CAPITOLO XXVII
Era solo un ballo.
Certo, ci sarebbe andata con Draco Malfoy ma era solo un ballo.
Il vestito color carne con dettagli argento le fasciava perfettamente il corpo, scendeva stretto segnandole le curve, con un profondo scollo dietro la schiena ed uno spacco sulla gamba destra vertiginoso. Mentre la ragazza girava per la stanza in preda al panico alla ricerca dei gioielli giusti da abbinare, Malfoy lasciava che Blaise gli sistemasse i gemelli di famiglia sulla camicia nera.«Sembri pronto per il funerale della tua vita sessuale con sconosciute e pronto per entrare nel triste e non eccitante mondo dei monogami.» lo prese in giro il ragazzo senza ripetergli, ancora una volta, quanto fosse felice che stesse succedendo ciò. Il biondo era così rilassato e disinteressato che sorrise in risposta e si guardò di nuovo allo specchio.
«Un purosangue non può stare con una Mezzosangue, Draco!» urlò il padre sbattendo il pugno sulla tavola facendo terrorizzate il bambino di appena undici anni. «Quella megera, come si è permessa di portare quella cosa alla festa di mio figlio?»
«Lucius non è successo nulla, stai spaventando nostro figlio.» lo intimò Narcissa stringendo la presa sul braccio del marito. Quell'ossessione contro i Babbani o i Mezzosangue era pericolosa, lei lo sapeva fin troppo bene ed aveva cercato di tenere suo figlio fuori da questo modo fatto di discriminazioni, non sapeva che avrebbe fallito. «Puoi ritirarti nelle tue camere, figliolo. Ed ancora auguri.» disse spingendo il bambino verso le scale della casa. La testina bionda si mosse velocemente per la casa rinchiudendosi dentro la sua camera a pensare alla nuova avventura che gli aspettava dentro le mura della scuola magica mentre aggiungeva su un foglio l'ulteriore obbligo di suo padre: no Mezzosangue.
Draco sorrise al ricordo, era contento di non essere un pazzo psicopatico come suo padre, quasi non scoppiò a ridere quando immaginò la vena del collo esplodergli quando sarebbe venuto a sapere che suo figlio, il purosangue più desiderato dal mondo magico, oltre ad aver rifiutato i mangiamorte trascorreva del tempo con la Mezzosangue del trio magico, la migliore amica di Harry Potter.
«Siete pronti?» chiese Daphne irrompendo nella stanza del platinato. Avvolta in un bellissimo vestito rosso fuoco, scollato sul davanti e largo sulle cosce, Draco notò che il bracciale della bionda coincideva con i gusti raffinati di Blaise e dedusse che sarebbero andati insieme. In fin dei conti aveva sempre creduto che entrambi avessero una cotta l'uno per l'altro ma che erano fin troppo stupidi per ammetterlo.
«Mi sistemo i capelli!» urlò Blaise facendo ridere entrambi dandogli una sola convinzione: avrebbero fatto tardi.
E mentre i Serpeverde si trovavano a dover aspettare i loro prefetti per uscire, i ragazzi di Grifondoro erano pronti per fare la loro entrata con Harry Potter in prima linea.«Non posso crederci che presto la mia migliore amica entrerà da quella porta con quella serpe al braccio.» sbottò il bambino sopravvissuto bevendo il bicchiere di liquido rosso che comparì davanti ai suoi occhi.
«Harry, quella serpe non è più fredda e calcolatrice. Ma l'hai visto come la stringe?» lo interruppe la sua bellissima ragazza vestita in un vestito azzurro che risaltava gli occhi ed il colore dei capelli. Stretta tra le braccia del ragazzo continuò a guardare la sala riempirsi di gente, ragazzini imbarazzati alle prime armi che provavano a ballare senza pestare i lunghi vestiti delle loro dame.
