Episodio 37

1.4K 57 2
                                    

Tokyo's pov
Alaska non respirava più e nella stanza la tensione era palpabile.
Alcune lacrime silenziose solcarono le mie guancia, dopo tutto è la mia migliore amica, un'amicizia nata all'improvviso ma forte come la roccia.
Vederla così, in bilico tra la vita e la morte, mi spezza il cuore. Il mio sguardo si posa su Denver, guardava con occhi spenti Alaska, con la consapevolezza di non poter far nulla per aiutarla.

Quando l'ambulanza con all'interno Alaska se ne andò, i militari ci smistarono uno per uno nei blindati carichi di agenti della polizia e da quel momento mi arresi al fatto che fra pochi istanti sarei rimasta in una cella per L'eternità.
I blindati partirono, uno dietro l'altro, con quattro pattuglie di scorta, ci voleva un miracolo ed arrivò.
Pare che il professore chiese aiuto ad alcuni suoi amici e bloccarono la strada.
Una volta che le pattuglie e i blindati si fermarono il professore e i suoi complici aprirono il fuoco. Fortunatamente sapevano con quale precisione sparare e nessuno di noi si fece male, appena ci fecero scendere vidi il professore coma mai prima d'ora, era proprio incazzato nero.
Non disse nulla, ci indicò l'entrata del furgone e si mise alla guida.

Dopo 5 ore di viaggio eravamo ancora in strada, nessuno sapeva dove ci avrebbe portato ma era sicuro un posto lontano da tutti e tutto.
Era una stalla, in mezzo ad una campagna sperduta e con una mucca. Il professore ci fece strada all'interno fino a quando non arrivammo in una stanza enorme con un camino, un tavolo, un divano e una piccola cucina.
Tutti ci eravamo seduti intorno al tavolo, tutti con aria malinconica.

"So cosa provate adesso" disse il Professore spezzando il silenzio
" NO CHE NON LO SA, NON HA VISTO QUASI MORIRE DAVANTI A LEI LA PERSONA CHE AMA, LA MADRE DI SUO FIGLIO SENZA POTER FARE UN CAZZO DI NIENTE PER EVITARLO!" Denver sbottò, la sua voce era piena di rabbia e tristezza.
Stava tremando, era sull'orlo di piangere ma si tratteneva fin quando non appoggiai la mia mano sulla sua per riuscire a calmarlo ma successe l'esatto opposto. Le lacrime che stava cercando di reprimere uscirono come un fiume impazzito e tutti abbassarono lo sguardo con occhi lucidi, mancava a tutti, un pezzo della banda che stava lottando e chissà se riuscirà a vincere la sua battaglia.

Passarono alcuni giorni e telegiornale dopo telegiornale finalmente ci aggiornò su Alaska. La giornalista annunciò che è riuscita ad uscire dal piccolo coma che il proiettile gli aveva causato ed era pronta per essere trasferita, il giorno successivo, nella prigione di massima sicurezza

"Non ancora ci sono notizie sugli altri componenti della banda di rapinatori, che qualche giorno fa sono riusciti a scappare e a far perdere le loro tracce" ups🤭

Il professore organizzò un piano ma nessuno di noi era coinvolto, decise di far andare solo ed esclusivamente i suoi amici svedesi dell'altra volta.
"Perché non possiamo andare anche noi, lei non li conosce e potrebbe spaventarsi" ipotizzò Rio
"Io vado" disse Denver
"No vi voglio tutti qui, nessuno si farà più del male"
"Loro faranno la stessa identica operazione di qualche giorno fa e noi dobbiamo solo attendere l'arrivo di Alaska" disse il professore senza obiezioni.

Il giorno dopo arrivò presto e Denver non era mai stato così agitato. Era ancora presto per cantar vittoria, gli amici del professore erano pronti a partire armati fino al collo.

"Portatemela sana e salva" disse loro il professore.
Le lancette dell'orologio rimbombano nelle mie orecchie, siamo tutti intorno al tavolo aspettando solo che si spalanchi quella maledetta porta.
Passarono alcune ore e il silenzio venne interrotto dal rumore del furgone. Denver si precipitò alla porta e la spalancò come se fosse di carta e davanti a lui c'era lei con l'uniforme arancione della prigione.
Lui corse verso di lei e la prese in braccio, stritolandola e baciandola

"Mettimi giù hahaha" disse Alaska ridendo e baciandolo a sua volta.
Appena Denver la lasciò corse verso di me abbracciandomi calorosamente e subito dopo tutti gli altri si unirono al nostro abbraccio.







Domani esce la quarta stagione, ansiaaa

ALASKA || La Casa di CartaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora