Venticinquesimo Capitolo

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<<Dobbiamo salvare Edgar>> risposi disperata tentando di tamponare il sangue che usciva a fiumi dalla sua ferita.

<<Ormai e morto>> si intromise Boris chiaramente fuori di se per la rabbia, e come biasimarlo ora la troietta non aveva più il suo pappone, ma nonostante gli sguardi confusi dei miei simili non lo aiutavo perché volevo farlo, ma lo facevo solamente per Scott. Anche perché non credevo alla loro assurda storia riguardante le nostre origini, non aveva senso.

Arrivò sempre quel ragazzo dai lunghi capelli rossi che posandomi una mano sulla spalla mi guardò con aria interrogativa, molto confusa facendomi capire che volevano risposte al mio strano comportamento e non sapendo parlare ovviamente non capirono tutta la situazione. Così feci capire a gesti che Edgar aveva rapito il padre di Scott, ed essendo l'unico cui sapeva dell’ubicazione precisa non poteva morire. Non fu semplice, ma alla fine sembrò capire e ruggendo verso gli altri corsero anche loro in mio soccorso. Il ragazzo che da oggi chiamerò il Rosso mi fece una strano gesto che inizialmente non capi a cosa si riferisse... Ma bastò un secondo per capire cosa aveva in mente facendomi urlare di puro disgusto :

<<SCHERZI SPERO.... E RIVOLTANTE>>

Il rosso si limitò a scrollare le spalle, sapeva di avere ragione e per quanto mi potesse fare schifo essendo tutti maschi eccetto me dubito che qualcun'altro si sarebbe offerto.

<<Ma si può sapere cosa volete fargli? E morto ormai>> si intromise Boris sempre più spazientito.

Dariusz d'altro canto avendo capito a cosa si riferisse il rosso ignorò la domanda di Boris per poi intromettersi con tono di rimprovero :

<<Scherzi spero, non ti permetterò mai di ficcare la lingua in bocca a questo essere viscido>>

<<DANNAZIONE CHE QUALCUNO MI SPIEGHI>> Sbottò ormai al limite della pazienza il Beta.

Ma ignorandolo a mia volta risposi a Dariusz :
<<Primo non sei in posizione di darmi ordini, secondo neanche a me intusiasma l'idea, ma devo farlo se c'è una possibilità di riportare a Scott suo padre>>.

Dariusz indurì lo sguardo sentendo pronunciare quel nome, sembrava ancora una volta geloso e non aveva senso perché ormai non aveva neanche una possibilità con me, dopo tutta questa storia specialmente però proprio non capivo del perché lo odisse così tanto, insomma inizialmente neanche lo calcolava ma negli ultimi tempi prima di scoprire il suo tradimento sembrava sempre più nervoso nei suoi confronti.

<<Ma perché c'è l’hai tanto con Scott, non ti ha fatto niente>> dissi di fatto.

A quella risposta Dariusz eruttò come un vulcano, si alzò di scatto scansando con violenza i due gatti mannari che lo tenevano fermo per poi urlarmi a dosso:

<<PERCHÉ LO ODIO? TI CHIEDI IL PERCHÉ?>> venne pericolosamente verso di me facendo scattare immediatamente i miei nuovi amici ma li fermai subito con un gesto della mano, sapevo difendermi da sola e poi nonostante tutto fino ad ora non aveva osato torcermi neanche un capello... Si limitò ad assegnare questo compito ad Edgar, quindi dubito che mi avrebbe fatto del male e così e stato perché afferrandomi le spalle prosegui con voce roca per via delle lacrime che stava trattenendo:

<<Lo odio perché è risuscito a fare ciò che non sono stato in grado io, forse per paura che potessi nuovamente uccidere la donna che amo proprio come ho fatto con sua sorella>> indicò Edgar <<O forse perché essendo come me avevo paura della tua natura, mentre quello stupido cane a perseverato nonostante avesse visto con i suoi occhi la tua ferocia, la tua forza superiore a noi e nonostante tutto a continuato ad amarti e combattere finché anche tu non hai ceduto alle sue lusinghe. Non so perché lo odio ma al tempo stesso lo so... Vorrei solo che tu non stessi con nessuno al di fuori di me>>.

Rimasi scioccata ed inorridita dalle sue parole, in pratica non voleva stare con me perché aveva paura ma al tempo stesso pretendeva che morissi sola e che continuavo a soffrire per lui? Dire che ero disgustata dal suo modo di pensare era a dir poco, mi scansai bruscamente da lui fissandolo ad occhi sgranati per poi rispondergli con tono ovvio:

<<Quindi siccome Scott ha avuto le palle di fare ciò in cui tu non sei mai riuscito dovrei rifiutarlo e starmene a soffrire per te?>> mi avvicinai a lui e fissandolo ad occhi sgranati prosegui nel mio discorso: <<Ascoltami bene perché non lo ripeterò due volte, si c'è stato un tempo in cui provavo qualcosa per te, ma quel tempo è finito nel giorno stesso in cui mi hai voltato le spalle tempo fa, cosa pretendevi... che stavo ad aspettare pazientemente che mettessi ordine nel cervello? Almeno Scott sa quel che vuole e combatte sempre per averlo senza arrendersi alle prime difficoltà, ecco perché mi sono innamorata di lui>>. Rimasi stupita dalla mia ultima affermazione, avevo realmente ammesso di amarlo? Ma non ero l'unica ad esserne rimasta sorpresa anche Dariusz ne rimase sconvolto fissandomi ad occhi sgranati tentando di trattenere le lacrime, lo avevo ferito ma almeno avevo detto la verità Scott non si era mai arreso con me amandomi incondizionatamente, ed anche se la nostra storia non era nata nei migliori dei modi, ora avrei fatto di tutto per renderlo felice... Anche baciare un morto e sperare che la mia saliva basti a guarirlo.

Chiusi gli occhi e facendo un grosso respiro gli misi la lingua in gola per spargere meglio la mia saliva, non sapevo se stesse funzionando, ma considerando la velocità con cui si riprese Scott quando glie lo feci, doveva essere lo stesso tempo di ripresa anche per Edgar, ma ci stava mettendo troppo a svegliarsi.

Dariusz ruggì, Boris commento con un "Che schifo" mentre i miei simili mi fissavano come se avessero visto per la prima volta in vita loro un bacio... Anche se non lo era completamente stavo solamente tentando di salvarlo anche se dubito che la mia saliva era così potente da farlo resuscitare... In più aveva perso davvero molto sangue, dunque anche se si fosse ripreso dubito che sarebbe sopravvissuto comunque. Sinceramente se moriva subito dopo, poco mi importava, volevo soltanto sapere dov'era Andron.

<<AMBER CHE DIAVOLO STAI FACENDO>> Urlò una voce a me molto familiare.

Mi staccai da quello scarto umano per poi dirigermi a capo fitto fra le sue braccia, fregandosene se era arrabbiato perché non aveva compreso la situazione, mi tuffai su di lui atterrandolo e riempiendolo di baci. Scott più confuso che mai perché non aveva mai visto una simile reazione da parte mia bofonchiò a Bérard che sospettava mi avessero scambiato il cervello con un altra ragazza e che ero diventata più pazza del solito facendo ridere il ragazzo, ovviamente abbracciai anche lui saltandogli addosso per poi stringerlo in un abbraccio soffocante.

<<Razzi mi siete mancati da morire>> mormorai fra i singhiozzi di gioia.

<<E per me nessun abbraccio?>> intervenne Dancan porgendo le mani in avanzati e facendo un espressione da bimbo finto offeso.

Sorrisi divertita, prima mi infastidiva molto questo loro affetto morboso e possessivo nei miei confronti, ma ora capi che mi era mancato più di tutto era appunto questo. Soprattutto quando Scott intervenne per impedirmi di abbracciare il mio amico, ma appena il teatrino fini Scott ricordò ciò che stavo facendo un secondo fa e con un espressione più infuriata di prima incrociò le mani sul petto per poi fissarmi con aria di rimprovero:

<<Esigo delle spiegazioni>> sibilò infastidito.

Non potetti far altro che raccontare a loro tutta la storia: degli esperimenti che mi avevano fatto, di quel povero cucciolo morto ingiustamente, delle lotte nella gabbia, del tradimento di Dariusz... Mi fermai all'ultimo quando stavo per dirgli di suo padre qualcosa mi fermava e quel qualcosa era la paura di essere odiata da Scott, perché se Edgar non si fosse svegliato la colpa sarebbe stata solo mia... anche se sapevo di dover sputare il rospo, anche perché senza quest'ultima informazione non avrebbe capito del perché stessi salvando questa merda umana... Così feci un grosso respiro e con voce titubante gli dissi sperando che non mi urlasse addosso:

<<Lo stavo curando perché afferma che tuo padre è ancora vivo, ma solo lui sa dov'è prigioniero>> scoppiai in lacrime e fra i singhiozzi prosegui: <<Solo che in un momento di rabbia lo ucciso ed ora non troveremo più tuo padre... Perdonami, perdonami, perdonami... Io ho perso il controllo>>

Scott vedendo la mia insolita reazione fece qualcosa che mi stupì, mi abbracciò tentando di rassicurami con dolci parole e baci delicati sulla fronte. Gli avevo detto che suo padre era vivo, e per di più che avevo ucciso l'unica persona che sapeva dove l'aveva rinchiuso... Allora perché si preoccupava del mio stato d'animo? Perché non era arrabbiato con me?

<<Amber, tranquilla si sistemerà lo troveremo ma non piangere>> disse di fatti.

Alzai lo sguardo quasi incantata dalla sua dolcezza nei miei confronti, ma infondo fu proprio questo suo lato così dolce e paziente nei miei confronti a conquistarmi, forse meritava di sapere i miei veri sentimenti nei suoi confronti... Se solo non fossi così orgogliosa per ammetterlo, perché ciò significava dargliela vinta e onestamente perdere mi infastidiva parecchio.

Scott però si sciolse subito da quella braccio appena Dariusz provò ad intervenire, gli andò di  fronte ed affermandolo per la maglietta gli ringhiò fiori di sé:

<<Pensi d'avvero di poter dire la tua dopo ciò che hai fatto? Fai schifo sia come uomo che come persona... Tradire così i tuoi amici solamente per uno stupido compromesso>>

Anche Dancan e Bérard lo guardarono sdegnati dal suo comportamento, nessuno di loro si aspettava un simile gesto tanto ripugnante da parte sua, ma nonostante condividessi i loro stessi sentimenti avevo altro a cui pensare. Mi voltai lentamente verso Edgar ed il suo pallore pallido non accennava a funzionare, ormai era passato troppo tempo e nonostante sapessi che non si sarebbe più svegliato dovevo provare l'ultima spiaggia, mi alzai di scatto affermando il pugnale che aveva Boris alla sua destra della cintura e senza dare agli altri il tempo di intervenire mi tagliai il polso facendo ricadere una grande quantità di sangue sulle labbra grigiastre di Edgar, se la mia saliva aveva effetti curativi ed il mio sangue era come droga per i vampiri con per certo avrebbe fatto il miracolo che tanto speravo.
























































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































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