«Li ho visti qualche giorno fa davanti il lago nero... è stato sconvolgente. Lui era così... tenero? Nel senso.... Ginny è strano un comportamento del genere da una serpe!»
«L'amore crea grandi cose.» commentò la rossa portando lo sguardo sul suo bellissimo fidanzato in uno smoking nero per l'occasione. Strinse il colletto della camicia bianca tra le sue dita prima che il ragazzo prendesse coraggio per baciarla, senza preoccuparsi del resto della folla.
«Granger, siamo in estremo ritardo.» urlò il ragazzo poggiato comodamente al muro. Da venti minuti aspettava la ragazza fuori la porta del dormitorio ed i fantasmi del castello gli facevano compagnia per pietà, probabilmente.
«Eccomi, eccomi!» rispose la ragazza infilando i tacchi poco prima di aprire la porta d'ingresso del dormitorio ed incontrare il suo cavaliere. «Eccomi.» disse ancora una volta chiudendo la porta alle sue spalle, facendo alzare il viso al biondo.
«Per Merlino, Granger.» sbottò Draco avvicinandosi subito alla sua meravigliosa dama. I dettagli del vestito richiamavano il colore dei suoi occhi e sorrise pensando che forse lo aveva fatto di proposito. «Questo rossetto non mi piace.»
«Perché? È scuro, vero? L'ho detto a Ginny ma non mi da mai ascolto quella rossa capricciosa! Io volevo-»
«Non posso baciarti se hai il rossetto, Mezzosangue.» interruppe il suo flusso di pensieri sfiorando le loro labbra che si richiamavano a gran voce, come se non si incontrassero da anni.
«Oh, in realtà è indelebile. Non ti macchierai, se è questo che temi Fure-» la frase della ragazza fu bloccata dalle labbra possessive del biondo che presero subito possesso delle sue. Mentre le mani del biondo si infilarono sotto il tessuto della schiena scoperta, le mani della mora lo stringevano cercando di non stropicciare il suo vestito che lo rendeva meraviglioso, più del dovuto. Incredibile come Hermione Granger potesse stare con lui, oltre che Draco Malfoy anche il ragazzo più desiderato della scuola. Indubbiamente sexy, Hermione dovette allontanare le immagini del suo corpo nudo dalla mente per trattenersi nello spogliarlo lì, nel corridoio.
«Dovremmo andare.» sussurrò mordendogli il labbro inferiore. Il ragazzo declinò l'offerta e tornò a baciarla insistente. «Draco.» lo richiamò sorridendo, spingendolo leggermente con le mani sul petto.
«Non ci vediamo da troppo.» sussurrò il ragazzo come se fosse un capriccio di un bambino viziato, cosa che lui effettivamente era.
«Da sta mattina?» chiese ironicamente mentre aggiustava il colletto della camicia del suo meraviglioso ragazzo.
«Appunto, troppo.» rispose facendola sorridere ancora, portando una mano sulla sua gamba scoprendo il meraviglioso spacco che tanto nascondeva. «E questo?»
«Non ti piace?» chiese preoccupata. Aveva scelto l'abito con estrema attenzione cercando qualcosa che la rendesse all'altezza di poter stare al fianco del ragazzo. Quando Ginny l'aveva accompagnata a comprare il vestito si era sorpresa di quante volte le chiedeva se potesse piacere al biondo, alla fine avevano scelto un meraviglioso abito che ricordava il suo colore degli occhi, quelli che sentiva sempre su di se anche quando lui non c'era.
«Non riuscirò a staccarti le mani e gli occhi di dosso, lo sai vero?» domandò ironico prendendo la sua mano per condurla verso la Sala Grande e fare finalmente la loro sconvolgente entrata.
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Amantes amentes; Dramione.
Fanfiction(Completa) Amantes amentes. Amanti pazzi. Grifondoro e Serpeverde. Hermione Granger e Draco Malfoy. Mezzosangue e purosangue. Gli opposti, eppure..