoversi e dopo un attimo apre gli occhi, spunta il suo meraviglioso sorriso e vedo i suoi occhi nocchiola che si perdono nei miei.

"Buongiorno"

"Buongiorno ragazzina. Dormito bene?"

"Perfettamente, sei il miglior cuscino che abbia mai provato" sorride e mi da un bacio sulla guancia.

"Ti va di fare colazione?"

"Si muoio di fame!" ammette.

Mi alzo e infilo i pantaloni della tuta andando in cucina "ti aspetto di la, se vuoi prendi pure qualcosa dal mio armadio"

In cucina inizio a preparare la colazione e sento lei che mi abbraccia da dietro, si è infilata una mia maglietta che le sta ovviemente larga e lascia scoperte le gambe, come può essere così sexy con una semplicissima t-shirt? Lei non molla la presa e inizia a baciarmi la schiena e il collo facendomi venire i brividi. Mi sporgo a baciarla, vicino a me c'è il barattolo della nutella e con un dito le sporco la punta del naso. Lei gonfia le guance indispettita dicendo "Adesso pulisci!"

Sorrido e mi chino su di lei pulendole la punta del naso con un bacio, lei allunga la mano e con un dito prende un po' di nutella dal bordo del barattolo, per poi sporcarsi le labbra "ops, sono proprio una pasticciona, mi aiuti a pulirmi?"

"Volentieri! Mi piace la nutella" dico mentre mi avvicino.

"Solo la Nutella?" chiede fingendo un'aria innocente.

"No tu mi piaci di più!" dico afferrandole per i fianchi e mettendola a sedere sul tavolo della cucina e iniziando a baciala, e di nuovo sento quel fuoco che solo lei sa farmi sentire e lo so, sento che lei mi vuole esattemente come la voglio io e torniamo ad unirci li in piedi, lei appoggiata al bordo del tavolo agrappata alle mie spalle. Se continuiamo così mi farà impazzire già lo so.

Quando finalmente facciamo colazione è ormai ora di pranzo, ma non me ne importa minimamente, per fortuna è domenica e non devo nemmeno andare al lavoro, solo l'idea di separarmi da lei mi avrebbe disturbato. Mentre stiamo mangiando mi suona il telefono e quasi contemporaneamente suona anche il suo. Guardo lo schermo è Tsuyoshi.

"Pronto?"

"Buongiono Hayama, come stai? Scusa se ti disturbo ma domani io e Aya partiamo per il viaggio di nozze e volevamo fare una cena tutti insieme questa sera che ne dici ti unisci a noi?"

mi distraggo vedendo Sana che sorride e chiacchera al telefono, probabilmente è proprio Aya che l'ha chiamata.

"Hey, ci sei?" la voce di Tsu richiama la mia attenzione.

"Si scusa, va bene per sta sera."

"Senti Aya mi sta dicendo che verrà anche Sana, ti spiacerebbe passare a prenderla?" chiede non sapendo che qui con me.

"Certo nessun problema"

"Allora vi aspettiamo al ristorante davanti alla stazione per le 8! A più tardi!" dice riagganciando il telefono.

Mi giro e Sana mi guarda ridendo "Allora passi a prendermi tu?"

Non posso fare a meno di sorridere e avvicinarmi a lei, la prendo per la vita "Sto diventando il tuo autista!" dico un secondo prima di baciarla.

Lei si stacca da me "Autista avrei bisogno di passare in albergo a cambiarmi prima della cena"

"non c'è problema, allora mi cambio e poi ti accompagno d'accordo?"

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