29. Sanguesporco e dubbi.

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Buongiorno ragazze. Come state? Spero bene.

Oggi per me è il primo giorno in cui faccio parte della zona rossa, anche se è la seconda settimana di quarantena. Sin da subito per proteggere me e le persone che mi circondano ho limitato le uscite, evitando anche di andare in università. Sfortunatamente pensavo che il buon senso accogliesse tutti.. mi sbagliavo. Vi prego di rimanere in casa, non uscite se non strettamente necessario o in luoghi senza folla. Spero che tutto finisca il prima possibile.

Ad ogni modo, nel mio piccolo, cercherò di tenervi compagnia aggiornando tutte le mie storie molto più spesso. Se volete, potete farmi qualche domanda e nel prossimo vi rispondo, o potete cercarmi in dm, o su twitter. Insieme, possiamo superare la situazione.

Forse non è il momento adatto, ma dato che abbiamo parecchio tempo libero vi propongo di nuovo dei siti in cui rispondendo a dei sondaggi o guardando dei video si può guadagnare. Possono essere: buoni amazon, buoni per lo store apple, paypal o mastercard. Se siete interessati contattatemi o scrivetemi qui e vi contatterò io.

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CAPITOLO XXIX

«È una cosa che riguarda solo me!» urlò di nuovo Malfoy mentre strattonava il braccio dalla presa della mora che cercava di fermarlo. I tacchi le impedivano di correre dietro la sua figura fin troppo veloce e cercò di aggrapparsi al suo braccio, ma si allontanava fin troppo velocemente.

«Dove state correndo?» domandò Daphne raggiungendo i due velocemente, tenendo i tacchi tra le sue mani. Draco decise di non rispondere e continuare a camminare verso la sua camera con un idea ben fissa nella mente: tornare a casa e capire cosa e come avesse fatto suo padre a reclutare o liberare dei mangiamorte e come era riuscito a scoprire della sua relazione con la Mezzosangue rinchiuso nelle quattro mura della casa.

«Cosa significava quel messaggio? Qualcuno ci può spiegare cosa succede? Posso essere informato di qualcosa in questa dannata scuola?» urlava intanto il bambino sopravvissuto mentre cercava di seguire la sua migliore amica verso i sotterranei. Infuriato con i pugni chiusi chiedeva a gran voce di sapere qualcosa, voleva essere avvisato e pronto se ci fosse stata una nuova guerra. «Non erano tutti rinchiusi ad Azkaban quei maledetti e luridi Mangiamorte? Come sono entrati? Malfoy!»

«Non lo so Potter! Non ho idea. Ma se tu mi aiutassi a togliere questa zecca della tua amica dal mio braccio potrei scoprirlo molto velocemente.» sbottò il moro alle porte del dormitorio dei Serpeverde. Hermione rimase sorpresa alle sue parole e si allontanò di scatto. «Vattene Sanguesporco.»

«Posso aiutarti, non chiudermi fuori.» disse Hermione cercando il contatto con gli occhi del suo ragazzo. Fino a poco fa erano al centro di una sala a scambiarsi affettuosi baci, invece adesso si trovavano a litigare. «Draco.»

«Torna a casa, Sanguesporco.» sbottò Malfoy fulminandola con lo sguardo, proprio come usava fare qualche tempo prima. In quel momento Hermione capì che quello che i Mangiamorte avevano scritto sul muro non era per niente falso: Purosangue e Mezzosangue mai insieme. La mano di Draco afferrò la mano della ragazza che ancora lo stringeva e la spinse per poi entrare nel dormitorio chiudendo tutti al di fuori.

«La vera domanda è: come sono entrati? Ed ora dove sono?» domandò Blaise poggiandosi con la schiena contro la porta chiusa dal biondo impazzito dalla furia. Come poteva quello stronzo di suo padre aver avuto il coraggio di fare ciò?

