Episodio 10

3.5K 120 3
                                    

Quei due mesi passarono molto in fretta, il Professore finì finalmente di spiegarci il grande piano e Arturo ed io avevamo programmato la data della visita nonché la data della rapina. In quei due mesi non ci siamo sentiti molto forse la moglie ha iniziato a sospettare qualcosa.

"Allora, queste sono le tute e le maschere che vi metterete e che farete mettere agli ostaggi in modo che i poliziotti non riusciranno a capire chi è è" ci disse il professore nell'ultima lezione

"Domani è il grande giorno quindi stasera riposatevi e... Alaska questo è per te" mi disse porgendomi una scatoletta

"Dentro c'è un test di gravidanza falso"

"Io non ancora capisco il perché di questa cosa" e tutti iniziarono a concordare con me

"Be' è molto semplice se lui sa che sei incinta non ti venderebbe mai alla polizia e cosa più importante non vorrà che qualcuno o qualcosa si avvicini, in questo modo possiamo ricattarlo"

Nessuno quella sera dormì, be' io, Denver e Mosca no di certo degli altri non ne ho idea.
Quella sera dormii insieme a Denver nella loro stanza e Mosca dormì su un divanetto all'angolo della stanza.
Quando mi svegliai era ancora notte fonda  e notai che Denver non era più al mio fianco, non mi preoccupai molto perché sapevo che a lui piaceva molto sedersi sul balcone e guardare le stelle  ed è proprio lì che lo trovai

"Buongiorno" risposi con un voce alquanto assonnata, era seduto su una panchina ed era coperto da alcune lenzuola

"Ehii" mi rispose con la voce più assonnata della mia, forse non ha dormito per niente.
Mi ero sistemata accanto a lui e appoggiai la testa sulla sua spalla

"Non credo che oggi riuscirò a concentrarmi, forse dovrei mollare"

"Ma cosa? Stai tranquillo andrà tutto bene" e poco dopo mi addormentai sulla sua spalla

Denver's pov

Alaska si addormentò sulla mia spalla ma io continuai a guardare le stelle, l'unica cosa che mi riusciva a calmare. Poco dopo uscì anche mio padre, forse si era accorto che nessuno di noi due era a letto e prese una sedia per sedersi sul balcone

"Come mai siete qui?" Gli feci il segno di abbassare la voce e indicai Alaska

"Sono agitato, ho paura che tutto vada storto, che possa succedere qualcosa a lei, a te o a me" gli dissi non rispondendo alla sua domanda

"Figliolo ormai siamo dentro non possiamo ritirarci ora, vai a dormire ora, risposati perché tra meno di 7 ore non potremo farlo più"

"Cercherò ma resto qui"

"Vi potete addormentare porca miseria" esclamò Alaska innervosita che mi fece ridere e poco dopo mi addormentai appoggiando la mia testa sulla sua.

Scusatemi per il capitolo abbastanza corto ma domani sarà più lungo promesso

ALASKA || La Casa di CartaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora