Episodio 20

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Stavamo correndo verso il centro di controllo, ormai non sentivo più nulla tranne Berlino che mi urlava di mettermi il giubbotto antiproiettile e di prendere i caricatori.
Denver, Helsinki, Mosca e Rio presero una specie di copertura di ferro per coprire il buco fatto dagli ostaggi scappati.

Avevano stordito Oslo con una mazza di ferro e cercavano di uscire dal portone sul retro usando gli attrezzi ma si sono accorti che sulla porta c'era un cofanetto di esplosivo al plastico. Decisero di buttare un carrello contro la porta per aprire il varco.

Rio non ce la faceva e così decise di andare a prendere il necessario per saldare la porta, invece Helsinki stava per andare a cercare Oslo ma in quel momento cadde la copertura e fu colpito.
In quel momento arrivammo io, Tokyo, Nairobi e Berlino e iniziammo a fare il fuoco di copertura affinché Nairobi si poteva occupare di Helsinki che, grazie al giubbotto, era ancora vivo.
I poliziotti sparavano all'impazzata e non riuscivamo a batterli. Buttarono un fumogeno per distrarci ma Mosca lo  rispedì indietro. Non riuscivamo a sparare e ci restava solo che ripararsi, Nairobi e Mosca coprivano Helsinki, Denver si era appiccicato al muro ed io ero sotto l'ala di Berlino.

A Tokyo gli venne un'idea, usare la mitragliatrice e così iniziò a sparare ed andare all'indietro per raggiungerla

"TOKYO SEI IMPAZZITA" gli urlò Denver

"COPRITEMI" e così facemmo

Riuscì a portare la mitragliatrice e iniziò a sparare contro i poliziotti che spaventati si ritirarono e noi avevamo il tempo per saldare la porta

"FORZA FORZA RIO"gli urlai vedendolo arrivare con il necessario
Riuscimmo a saldare la porta, eravamo stremati ma almeno non feriti.

"Dove Oslo?" Chiese Helsinki a Rio

"Non lo visto"
Helsinki iniziò a cercarlo finché non lo trovò in una pozza di sangue e disteso a terra. Iniziò a piangere e parlare in russo.
In tutto questo casino il Professore non ancora si faceva vedere, nessuna telefonata e nessun avvertimento su quello che stava per succedere.

Arrivati al centro di controllo, Denver chiamò il Professore che aveva assistito a tutta la sparatoria

"DOVE CAZZO ERI, PERCHÉ NON CI HAI AVVERTITO?"iniziò ad urlargli contro ma smise quando Helsinki arrivò con il corpo di Oslo

"Uomo ferito!!" Urlava Helsinki correndo per arrivare al divano.

"Cosa è successo?" Chiese Berlino

"Trovato accasciato a terra con sangue" Helsinki era terrorizzato da non saper più parlare bene
Mi protesi su Oslo e iniziai a controllargli gli occhi

"Helsinki, Oslo sta male" gli dissi ad un palmo dalla sua faccia

"È ferito gravemente" gli iniziai ad accarezzare la spalla per tranquillizzarlo

"Nono lui sta bene, piccolo raffreddore ora gli do la medicina e poi sonno e domani starà meglio" e gli fece un'iniezione di antidolorifico e gli chiuse gli occhi

"Abbiamo passato raffreddori più grandi"
Mi accovacciai tra le braccia di Denver e lui mi diede un bacio sulla fronte, menomale stava bene.
Il mio occhio passò sulla schiena di Denver e notai che la maglietta era un po' sporca di sangue

"Perché hai del sangue sulla maglietta?" Prima che potesse parlare gli tolsi la maglietta e notai un piccolo foro con un po' di sangue

"Ti hanno sparato?!" Urlai ma non sembrava un proiettile

"Arturo mi ha ficcato le forbici sulla schiena quando eravamo nel caveau"

"E perché avrebbe dovuto farlo" gli chiese il padre

"Be' ehehe be' ci ha beccati a fare... quello hai capito e se preso a male e ha voluto combattere, ed ecco perché"

Berlino rise e anche Nairobi ma Helsinki no, lui era molto serio

"Tu sai chi è il capo della rivolta" gli chiese

"Arturo" disse semplicemente Denver

"Quello è un'uomo morto"

ALASKA || La Casa di CartaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora