quattordici

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Avete presente quella sensazione di sollievo che ti pervade da cima a fondo quando l'insegnante della materia in cui vai peggio sta per interrogarti ma, magicamente, scoppia l'allarme antincendio, salvandoti dalla tua peggior esperienza di vita?

È l'esatta sensazione che provai quando Jimin si presentò davanti a me, impedendomi di continuare la mia frase.

«Avete intenzione di entrare, voi due? Gli altri sono tutti già seduti al tavolo.»

Allungai lo sguardo dietro le sue spalle e notai che, come aveva detto, a parte noi tre non c'era più nessuno fuori. Non mi ero nemmeno accorta che fossimo giunti a destinazione.

Rincuorata, rilasciai un sospiro rilassato e mi incamminai verso l'ingresso del ristorante.

Temevo che, essendo rimasti per ultimi, sarei stata costretta a sedermi al fianco di Jungkook. Fortunatamente, i posti tenutici erano ben distanziati l'uno dall'altro. Saltellai felicemente a sedermi tra Yoongi e Namjoon, sul lato sinistro del tavolo. Entrambi stavano avendo un interessante dibattito con uno dei manager su quale fosse il miglior video game esistente. Io, ovviamente, non me ne intendevo, per cui rimasi seduta e in silenzio fino a quando non arrivò il cameriere per prendere le ordinazioni.

Quando fece ritorno in cucina, grazie al cielo la conversazione prese un'altra piega.

«Non so se te lo abbiano detto,» cominciò Namjoon rivolgendosi a me, «ma dopo i MAMA ci sposteremo da Hong Kong verso le montagne per girare un episodio di RUN BTS!»

Dal mio sguardo esitante comprese ciò che stava avvenendo nel mio cervello: non avevo la minima idea di che cosa fosse questo RUN BTS!

«È il nostro variety show. Nulla di speciale: si tratta di completare varie missioni dateci dallo staff! È divertente, in realtà.» spiegò il leader.

Improvvisamente, venni colta da un forte giramento di testa che, per mia fortuna, si riassestò subito, lasciandomi solo un po' spossata.

«Spesso ci dobbiamo dividere in squadre e, alla fine, chi vince riceve un premio, chi perde deve scontare una penitenza.» continuò Namjoon, non accortosi di nulla.

«Una volta è stata davvero esilarante!» intervenne Yoongi. «Invece che dividerci in squadre e giocare gli uni contro gli altri, abbiamo dovuto sfidare lo staff: indovina chi ha perso!»

«Voi.» risposi di getto, ricevendo un'occhiataccia da parte di Yoongi.

«Malfidata.» brontolò. «Hanno perso loro e sai qual è stata la punizione?»

«Nessuna perché sono gli staff?» proposi solo per ricevere un altro sguardo truce.

«Gli abbiamo preparato un cocktail a base di...»

«Schifezze.» lo interruppe Namjoon con un'espressione disgustata in volto. Era chiaro che non volesse ricordare i precisi ingredienti della pozione magica. «Che schifo, mi dispiace un sacco per loro! Io non credo sarei riuscito a berlo.»

«Ah, perché l'hanno bevuto?» domandai sorpresa. «Se io fossi stata al loro posto mi sarei rifiutata!»

«Comunque, te l'ho detto perché forse avevi dato per scontato che saremmo rimasti ad Hong Kong tutta la settimana, ma non sarà così!» annunciò sorridente il Leader.

«D'accordo, non c'è problema.» risposi. Avevo solo una preoccupazione: «Avrò la possibilità di lavorare?»

Nello stesso momento, accaddero tre cose: Namjoon confermò il mio dubbio, ebbi un altro giramento di testa, più importante questa volta e, ultimo ma non per importanza, cominciarono ad arrivare i nostri piatti stracolmi di cibo. Forse, mangiando, mi sarebbe passata quella strana e improvvisa sensazione di nausea.

✓ Seoul, Why Do You Sound Like Soul? {BTS - Jeon Jungkook} ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora