Episodio 22

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Trovammo Berlino in uno degli uffici della zecca, con una piccola scatola nera davanti.
Tokyo entrò e puntò subito la pistola contro Berlino e lui fece lo stesso. Denver e Rio alla sua destra e sinistra ed io affianco a Tokyo

"Denver Rio" disse Tokyo e lo presero per le braccia dopo averlo disarmato

"Alaska prendi quelle fialette" mi disse Tokyo

Portammo Berlino in uno dei bagni e lo legammo ad una sedia, Rio e Denver bloccarono la porta.
Tokyo prese una fialetta e disse

"Chissà perché mettono una cosa così preziosa all'interno di un contenitore così fragile" e buttò la fialetta per terra, ne prese un'altra

"Adesso dicci cosa dovremmo fare in caso di emergenza, perché mi sembra che questa è un emergenza" esclamò Tokyo agitando la fialetta

"D'accordo, il piano Chernobyl" disse con no chalance Berlino

"Di cosa si tratta?"  Gli chiese Tokyo e Berlino fece spallucce, la seconda fialetta era andata, ne prese un'altra

"Be' questi sono anni di vita e se voi non lo sapevate, lui ha una malattia terminale e senza di queste non può vivere" disse alzando la voce così anche noi venimmo a conoscenza della sua rara malattia

"Ahh Tokyo alcune volte sei proprio un'ingenua, pensi che rompendo fialette mi farai del male?" Disse Berlino ridendo, Tokyo lo guardò con un'aria da sfida

"Denver passami la pistola" la prese e ci tolse tutti i proiettile tranne 1

"Non hai il coraggio" la sfidò Berlino e Tokyo gli puntò la pistola sul collo
Sparò ma niente, un'altra volta ma niente, un'altra volta ma niente.

"Siamo al quarto" altri due spari ma Tokyo venne interrotta da Nairobi

"CHE CAZZO STATE FACENDO" Urlò Nairobi pugnalando la porta

"Tokyo cosa cazzo stai facendo? Sei diventata un decerebrata del cazzo! Farai saltare il piano!" Continuò Nairobi

"Io farei saltare il piano? O tu che sei una codarda di merda, aspetta e spera che tuo figlio ti riconoscerà" gli disse Tokyo

"Cosa cazzo stai dicendo"

"Il tuo piano per andarti a riprendere tuo figlio non funzionerà mai! Ormai ha già dei genitori, una madre nuova, e non una madre che lo lascia a 3 anni per andare a comprare delle pasticche di merda!"

"Tokyo sta zitta!" Urlai io, sapevo quanto Nairobi ci teneva a suo figlio
Tokyo si girò verso di me con uno sguardo felino e sparò al soffitto

"Forse questo ti farà stare zitta!" Mi urlò contro, aveva perso la testa

"Figliolo" si sentì la voce di Mosca e Denver si avvicinò alla porta

"Vattene da lì, non continuare"

"Cosa ne sai tu di quello che è giusto che debba fare io?" Urlò Denver

"La mamma non avrebbe voluto che tu finissi così" appena Denver sentì quel nome si ritrasse, come se si fosse scottato

"Ce ne andiamo?" Disse Rio ed io e Denver annuimmo

"No da qui non se ne va nessuno!" Esclamò Tokyo puntando l'ultimo colpo contro la faccia di Berlino ma non successe niente perché Mosca buttò giù la porta.

Tokyo stava scendendo nel magazzino delle bobine ma non fece più di due passi prima che Helsinki le bloccò la gola e la portò dietro ad una delle bobine. Lì per sua sorpresa trovò Berlino.
La legarono sopra un carrello, approfittando del momento di pausa degli altri e la mise davanti alla porta della zecca.

"Ah Tokyo dimmi com'è il tempo lì fuori" disse Berlino prima che Helsinki aprisse la porta e lanciò fuori il carrello su cui Tokyo era legata.
I poliziotti non se l'aspettavano e nemmeno la polizia all'interno della tenda

"Slegatela" disse l'ispettore Prieto

"Ce l'abbiamo signore!" Disse uno dei poliziotti

"Attivate protocollo antibomba!" Urlò l'ispettore

"Allontanatevi!"

"Togliti la tua e gli scarponi!"

"Muoviti!"
Tokyo si tolse la tua e rimase in mutande e con solo la maglietta addosso

"Alza maglietta!" Gli urlò un'agente

Si avvicinarono lentamente e fu questo a fregarli. Tokyo si ribellò e riuscì a scappare

"Non sparate la voglio viva!"
Rio si affacciò alla finestra e vide la sua ragazza correre in mutande con una decina di uomini armati all'inseguimento"

"Tokyo" esclamò piano Rio

"TOKYOO" urlò e forse Tokyo l'ho sentii, si girò verso la finestra ma uno dei poliziotti la buttò atterra, immobilizzandola.

In quel momento Tokyo si ricordò degli insegnamenti del Professore, prendere tempo

"Non respiro cazzo! Mi avete rotto qualcosa, la pancia cazzo!" Esclamò Tokyo con grida di dolore

"Capo la ragazza afferma di sentire un forte dolore"

"Fatela visitare e poi portatela da me" disse l'ispettore.

Poco più tardi nella zecca Berlino fece riunire tutti nella sala comune

"Tokyo era diventata pericolosa per noi e per il piano, per questo l'ho dovuta mandare via" si spiegò Berlino

"Adesso prendiamoci per mano" disse così dal nulla, forse era lui quello uscito di testa qui dentro, pensai io.
Tutti si presero per mano tranne Rio

"Come faccio ad ascoltarti se hai appena dato in pasto ai lupi la mia ragazza, la mia ragazza. Ma non ancora capite che lui ci farà affondare tutti e voi ancora gli credete, il Professore ormai è stato arrestato e la polizia scoprirà del nascondiglio e del tunnel e saremo morti tutti."

"Rio sta calmo" cercò di calmarlo Nairobi

"No! Siete suoi amici ma non vi frega più niente di lei! Se se ne è andata lei e 16 ostaggi, se me ne vado io non fa niente giusto?"

"Questa è una tua scelta e noi l'appoggiamo benissimo" disse Berlino ma tirò fuori un ago arrotolato in un fazzoletto

"Chi viene a chiudere la porta?" Disse Rio

"Aspetta prima fatti dare un'abbraccio tieni questo, sventolalo così capiscono che vai in pace" e Berlino l'abbracciò ma Rio no, voleva solo andarsene di lì.
Prima che Berlino si staccasse da lui gli conficcò l'ago vicino al collo

"Shh sta calmo, ora è tutto finito" disse Berlino a Rio che piano piano si accasciava a terra.

ALASKA || La Casa di CartaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora