Episodio 29

2.1K 70 2
                                    

Io e Denver ci stavamo mettendo il giubbotto antiproiettile, ordini di Berlino. Ormai la rapina era finita, gli ostaggi stavano trasportando i sacchi pieni di banconote insieme ai serbi, alcuni amici del Professore.
Stavamo caricando le pistole e i fucile quando sentimmo una grande esplosione provenire dal magazzino delle bobine, Rio e Tokyo erano lì.

"Dobbiamo andare ad aiutarli" dissi a Denver prima di iniziare a correre verso il magazzino.
C'erano 6 poliziotti che stavano dicendo a Rio di spostarsi e Tokyo a terra, avevano anche gli scudi protettivi

"Rio sta giù" Urlò Denver
Coprimmo Rio e Tokyo sparando all'impazzata contro i poliziotti.

"Corri!" Mi urlò Denver

"Denver Alaska dovete portare la browing nella camera blindata"  ci disse Tokyo prima di sparire

Mentre noi portavamo la browing gli ostaggi furono liberati.
Avevo paura perché adesso non ero sola ma portavo in grembo un'altra vita

"Non ce la faremo" dissi mentre Denver finiva di posizionare la browing

"Alaska dobbiamo restare concentrati" mi disse lui

"Quelli ci trivellano di pallottole!" Dissi quasi urlando, Denver mi prese per le spalle cercando di farmi calmare

"Giuro che se qualcuno si avvicina a te gli stacco la testa a morsi"

"Ti amo" dissi semplicemente

"Anch'io" e mi baciò, fu un bacio intenso come se fosse l'ultimo

Dopo aver sistemato la browing, stavamo per raggiungere il centro di comando e raggiungere gli altri ma ci ritrovammo faccia a faccia con i poliziotti

"Cazzo!" Urlai

"I rapinatori! Abbatteteli!" Urlò uno di loro, si fermarono in mezzo al corridoio protetti da i loro scudi. Io e Denver eravamo nascosti dietro dei pilastri, separati, ogni tanto sparavamo qualche colpo ma senza sporgerci troppo.

"Arrendetevi!" Urlò forse il capo dei poliziotti

"Va a chiamare gli altri io ti copro!" Mi disse Denver

"Non ti lascio qui da solo!" Urlai di rimando

"VAI!" Mi guardò con le pupille fuori dagli occhi e io ascoltai le sue parole.
Appena mi alzai lui mi coprì e cercai anch'io di coprirlo, sparando.

Corsi a chiamare gli altri per fare uscire Denver da lì

"Berlino sono nel corridoio b, Denver li sta tenendo occupati ma non per molto" gli dissi col fiatone

"Tokyo e Rio sono già usciti, Nairobi Helsinki andate a liberare Denver"

"E tu?" Gli chiesi

"Io gli impedirò di arrivare al tunnel reale" disse

"Ma così rimmarai bloccato qui" disse Nairobi

"Qualcuno si deve sacrificare"

"Non puoi farlo!" Vieni con noi" gli dissi

"Muovetevi prima che prendano Denver" e ci spinse fuori

Quando arrivai al corridoio vidi il peggio, gli agenti lo avevano preso e gli stavano puntando una pistola alla tempia

"No!" Mi riprese Nairobi prima di uscire allo scoperto e uccidere quei bastardi

"Stanno aspettando che tu abbocchi, prendi almeno lo scudo antiproiettile" mi disse
Ero come una mitragliatrice, sparai ai piedi per prendere tempo e poi sparai al tizio che aveva preso Denver.
Lui corse subito verso di me e piano piano tornammo indietro da gli altri

"Dobbiamo andare!" Iniziammo a correre verso il tunnel ma prima Berlino mise in atto il suo piano, attirò i poliziotti verso di lui, salvandoci la vita.
Il Professore ci aiutò a salire

"Ce l'avete fatta" disse mentre mi aiutava a salire

"Anche se forse non è il momento, congratulazioni" mi disse

"Berlino?" Ci chiese e dal nostro silenzio capì tutto

"No"

"Ci ha salvato vita" disse Helsinki

"No!" Continuò a ripetere il Professore ma ormai non c'era niente da fare, non pensavamo che era così importante per lui dal modo in cui a reagito

"Cambiatevi" disse con la voce spezzata
Noi eravamo gli unici a non essere stati scoperti e questo ci dava un vantaggio in più.

Una volta cambiati il Professore e Helsinki uscirono per ultimi e sopra al camion della birra ma al posto di quest'ultima c'erano i soldi. Nairobi uscì per prima , poi Tokyo e Rio e alla fine noi spingendo un passeggino e sorridendo felici.

ALASKA || La Casa di CartaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora