Sedicesimo Capitolo

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Quando ripresi i sensi mi ritrovai in città, completamente sporca di sangue e nuda. In torno a me vi era una scia di cadaveri: bambini, anziani, giovani, adulti; non avevo risparmiato nessuno.

Mi accasciai al suolo in posizione fedale piangendo come una bambina, questa volta avevo esagerato, proprio come in passato avevo dato il peggio di me, pensavo non sarebbe may accaduto ma solo ora mi rendo conto che sono e sarò sempre diversa rispetto gli altri della mia specie, non posso controllare l'animale che è in me.

Un secondo! Mi guardai in giro avendo notato che Dariusz e Scott non erano con me, così mi misi immediatamente alla ricerca dei miei amici, di Dariusz nessuna traccia, nonostante lo cercassi da diversi minuti non solo non lo vedevo ma il suo odore non era nemmeno qui, doveva essersene andato quando ho perso il controllo, tipico suo. Invece senti l'odore di Scott, perché era rimasto? E se lo avessi ferito? Iniziai a piangere disperatamente pregando qualsiasi divinità esista di salvarlo, speravo che stesse bene ma il tanfo del suo sangue senti immediatamente le mie preghiere.

Lo trivai vicino ad un autobus ribaltato, l'autobus perdeva fumo e se non lo allontanavo immediatamente da li sono certa che avrebbe preso fuoco a breve. Senza pensarci due volte mi gettai a capo fitto contro il pericolo, non mi importava il rischio di morire in un esplosione, le bruciature, no, perché per qualche strana ragione Scott non mi aveva abbandonato neanche in pericolo di vita, e di certo non avrei fatto il contrario.

Lo presi per le braccia allontanandolo da li il prima possibile, e come previsto quella cosa esplose uccidendo altre persone al suo interno, non fraintendetemi mi dispiaceva molto per loro, ma se dovevo scegliere allora era ovvio che ricadeva su Scott, si all'inizio non mi fidavo di lui, anzi lo odiavo, ma non più, riusciva sempre a stupirmi lasciandomi senza parole proprio come ora.

Per prima cosa lo portai in un vicolo appartato, dove non ci era nessuno successivamente gli tolsi i vestiti per appurare i danni che gli avevo fatto: aveva una profondo squarcio sullo stomaco dove vi perdeva molto sangue, graffi profondi sparsi per tutto il corpo e dei sicurissimi segni scuri simili a lividi che comparivano sul suo magnifico corpo.

Potevo fare una sola cosa per salvarlo, usare la mia saliva. Iniziai a leccare le ferite superficiali tralasciando quella allo stomaco perché era troppo profonda e dovevo usare un altro metodo non volevo ingerire litri di sangue, ben presto le ferite si rimarginarono ritrovandomi così a leccare i suoi magnifici pettorali. Ora dovevo fare un altra cosa per salvarlo, dovevo mischiare la mia saliva con la sua in modo tale da far rimarginare sia la ferita sul petto che le ferite interne.

Gli aprì la bocca con delicatezza, ebbi qualche attimo di indecisione per via del l'imbarazzo ma sentendo che il suo battito stava diminuendo, lasciai perdere queste frivolezze al momento e lo baciai inserendo la mia lingua al suo interno per far scendere più saliva possibile.

Improvvisamente Scott apri gli occhi, ne rimase sorpreso Inizialmente nel vedermi appiccicata alla sua bocca, come da aspettarsi quel porco si riprese immediatamente portando una mano dietro la mia schiena per portare a contatto i nostri corpi a contatto, mentre l'altra la fece scivolare fra i miei capelli per impedirmi di spostarmi mentre con la lingua iniziò ad esplorare la mia bocca.

Normalmente mi sarei scansata bruscamente, menandolo oltre tutto, ma non so perché non solo non ci riuscì ma senti anche tanti piccoli brividi di piacere lungo il basso ventre.

Non so perché ma sembravo come attirata verso di lui, arrivammo ad un punto tale che persino i nostri respiri si fecero più pesanti.

<<Con questa strage di cadaveri vi sembra il momento di scopare? >> ringhiò una voce a me familiare.

Mi voltai di scatto più imbarazzata che mai, li davanti a me vi era Dariusz che mi guardava con sdegno, mentre Scott fregandosene della figuraccia si rivestì con calma.

<<Non e come pensi lo stavo guarendo con la mia saliva>>. Tentai di giustificarmi anche se sapevo benissimo da sola che se non ci interrompeva avremmo intrapreso un qualcosa di più, ma non volevo che lo scoprisse, non lui.

Dariusz come previsto non solo la mia mezza verità non lo convinse, ma iniziò a guardarmi con uno sguardo schifato per poi chiedermi con tono beffardo: <<Capisco, ma se era solamente ed esclusivamente per curarlo allora perché Scott aveva infilato le mani dentro la tua maglietta? Perché stavate pomiciando? E... >> lo interruppi subito, ma come si permetteva di farmi una scenata di gelosia? Era stato lui a rifiutarmi tempo a dietro, ed era stato proprio lui a scappare mentre facevo una strage a differenza di Scott che ha rischiato la vita pur a costo di non abbandonarmi.

Mi avvicinai a lui puntandogli l'indice al petto ripetitivamente, per poi rispondergli furiosa : <<Ma cosa ti aspettavi, che passavo la mia intera esistenza a piangermi a dosso? Dariusz ti voglio bene ma tu mi hai voltato le spalle più volte, non solo oggi ricordi quella terribile notte? Scott nonostante i suoi difetti e la puzza di cane mi e rimasto accanto, ha imparato dai suoi errori e non li ha più commessi. Tu non sei nessuno per dirmi chi posso o non posso baciare, e soprattutto Scott meritava di essere salvato>>

Dariusz mi guardò ad occhi sgranati mentre Scott si odorava le ascelle mormorando fra se e se che non puzzava di cane.

<<Hai ragione....>> rispose in fine abbassando lo sguardo, sapeva benissimo che avevo ragione. Di fatti disse subito dopo per cambiare discorso: <<Sarà meglio tornare in Russia, e inutile rimanere qui se il ragazzo e morto>>.

********

Durante il tragitto da qui all'aeroporto non ci rivolgemmo mai la parola, ed una volta saliti a bordo Dariusz se ne stava dall'altra parte dell'aereo con un aria afflitta intento fissare il mezzo decollare.

<<Sarai stata dura ma era la cosa giusta da fare, non può pretendere che non stai con lui e nel frattempo con nessun altro>> intervenne Scott notando il mio malessere.

<<Sarà >> sbuffai sconsolata. <<Prima Bérard e poi Dariusz, piano piano sto distruggendo questa colonia ancor prima che nasca>> risposi con voce roca cercando di trattenere le lacrime.

<<Che c'entra Bérard ora?>> chiese confuso Scott.

Ops, mi era scappato. Ormai avevo fatto il danno così prima di raccontargli l'accaduto mi feci promettere che avrebbe mantenuto la calma o l'avrei strangolato e dopo aver ricevuto la sua parola gli raccontai cosa mi disse nel bosco poco prima della missione, a quel punto Scott serrò freneticamente la mascella ma non disse niente, anche perché me l'aveva promesso.

<<Amber, perché mi hai salvato? Insomma credevo mi odiassi>> mi chiese cercando di cambiare discorso.

<<Perché sai farti volere bene, insomma, tu avresti potuto andartene come ha fatto Dariusz invece no, sei rimasto nonostante fossi troppo pericolosa >> risposi senza pensare. Scott rimase sorpreso nel costatare di come mi fossi aperta nei suoi confronti,  sinceramente anch'io lo ero ma questo poveretto ha fatto di tutto per far ammenda hai suoi peccati, non potevo portargli rancore in eterno, ormai era uno di noi.

<<Non potevo lasciarti in quello stato, sapevo che se ti avessi lasciato libera avresti ucciso a vista e chi ne sarebbe rimasto più ferito eri appunto tu, non voglio che pensi di te che sei un mostro ma nonostante tutti i miei sforzi per impedirlo ho comunque fallito, ti chiedo perdono riesco solamente a deluderti>> mi rispose con un tono carico di dolore.

Non potevo credere alle mie orecchie, in questo momento non potetti far a meno di vederlo con occhi diversi lui era veramente degno di fiducia, dopo questo non avevo dubbi e mai ne avrò.

<<Scott, non so come ringraziarti>> dissi ancora sotto shock.

Scott a quel punto mi guardò con uno sguardo malizioso per poi rispondermi con un sorrisetto da far venire i nervi: <<Oh, ma e solo per questo l’hai già fatto>>

Gli tirai un pugno sulla spalla di risposta facendolo scoppiare a ridere, io lo stavo solo guardo perché nessuno mi crede. <<Era l'unico modo per salvarti>> risposi di fatto.

<<Ma sembra che ci hai provato gusto nel guarirlo>> si intromise questa volta Dariusz dal suo posto chiaramente infastidito.

<<Ancora con questa storia Gattaccio? Ti brucia il fatto che io gli piaccio? Bhe rassegnati>> gli rispose Scott con aria vittoriosa.

<<Si come no, era solo in debito>> si contraddì questa volta Dariusz affermando l'esatto opposto di quello che disse un secondo fa, cosa che notò ovviamente anche Scott infatti intervenne dicendo:

<<Ma come, non ci aveva provato gusto?>>

I due iniziarono a litigare come al solito mentre io mi coprivo con un opuscolo dell'aereo. Giustamente in mancanza di Dancan, Dariusz diceva dargli il cambio non sia mai che possa stare tranquilla. A mettere fine a questo teatrino assurdo fu una Hostess che intervenne dicendo che stavamo disturbando gli altri passeggeri, e che dovevamo lasciare i nostri battibecchi amorosi fuori di qui, io ovviamente mi scusai con lei al posto di quei due visto che si limitarono a tener il broncio.

*******
Appena tornati alla grotta Dancan si gettò su di me stringendomi forte fra le sue braccia ripetendo come un disco rotto che gli ero mancata da morire.

Scott ovviamente non stette in silenzio, no, mi strattonò fra le sue braccia per poi afferrarmi la mandibola e darmi un bacio appassionato davanti a tutti i presenti esplorando la mia bocca con la sua lingua, ci misi un po' per reagire perché non me lo aspettavo minimamente da parte sua, ma ripremendomi subito dallo shock lo feci staccare dal mio viso con una ginocchiata ben piazzata su per i gioielli di famiglia.

Dancan, Dariusz e Bérard di risposta dissero all'unisono un "ben ti sta’" neanche si fossero messi d'accordo.

<<La mia piccolina e solo un po' timida>> bofonchiò Scott dolorante.

Timida? No, non c'entrava niente questo lui voleva mettersi in mostra davanti agli altri per far capire loro di chi ero, ma Scott non ha capito una cosa, io non appartengo a nessuno e mai apparterrò a qualcuno. Ora avevo altro per la testa, ovverosia trovare Elieen la dea luna Scott l’aveva già incontrata dunque sapeva dove abitava quindi sarà lui a portarci da lei, e così facendo libereremo quelli come noi...

Nota autore :

Finalmente sono riuscita ad aggiornare nonostante sia distrutta, ultimamente sto lavorando tanto e dunque sono sempre troppo stanca sia per scrivere che per correggere però ho fatto una promessa a me stessa ed intento mantenerla, amo troppo scrivere mi fa evadere dalla realtà ed è l'unico sfogo che ho quindi tenterò di aggiornare più spesso.

Detto questo spero che Mannari vi stia piacendo al prossimo aggiornamento.










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