CAPITOLO XXXV
Hermione rimase sotto l'albero per ore, le sembravano passati giorni interi mentre aspettava che qualcosa si muovesse. Quando però il suo furetto platinato preferito le apparì davanti rimase sconvolta convinta fosse solo frutto della sua stupida fantasia.
Draco si guardò intorno e riconobbe il posto dove era capitato qualche anno prima facendogli venire i brividi lungo tutto il corpo, poi trovò l'ammasso informe marrone che tanto amava. Corse verso di lei, non si interessava di niente in quel momento.
«Sto morendo di già?» si chiese Hermione confusa. Forse era solo gioco della sua fantasia eppure lo stringeva tra le sue mani, sentiva il suo profumo chiaramente.
«Non ti avrei mai lasciato morire così, non lo dire nemmeno per scherzo.» disse il ragazzo stringendola al suo petto quasi dolorosamente, ma niente compensava il dolore che aveva provata quando la pensava persa per sempre.
«Sei davvero tu?» si chiese ancora incredula la ragazza e lo sentì ridere. Era musica per le sue orecchie, non aveva mai sentito niente di così cristallino. Quasi le sembrava che la foresta iniziava a diventare meno cupa intorno a loro.
«Sono davvero io. Ti porto via da questa merda mentale.» risponde il ragazzo poggiandola contro l'albero per baciarla senza preoccuparsi delle ombre che giravano intorno a loro, delle risate che sentivano e dei rumori sospetti poco distanti.
«Draco, non mi sembra il caso. Guarda dove siamo, dovremmo cercare una via per uscire.» rispose la ragazza con le labbra contro le sue, tenendo le braccia ben strette al suo collo con la paura che potesse sparire da un momento all'altro.
«Tutto quello che ci circonda non è reale, non c'è una via d'uscita se non i pensieri felici. Credimi, concentrati solo su di noi e ci troveremo fuori in meno che tu riesca a prendere un respiro.» spiegò il ragazzo coprendola con la sua giacca appena toccò la sua pelle gelida. «Ti fidi di me?»
«Certo che mi fido di te.» rispose la ragazza e ripresero a baciarsi come se niente fosse intorno a loro, oppure come se ci fosse il miglior pubblico che li applaudiva. Le mani di Hermione si stringevano tra i suoi capelli come un ancora di salvataggio mentre le mani del ragazzo si muovevano sulle sue gambe cercando di farle prendere calore.
«Perché i rumori non diminuiscono?» si chiese Hermione notando le ombre avvicinarsi a loro. La vista subito fu bloccata dagli occhi bellissimi del suo ragazzo che richiedeva l'intera attenzione su di lui.
«Chiudi gli occhi e segui solo quello che ti dico. Te lo giuro Hermione, ci troveremo fuori di qui in pochissimo tempo.» disse sottovoce e la ragazza seguì i suoi consigli lasciando perdere tutto ciò che li circondava. «So che forse non è il momento ed il luogo per dirtelo, ma ti amo. Mi hai sentito? Ti amo e voglio che tu sia solo mia appena usciremo da questa trappola mentale. Ti amo e non mi importa del mio sangue, della mia casata, di quel pazzo di mio padre o di tutto il resto.»
«Ti amo anche io.» sorrise la ragazza aggrappandosi letteralmente alle sue spalle lasciandosi coccolare dalle sue labbra che tracciavano larghi segni sul collo, sul petto, facendola infuocare tanto da non sentire quasi più il freddo circostante. Si costrinse a non aprire gli occhi e lasciò che le parole dolci del suo ragazzo la cullassero in un mondo diverso da quello in cui si trovavano adesso, lasciando perdere le voci circostanti che cercavano di portarsi sopra i suoi pensieri con scarsi risultati. «Draco.» sussurrò presa dalle carezze del biondo che le stuzzicavano il seno da sotto il maglione.
«Mi piace come indossi le mie cose.» ammise spingendosi verso di lei. Hermione aprì di poco gli occhi e notò che la foresta iniziava a prendere luce, ma le ombre continuavano ad avvicinarsi e correre intorno a loro.
«Draco le ombre-» cercò di dire ma il biondo tornò a torturarle le labbra per distrarla di nuovo, ma non fu abbastanza veloce che la paura delle ombre alimentò ancora una volta la foresta.
«Le ombre possono sedersi e godersi lo spettacolo.» ammise Malfoy infilando entrambe le mani sotto il maglione lacerato. «Sei bellissima.»
«Lo dici solo perché vuoi uscire di qui.» commentò la ragazza imbarazzata portando le mani sotto il maglione del ragazzo. Le era mancato toccare il corpo del suo ragazzo, le piaceva vedere come quella maschera di gelo appetente si sciogliesse ad ogni sua carezza.
«Lo dico perché è vero.» ammette poggiando la fronte contro la sua cosicché la ragazza guardasse solo lui ed i suoi occhi. Le labbra si muovevano leggere sulle sue mentre le raccontava la loro prima notte, così da distrarla e sedurla allo stesso tempo. Hermione si lasciò andare socchiudendo gli occhi, cedendo alle sue mani tentatrici. «Tutto prende colore quando sono con te.» ammise il ragazzo facendola sorride come non mai. Entrambi si allontanarono al suono del cinguettio degli uccelli e ritrovarono la foresta in piena mattina, il sole splendido alto nel cielo ed il calore che li avvolgeva.
«Siamo usciti.» costatò la ragazza sorpresa guardandosi intorno. La grande foresta che aveva visto non era nient'altro che un insieme di pochi alberi.
«Vieni, torniamo dentro.» la invitò il ragazzo prendendola tra le sue braccia. Hermione avvolse il collo del ragazzo con le sue braccia e si nascose sotto la sua giacca imbarazzata dai pochi vestiti che indossava.
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Amantes amentes; Dramione.
Fanfic(Completa) Amantes amentes. Amanti pazzi. Grifondoro e Serpeverde. Hermione Granger e Draco Malfoy. Mezzosangue e purosangue. Gli opposti, eppure..