"Fammi capire, l'hai conosciuta due giorni fa e adesso sei innamorato? Bhè caro mio, sappi che ti sta solo prendendo in giro! Non è così santa come vuol far credere a tutti voi!"
"Fuka adesso basta, ancora una parola e ti assicuro che te le pentirai" la fulmino con lo sguardo.
"Oh no! Sarai tu a pentirtene!" dice lei indispettita e se ne va.
Cerco di non pensarci per far smaltire la rabbia prima di rientrare, e poco dopo di nuovo due braccia mi circondano, ma questo tocco lo riconoscerei tra mille, la sensazione che mi da, non devo nemmeno girarmi per sapere che è Sana.
"Tutto bene?" mi chiede.
"Si volevo solo prendere una boccata d'aria. Non amo i posti troppo affollati." confesso.
"Effettivamente dentro si muore di caldo, ti va se facciamo due passi?"
"Certo" dico prendendole la mano, con lei anche queste piccole cose mi fanno uno strano effetto.
Appena voltato l'angolo c'è un piccolo parco, entriamo e ci sediamo sotto un gazebo, lei si guarda intorno, agitata.
"Sana c'è qualcosa che non va?" chiedo vedendola così.
"Aki io... io volevo ringraziarti per quello che hai detto a cena. Mi hai resa felice, ma..." si blocca e io sento che mi si blocca il respiro, c'è un ma, sicuramente lei non prova quello che provo io, vorrei andarmene, ma quando sto per decidermi ad alzarmi lei continua "Adesso ho tanta paura, non avrei mai creduto che tornando qui sarebbe successa una cosa simile." altra pausa.
"Mi dispiace" dico pensando che mi sono illuso potesse davvero esserci qualcosa di più.
Lei mi gurda con uno sguardo a metà tra la paura e la preoccupazione e poi dice quasi piangendo "Aki anche io mi sono innamorata di te! Non so come fare, non voglio più tornare a New York se questo vuol dire perderti! Cosa devo fare?"
Lei è innamorata di me? È per questo che era così nervosa? Ancora una volta non trovo le parole e l'unica cosa che posso fare e stringerla a me e baciarla, lei ricambia, sento che si aggrapppa alla mia camicia, mi separo dalle sue labbra per guardarla negli occhi "Sana, non ti devi preoccupare non mi perderai, troveremo un modo, non voglio lasciarti. Mi hai spaventato a morte, credevo volessi dirmi addio" riprendo a baciarla.
La stringo forte e continuo a baciarla, la tiro sopra le mie gambe, adesso è a cavalcioni sopra di me è così dannatamente bella che mi manca il fiato, inizio a lasciarle una scia di baci sul collo e mi perdo nel suo profumo, lei si stringe a me e ricambia i miei baci iniziando anche lei a baciarmi il collo, cosa che mi provoca una forte eccitazione, lei se ne accorge e inizia a muoversi strisciando sui miei jeans. Non c'è nessuno intorno a noi e ne approfitto, infilo una mano sotto la sua gonna e scosto il suo perizoma, la sento calda e bagnata, è eccitata quanto me, e il mio tocco la fa gemere di piacere. Dio quanto è bella. Come può una persona orribile come me poter meritare tanto? Sento che mi desidera e si fa più audace, slaccia il bottone dei miei jeans e tira giù la zip, lasciando libera la mia erezione, ci si posiziona sopra e mi fa entrare delicatamente in lei iniziando a muoversi sopra di me facendomi letteralmente impazzire. Sarà l'eccitazione per la paura di essere scoperti, o il fatto che adesso sò che ci amiamo, ma è tutto così intenso che mi manca il fiato. Lei viene sopra di me, ma non si ferma finchè non vengo anche io dentro di lei e lei urla di piacere una seconda volta. È indescrivibilmente bella. La stringo forte a me per assaporare il suo profumo. Poi lei mi guarda negli occhi, arrossisce, rendendosi probabilmente conto solo ora della pazzia che abbiamo fatto "Forse dovremo tornare prima che i nostri amici ci diano per dispersi" dice scoppiando a ridere.
Ci ricomponiamo e mano nella mano torniamo al locale.
Siamo davanti all'ingresso e in un secondo sento un forte dolore alla testa e in un attimo vedo tutto nero, ma che è successo?
STAI LEGGENDO
IL MIO TUTTO
FanfictionSana e Akito ancora non si conoscono, vivono due vite molto diverse, ma un'amicizia comune li farà incontrare. la storia dal punto di vista di Akito.