Denver, disperato, chiedeva aiuto a gran voce, io e Nairobi non sapevano cosa fare. Tre colpi, tre pallottole conficcate nello stomaco e non c'erano buchi d'uscita, il che significava che i proiettili erano ancora dentro.
"Berlino il kit di emergenza!" Urlai contro Berlino che in un attimo ritornò con in mano il kit. Io e Nairobi eravamo quelle più preparate per le medicazioni ma non per un intervento chirurgo
"Qui serve un medico!" Disse Nairobi in tutto quel casino. Tagliai la tuta di Mosca per cercare di risolvere qualcosa, l'addome di Mosca era totalmente sporco di sangue. Tutti rimasero in silenzio davanti a quella scena, Denver si alzò sbigottito
"Adesso gli metto una flebo" dissi cercando di non peggiorare la situazione. Berlino e Nairobi mi aiutavano mentre Helsinki incoraggiava Mosca.
"Mosca ti assicuro che uscirai da qui sulle tue gambe" gli disse Helsinki
"Penso che mi perderò la nascita del mio nipotino" disse Mosca guardandomi dritto negli occhi e così fecero anche gli altri poco dopo
"Sei incinta?" Mi chiese Berlino che era affianco a me
"Si, ecco perché mi sono sentita male prima"
"Ma ora concentriamoci su Mosca" dissi premendo la ferita per mettere le garze
"Dobbiamo chiamare il Professore" disse Berlino dopo 5 minuti di silenzio assoluto
"Il Professore non c'è! Ho provato a chiamarlo una miriade di volte" disse Tokyo
"Dobbiamo chiamare l'ispettore" continuò lei
"Non è nel piano" rispose Berlino
"Anche questo non era nel piano!" Indicò Mosca
"Ma ora dobbiamo salvarlo e per farlo dobbiamo chiamare l'ispettore" esclamò Tokyo
Berlino salì al centro di controllo e chiamò la polizia"Sono Fonollosa, uno dei nostri è stato ferito dai vostri cecchini, ci serve un medico"
"Non penso che siete nelle condizioni di avanzare richieste dato che avete letteralmente fatto evadere e ritornare alla zecca uno dei vostri" rispose il comandante Prieto
"Certo ma non abbiamo sparato ad altezza uomo come avete fatto voi, il nostro uomo sta morendo ci serve un medico in fretta"
"C'è un ambulanza che lo aspetta fuori dovete solo consegnarlo disarmato"
"Noi non consegneremo uno dei nostri"
"Allora significa che avrete una morte sulla coscienza" rispose il comandante attaccando la telefonata
Berlino scese di sotto per riferire la notizia agli altri"Non manderanno un medico, il comandante Prieto dice che c'è un ambulanza che ti aspetta fuori" disse Berlino a Mosca
"Allora puoi dire al comandante di andare a fanculo, io non ci torno in prigione" disse Mosca
"L'unica soluzione è finire il tunnel" disse Denver
"È quasi finito servono altre due picconate, in 11 ore sarà terminato" esclamò Mosca
"Tu riuscirai a resistere?" Chiese Berlino
"Helsinki tu come la vedi?" Chiese Mosca
"Stomaco molto delicato, 11 12 o 13 ore al massimo, serve medico"
"Riuscirò a resistere"
"Resisti papà, aprirò quel tunnel anche a testate se serve" disse Denver dando un bacio in fronte a suo padre e si avviò al tunnel
Stavo fissando il mio riflesso allo specchio, pulendomi dal sangue di Mosca e piangendo ripensando a tutto quello che era successo tra noi due.
Quando mi accusò di essere troppo per suo figlio che lo farò affondare con me, che sono imprudente e meschina.
Mi tolsi la maglietta sporca di sangue e mi toccai la pancia ripensando alla sua faccia quando scoprì che ero incinta, ovviamente non gli è piaciuto affatto data la situazione in cui stiamo ma ora che non riuscirà a vederlo nascere mi si spezza il cuore.
Piangevo ormai da 10 minuti buoni fino a quando non vidi Berlino sulla soglia della porta. Mi asciugai subito le lacrime agli occhi per non far vedere la mia sofferenza.
Invece lui si avvicinò e mi abbracciò, ero molto sorpresa dato che non lo avevo mai visto abbracciare qualcuno così in modo paterno"Andiamo a vedere come sta?" Mi chiese e mi accompagnò di sotto.
Mi disse che aveva chiamato il Professore e che gli aveva detto della mia situazione, mi disse che era molto felice di questo.
Lui e i suoi amici serbi stavano scavando dall'altra parte del tunnel, ormai era quasi fatto."Ho parlato con il Professore, una volta finito il tunnel c'è un medico che ti aspetta nell'hangar" disse Berlino a Mosca
"Perché è così bianco?" Chiesi io allarmata
Berlino gli tastò la fronte"Mosca rimani con noi" dissi guardandolo negli occhi e i suoi si posarono sul mio ventre. La sua mano consumata da tanti anni di lavoro si posò sulla mia pancia, sorridendo
"Adesso non c'è ancora niente" dissi ridendo
"È la cosa più bella del mondo e mi dispiace aver reagito male alla notizia. Sei la donna perfetta per lui e sarai una madre fantastica" forse era perché stava delirando ma furono le parole più belle che qualcuno mi avesse mai detto.
Presi la sua mano nella mia e la strinsi forte, mi scese una piccola lacrima che lui asciugò prontamente.
Lo consideravo e lo considero ancora come il padre che non ho mai avuto e ora capisco il dolore di Denver, spero che quel tunnel sia finito in tempo.
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ALASKA || La Casa di Carta
FanfictionUn uomo misterioso che si fa chiamare Professore sceglie 8 criminali molto diversi tra loro per un solo obiettivo, rapinare la zecca di Stato. Ma in questa storia c'è qualcosa di diverso, ovvero, un personaggio in più! ALASKA Buona lettura! (Sono c...