Infilò pochi vestiti nella sua borsa e lasciò la camera in fretta. Mentre camminava nel corridoio semi buio la rabbia lo infuocava ed il ricordo degli occhi distrutti di Hermione lo incitarono a tornare a casa per mettere fine a questa maledetta situazione. Prima di lasciare la scuola cercò Blaise, l'unica persona che poteva capire la sua situazione in quel momento.

«Hai fatto presto a preparare tutto, posso pensare tu fossi già pronto a fuggire?»

«Non fuggo, Daphne. Vado a casa a sistemare questa cosa, è ovvio che è stato mio padre, no? Volevi qualche avviso scritto dalla cavalleria?» domandò ironico Malfoy.

«Non ne sapevi niente?» chiese la ragazza seduta sul letto di Blaise, il bellissimo vestito che indossava perdeva di bellezza in quella stanza cupa, in quella situazione terribile.

«Inizi a dubitare Daphne? Certo che no.» rispose Draco gettando la borsa sulla scrivania ordinata di Blaise che intanto rimaneva fermo contro il muro della sua stanza, in disparte ed al buio. «Diamine, certo che non sapevo niente ragazzi! Mi prendete in giro? State dubitando di me? Sono stato ventiquattro ore su ventiquattro con la Mezzosangue, quando avrei avuto il tempo di organizzare una rimpatriata con i miei vecchi amici?»

«Dove andrai adesso? Vuoi ti accompagni?» chiese Blaise con le braccia incrociate al petto studiando attentamente la reazione di Draco. Era confuso e terrorizzato dalla scelta che stava per prendere, ma doveva. La guerra per lui non era ancora finita.

«No Blaise, andrò da solo. Volevo solo chiederti se potevi dare questo alla Mezzosangue e non portarla al Manor per nessun motivo. Ci vediamo.» rispose il ragazzo lasciando sulla scrivania una lettera piegata in estrema fretta. Lasciò la stanza ancor prima che uno dei due potesse chiedere qualcosa, lasciò la scuola ancor prima che i professori potessero pensare di convocarlo urgentemente nell'ufficio del preside, ancor prima che Hermione si riprendesse dalla crisi di pianto che stava affrontando al borso del lago nero in estremo silenzio.

La lettera le arrivò grazie ad un elfo che non disse nulla, le diede la lettera ed andò via e solo guardando la scrittura capì che era stato proprio Malfoy a mandarla.

'Non immischiarti e non preoccuparti.
Presto tornerò a rovinarti la vita, Mezzosangue.
D.M.'

Un enorme foglio solo per queste poche parole, forse sprecate perché lei si sarebbe preoccupata e si sarebbe immischiata, era più forte di lei. Poco prima che richiudesse la busta che conteneva la lettera si accorse che conteneva qualcos'altro: il suo anello.

«Non lo togli mai?» chiese Hermione tracciando i contorni dell'anello del ragazzo. Non lo aveva mai visto senza, era sempre presente sulla sua mano fin da quando era un piccolo bambino viziato.

«A volte quando dormo. Perché?»

«Non ti ho mai visto senza.» rispose la mora infilando l'anello al suo dito: le stava bene. Vedere lo stemma dei Malfoy sul suo dito le fece venire i brividi ed anche Draco non rimase indifferente, pensò che era perfetto per lei. Eliminò i suoi pensieri dalla mente e si vestì con una tuta per raggiungerla sul suo letto.

«Ti sta bene.» sussurrò il biondo cercando di farsi spazio sul letto, facendo sedere la ragazza tra le sue gambe tenendo la schiena contro la testata del letto. Sorrise alla vista dei brividi e tornò a torturarla come poche ore prima prendendo di mira il suo collo.

«Già, mi sta bene.» ammise in un sussurro lasciandosi coccolare dal biondo che sembrava avere ancora le forze, anche dopo ciò che avevano fatto.

«Tienilo.»

«Perché dovrei? Mi piace di più su di te. A me sta meglio un diamante, sciatto.» disse ironica la ragazza portando l'anello sul dito del ragazzo che scoppiò a ridere.

«Un giorno avrai entrambi, Mezzosangue.»

Amantes amentes; Dramione. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora