Parte 27

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Ho già detto che odio quel damerino? Sto per alzarmi per andare a prenderlo a ceffoni, quando incredibilmente Sana mi precede, sul palco davanti a tutti gli tira una sberla da record. Il pubblico rimane interdetto così come me, gli attori sono impietriti, finchè vedo Rei sul fondo della sala che applaude e pian piano tutti ricominciano ad applaudire. Vedo Sana uscire di scena e mi alzo immediatamente per raggiungerla.

Mi fanno entrare dietro alle quinte perchè ormai mi conoscono bene e sento Sana che urla "Non mi scuserò per questo!" non sono mai stato più fiero di lei. Quel cretino se l'è meritato e gli è andata bene che fosse lei a picchiarlo e non io, se no si sarebbe ritrovato, come minimo, il naso rotto.

La raggiungo e appena lei mi vede inizia a piangere "Aky che ci fai qui? Avevi detto che non venivi"

"E perdermi lo spettacolo di te che schiaffeggi quell'idiota?" dico cercando di tirarle su il morale, ma peggioro solo la situazione. Lei ha uno sguardo a metà tra la rabbia e la delusione.

"Sana non è successo niente" cerco di rassicurarla.

"Ma mi ha baciata!" dice ancora tra le lacrime.

Mi avvicino per abbracciarla ma lei si ritrae "Non ti fa schifo?" mi chiede.

"Schifo? Sana era solo un bacio! Lo sai che io sono sempre stato innamorato di te!" La voce di Kamura è davvero l'ultima che vorrei sentire in questo momento e vederlo che si avvicina di nuovo a lei mi fa rimontare la rabbia, mi volto verso di lui e Sana si nasconde dietro le mie spalle. Se non fossi incazzato la situazione sarebbe davero comica.

"Sei pregato di andartene, lei ti ha tirato uno schiaffo, io non sarò così buono" gli dico più serio che mai.

"Ma noi siamo amici, non puoi prendertela così tanto per una cosa del genere" dice lui cercando di guardare dietro di me.

"E invece si! Sei un idiota e non voglio più vederti!" Grida lei.

"Ok l'hai sentita, adesso se ci tieni al tuo bel faccino ti consiglio di tornare da dove sei venuto!"

Non accenna a muoversi e io sto per perdere la pazienza. Sana se ne accorge e mi prende una mano cercando di allentare il mio pugno. Kamura mi guarda con aria di sfida, ma mi basta muovermi verso di lui perchè sparisca nel giro di un secondo netto.

Mi scappa una risata e mi giro verso Sana che invece non è per nulla divertita "Dai non pensarci più" le dico cercando di baciarla ma lei si ritrae.

"Aky senti, ho davvero bisogno di una doccia, questa cosa mi ha nauseata da morire. Poi aspettarmi, ci metto al massimo dieci minuti" dice lei senza nemmeno guardarmi negli occhi.

"Certo" non posso fare a meno di arrendermi. Lei si gira e se ne va, quel cretino mi ha rovinato la serata. Mentre Sana è sotto la doccia io sono nel suo camerino e la sento piangere, possibile che sia rimasta così sconvolta? Decido di fregarmene di tutti e entro nel bagno "Sana amore, perchè piangi? È stata una cosa da nulla non ha importanza"

Lei chiude l'acqua e esce dalla doccia ancora con le lacrime, prendo l'accappatoio e la avvolgo abbracciandola da dietro "Non piangere, ti prego"

"Aky io non avevo mai baciato nessun altro a parte te, non ho mai amato nessun altro a parte te e lui si è approfittato della mia amicizia e fiducia per fare una cosa del genere e per di più davanti a te! Lo odio e mi fa schifo ed è da prima che mi viene da vomitare!" confessa.

La faccio voltare e le prendo il viso tra le mani, non voglio che lei stia male, e lentamente mi avvicino alle sue labbra, lei si irrigidisce, ma alla fine si lascia baciare e appena le nostre labbra si toccano sento che si rilassa e si lascia trasportare dal bacio.

Mi stacco a fatica e guardandola negli occhi le dico "Dai vestiti che sta sera abbiamo un appuntamento" e faccio per uscire.

Nel corridoio sento la risata di Kamura e per uscire devo per forza passare davanti al suo camerino e per sua sfortuna lo sento dire a qualcuno che è con lui "Bhè se fa tante storie è perchè le è piaciuto, quel troglodita che ha per ragazzo di sicuro non sa baciarla così"

Tutta la mia calma va a farsi benedire, apro la porta del suo camerino, spingo via il suo amico e in tempo zero gli assesto un pugno nello stomaco che lo lascia piegato in due a terra. Senza dire una parola esco e vado al solito vicolo ad aspettare che Sana esca, ma almeno mi sono tolto la soddisfazione. 

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